MILANO – Nella maxi frode sugli ecobonus edilizi scoperta dalla Guardia di Finanza e dalla Procura di Milano, sarebbero stati segnalati all’Agenzia delle Entrate, ai fini della cessione dei crediti, lavori su circa 14 mila immobili in tutta Italia.
Di questi però, in base alle verifiche catastali, solo 85 esistono davvero e comunque sono risultati estranei ai lavori connessi all’agevolazione fiscale.
È quanto emerge dall’inchiesta del pm Cristian Barilli e dell’aggiunto Eugenio Fusco che ha portato al sequestro di 284 milioni di euro.
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