L’AQUILA – “L’intervento, che andrà a servire una vasta area del territorio fucense nel comune di Avezzano, rappresenta una novità assoluta per l’Abruzzo in quanto è il primo intervento di riutilizzo per scopi irrigui di acque di scarico depurate”.
Lo comunica, in una nota, il vicepresidente della Giunta regionale con delega al Sistema Idrico, Agricoltura e Ambiente, Emanuele Imprudente, a seguito dell’approvazione, della Giunta regionale, del finanziamento di 1.586.339,25 euro, destinato al Consorzio Acquedottistico Marsicano (CAM), per la realizzazione di un impianto di sollevamento e condotta per recapitare, al Fosso n. 3 di Avezzano, le acque reflue depurate provenienti dal depuratore di Borgo via Nuova.
“Si tratta di una dimostrazione tangibile e pratica di come l’Abruzzo vuole affrontare la transizione ecologica e le conseguenze dei cambiamenti climatici – sottolinea Imprudente – La Regione ha accolto la richiesta degli agricoltori fucensi, in condivisione con il Cam e con Consorzio di Bonifica Ovest che si è reso disponibile a supportare i costi di gestione per il rilancio delle acque al Fosso 3”.
“L’obiettivo è duplice: garantire a valle l’irrigazione dei campi alle nostre aziende agricole con il riutilizzo delle acque depurate, compensando la carenza di acqua della zona e, nello stesso tempo, assicurare adeguate condizioni igienico-sanitarie ed ambientali”, conclude.
Una proposta avanzata anche da Legambiente nel VI Forum Acqua: “Incentivare il recupero e il riutilizzo delle acque reflue depurate per l’irrigazione agricola, efficientando la depurazione delle acque reflue, valorizzandole come risorsa e permettendone il completo riutilizzo in settori strategici come l’agricoltura, velocizzando la redazione del Decreto Presidente della Repubblica (D.P.R.) che ne regolamenterà il riutilizzo per i molteplici usi irrigui, industriali civili e ambientali, armonizzando la normativa vigente e permettendo ai gestori un quadro normativo stabile e coerente”.
Questo perché, secondo Legambiente, “l’agricoltura italiana ha un’impronta idrica ancora troppo poco sostenibile ed è sotto scacco della crisi climatica. Il comparto agricolo richiede troppa acqua, 17miliardi di metri cubi d’acqua in media all’anno. Solo il 4,6% dei terreni irrigati utilizza acque reflue depurate”.
“Ritardi e danni che pesano sul Paese e su un settore che però ha un potenziale inespresso: con l’irrigazione a goccia consumi ridotti di acqua in un intervallo stimato tra il 40% e il 70%, mentre il recupero e il riutilizzo delle acque reflue potrebbero coprire fino al 45% della domanda irrigua in Italia”.
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- FUCINO: ACQUE REFLUE DEPURATE PER IRRIGAZIONE.
IMPRUDENTE, “1,5 MLN PER PRIMO INTERVENTO”L'AQUILA - "L’intervento, che andrà a servire una vasta area del territorio fucense nel comune di Avezzano, rappresenta una novità assoluta per l...