FUNIVIA GRAN SASSO: ROMANO, “ORA BISOGNA TUTELARE I DIPENDENTI E L’INDOTTO”

11 Gennaio 2024 13:12

L'Aquila - Cronaca, Politica





L’AQUILA – “Prescrizioni pesantissime dal Ministero per la funivia del Gran Sasso: limitazioni di capienza, velocità ridotte e sorveglianza ad ogni corsa sullo stato delle funi. Difficile adesso rispondere che “si rema contro la città” se si fanno due considerazioni. Quanto sono lontane le minacce di querela di Pignatelli verso chi aveva presentato formale esposto?”. Lo afferma il consigliere comunale aquilano di opposizione, Paolo Romano in relazione ai problemi evidenziati dal ministero per la funivia del Gran Sasso.

“Quanto suonano stonate le parole di Biondi che sembravano dare responsabilità al Mims mentre adesso china la testa alle prescrizioni? Di più. Se come dice il sindaco si tratta di prescrizioni che già si erano adottate (a impianto fermo?) vuol dire che si era coscienti dello stato delle funi. Le armi di questa brutta politica sono oramai spuntate e la stagione rischia di essere del tutto compromessa. Chi avrà il coraggio di prendere quella funivia ora che è acclarato che i problemi ci sono davvero? La sicurezza non è un gioco e riattivare gli impianti sciistici con prescrizioni di questo genere, significa solo ambire a prendere le compensazioni del TPL da parte del Governo e non dover essere costretti al rimborso degli abbonamenti già emessi, tentando di scampare il colpo mortale alle già fragili casse del Centro Turistico”.





“Oggi bisogna occuparsi immediatamente dei dipendenti e dell’indotto della montagna. Oggi non si può non chiedere l’immediato allontanamento dell’amministratore unico. In conferenza dei capigruppo, due giorni fa, avevo richiesto una commissione: oggi ritengo urgente un consiglio straordinario sull’intera questione”.

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