“GHIACCIAIO CALDERONE E’ VIVO E VEGETO”, ESPLORATORE PELUZZI VS ESPERTI DEL CLIMBING FOR CLIMATE

22 Settembre 2021 11:57

- Abruzzo

TERAMO – “Il ghiacciaio del Calderone è vivo e vegeto. Il ghiaccio c’è eccome, ma è semplicemente coperto da detriti e pietre. Mi sono calato nei crepacci del ghiacciaio e ho dimostrato che lì lo spessore del ghiaccio arriva a 25 metri”.

A contestare clamorosamente docenti e ricercatori universitari,  saliti i quota sul Gran Sasso in occasione della terza edizione del Climbing for climate sostenendo che il ghiacciaio  che si è ridotto del 65% negli ultimi 25 anni, è il teramano Davide Peluzzi, ambasciatore del Parco Nazionale del Gran Sasso e presidente di Explora Nunaat International.





Per il quale non è vero che il calderone non ha più le caratteristiche tipiche di un ghiacciaio: il fronte e la lingua ed è solo una  “macchia di neve sporca”, per effetto del  cosiddetto global warming, il riscaldamento globale.

“Dicono che il ghiacciaio sia scomparso ma non è vero – sostiene l’esploratore – il fatto è che non lo cercano nel posto giusto. Ghiaccio e manto nevoso sono due cose diverse. Il ghiaccio c’è eccome, ma è semplicemente coperto da detriti e pietre. Qui sotto il video in cui ce lo mostra. Mi sono calato nei crepacci del ghiacciaio e ho dimostrato che lì lo spessore del ghiaccio arriva a 25 metri. Parliamo dell’altezza di un palazzo. Come possono raccontarci che non esiste più?”





“Per quanto riguarda i ghiacciai è assolutamente tutto nella norma – aggiunge Peluzzi -. Abbiamo documentazione ormai decennale che ci racconta che in Antartide il ghiaccio sta aumentando e lì si trova il 90% del ghiaccio totale presente sul nostro pianeta. In qualche altro luogo si sono ridotti, certo, ma non ovunque e comunque la storia ci dice che così come può capitare che si riducano, allo stesso modo possono riformarsi. Per restare sul Calderone, ad esempio, è un dato di fatto che in epoca romana vi fossero tre gradi in più rispetto ad oggi e che il ghiacciaio non esistesse. Altrimenti Annibale come avrebbe fatto a passare?”

 

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