L’AQUILA – Concerti, mostre, seminari, incontri, percorsi multisensoriali, interpretazioni teatrali: sono tanti gli appuntamenti promossi dalla comunità accademica e scientifica e dalle Istituzioni in occasione del Giorno della Memoria.
Anche in Abruzzo, Università, Enti di Ricerca, Conservatori di Musica, Accademie di Belle Arti e le Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (l’AFAM) offrono il loro contributo con un articolato calendario di iniziative per tenere viva la Memoria.
Il Giorno della Memoria è stato istituito dalla legge numero 211 del 20 luglio 2000.
“Pur avendo letto tanti libri e ascoltato molte testimonianze di sopravvissuti, quando siamo entrati nella mostra quasi non reggevo. Come si può? È una cosa inimmaginabile. Dobbiamo ribadire l’unicità della Shoah, che è stata il male assoluto”, ha detto il ministro della Cultura
Gennaro Sangiuliano visitando in anteprima insieme al sindaco di Roma Roberto Gualtieri la mostra “L’inferno nazista. I campi della morte di Belzec, Sobibor e Treblinka”, che oggi aprirà al pubblico alla Casina dei Vallati, sede espositiva della Fondazione Museo della Shoah.
“Abbiamo il dovere di coltivare la memoria. Uscito dalla mostra mi sono sentito fratello del sindaco Gualtieri, perché prima siamo esseri umani e poi abbiamo delle idee”, ha aggiunto, “Dobbiamo allevare le giovani generazioni a rigettare male, violenza, sopruso. Sul tema di un Museo della Shoah ne discuteremo presto con il sindaco, perché Roma lo merita”.
Per Ruth Dureghello, presidente comunità ebraica di Roma: “Per ricordare la drammaticità e le nefandezze dell’introduzione delle leggi razziali in Italia è sicuramente opportuno fissare dei momenti all’interno del calendario, affinché sia fatta memoria di questa pagina terribile della storia del nostro Paese. D’altro canto non bisogna limitarsi ad istituire delle giornate in cui il tutto si riduce alla solennità e alla formalità, ma occorre approfondire la riflessione sulle responsabilità storiche del regime fascista che condussero alla tragedia della Shoah”.
“La legge istitutiva del Giorno della Memoria prevede che si organizzino il 27 gennaio di ogni anno ‘cerimonie, iniziative, incontri su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti’. Questa disposizione di legge però viene violata
perché si parla solo della mostruosa deportazione degli ebrei, e si evita di parlare del prezzo pagato dai deportati politici, a causa della loro dissidenza politica dal regime fascista”, lo scrive in una nota l’ex deputato di Sinistra Italiana Gianni Melilla, secondo il quale “per dare una idea di cosa stiamo parlando fornisco alcune cifre purtroppo crude e disumane: gli italiani deportati nei campi di sterminio gestiti dalle SS
(Auschwitz, Mauthausen, Dachau, ed altri) furono 40 mila di cui 8 mila ebrei”.
“Gli altri 32 mila erano politici e oppositori a vario titolo del fascismo e del nazismo. Per usare una espressione di Liliana Segre erano quei coraggiosi che non furono indifferenti rispetto al fascismo. In quei campi di sterminio vennero uccisi 7 mila ebrei italiani e 10.500
dissidenti politici italiani. Tra i deportati c’erano anche 3 mila operai soprattutto di Milano, Torino, Genova e La Spezia ‘scelti’ in alcune grandi fabbriche dai fascisti e consegnati ai nazisti perché avevano guidato il grande sciopero del marzo 1944 contro la guerra, gli occupanti nazisti e la Repubblica fascista del nord Italia. Nonostante siano stati decine di migliaia i deportati politici nei campi di sterminio nazisti, essi non vengono ricordati. La Shoah e la deportazione politica furono invece due aspetti della mostruosa scelta genocida e dittatoriale del nazifascismo”.
Di seguito alcuni dei numerosi eventi in programma nei comuni abruzzesi (cliccare sui link)
L’AQUILA
PESCARA
CHIETI
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