PESCARA – Questa mattina, in occasione della Giornata mondiale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, al teatro Massimo di Pescara, è stato proiettato in anteprima il cortometraggio “Il Confine – storie di ragazzi e di cinema nel quartiere più bello del mondo” realizzato grazie al Corecom Abruzzo, con il patrocinio dell’Autorità dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Abruzzo e sostenuto dalla Presidenza del Consiglio regionale.
Erano presenti: il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, il presidente del Corecom Abruzzo Giuseppe La Rana, la garante dell’Infanzia Maria Concetta Falivene, l’assessore regionale Nicoletta Verì, il sindaco di Pescara Carlo Masci e il regista Walter Nanni.
In platea i ragazzi e i docenti delle scuole di Pescara che hanno partecipato al progetto. “Il ‘caso’ della tragedia di Giulia, quella che poteva essere nostra figlia, nostra sorella o nipote, impone, nella Giornata Mondiale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, una riflessione su cosa si possa fare per interrompere realmente la spirale di violenza che serpeggia soprattutto fra i più giovani per fermare quella follia e quella cattiveria che sta pervadendo il comportamento di molti, forse causato dall’isolamento determinato dall’abuso dei social e che spesso non consente di carpire i segnali o la difficoltà dell’essere umano”.
E’ quanto ha dichiarato il presidente Lorenzo Sospiri che ha aggiunto: “Prima erano gli insegnanti le nostre sentinelle privilegiate, forse anche oggi devono necessariamente ricoprire questo ruolo. Sicuramente occorre eliminare il disagio infrastrutturale con investimenti urbanistici ed edilizi nelle nostre periferie, come quello che stiamo portando avanti a Rancitelli-Villa del Fuoco, perché è importante avere spazi sociali decorosi, avere servizi, poter contare sulla presenza di uomini e Forze dell’Ordine, ma spesso non è detto che sia sufficiente se non riqualifichiamo anche il vivere sociale. E allora progetti come il Docu-film ‘Il confine’ servono a creare una rete sociale, a offrire una finestra di espressione per quei ragazzi che vivono in una realtà difficile, ma che pure stanno crescendo con un potenziale straordinario al quale dobbiamo dare occasioni di sviluppo. Il ringraziamento va alla Garante per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, un’authority che la Regione Abruzzo non ha avuto per decenni e che è stata istituita dal Governo Marsilio, e al Corecom Abruzzo, oltre che alla sensibilità della dirigente Michela Leacche. Il film del regista Walter Nanni rappresenta un ulteriore strumento per dare voce a chi non ce l’ha, e in questi giorni particolari è fondamentale per aiutarci a non dimenticare quanto accaduto a Giulia, affinché nessun genitore debba più piangere i propri ragazzi vittime della follia”.
Il cortometraggio si distingue per il suo coinvolgente e toccante racconto della vita nel quartiere Rancitelli di Pescara e della sua vivace comunità. Affrontando il rapporto tra giovani e adulti con la realtà e il mondo digitale, intreccia le storie quotidiane dei nostri ragazzi. Un aspetto unico di questa produzione è la partecipazione diretta dei giovani, dando loro l’opportunità senza precedenti di collaborare con la troupe.
“Quest’opera cinematografica, di grande valore educativo, adotta un linguaggio moderno e coinvolgente, mirato a catturare l’attenzione del pubblico dei millennial. Far emergere i nostri ragazzi come protagonisti e permettere loro di raccontarsi rappresenta un intervento tangibile nel loro mondo” ha affermato Giuseppe La Rana, presidente del Corecom Abruzzo.
“Il Comitato – ha aggiunto – condivide appieno gli obiettivi di questo prodotto cinematografico, che non si limita a trattare soltanto questioni giovanili, ma è un ambizioso progetto che si allinea perfettamente con i valori del Corecom, soprattutto per quanto riguarda il contrasto al bullismo e al cyberbullismo”. “Questo documentario è stato girato proprio per rendere protagonisti i ragazzi e per far raccontare loro quelle che sono le problematiche che vivono in ambito sociale; per questo verrà proiettato in tutte le scuole della regione. Stiamo iniziando un nuovo percorso di colloquio tra le istituzioni e i ragazzi proprio per affrontare queste tematiche. Dobbiamo intervenire sulla cultura dei ragazzi, perché noi adulti abbiamo già una formazione, e quindi possiamo incidere soltanto concedendo loro una nuova prospettiva anche per offrire un’opportunità per esprimersi e raccontarsi”.
Così la garante dell’Infanzia Maria Concetta Falivene. “E’ un film documentario, il primo di una serie, per raccontare l’avventura che abbiamo vissuto insieme ai ragazzi e le loro storie attraverso il cinema. E’ l’inizio di un percorso perché attraverso il cinema e la tecnica cinematografica anche i più giovani possono esprimersi. Abbiamo messo in rete le quattro scuole del quartiere, S.S. Primo grado “U.Foscolo” comprensivo 1, Liceo Artistico Musicale e Coreutico Misticoni Bellisario, I.S. Aterno – Manthoné, I.I.S. Volta, realizzando un corso di cinema al quale si sono iscritti ben 150 ragazzi. Alla fine di questa esperienza è nato un film corale che abbiamo costruito insieme tra mille emozioni” ha concluso il regista Walter Nanni.
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