INCARICO AFFIDATO A GIUSEPPE RUGGIERI DI AVEZZANO, MENTRE LA FAMIGLIA DEL 22ENNE HA NOMINATO TITO PANELLA. RISULTATI AUTOPSIA ENTRO 60 GIORNI. LA PROSSIMA SETTIMANA SARA' PERIZIATA L'AUTO

GIOVANE INVESTITO A L’AQUILA: NOMINATI PERITI CHE DOVRANNO FAR LUCE SU DINAMICA

22 Agosto 2019 20:11

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – È stato nominato, questa mattina nel corso del summit che si è svolto all’Aquila nella sede della Procura, dal pm titolare dell’inchiesta, Fabio Picuti, il perito che si occuperà di far luce sulla dinamica dell’incidente che ha portato alla morte del giovane Tiberio Giorgi.

Lo sfortunato ragazzo è stato investito da un’Alfa 164, guidata dal 50enne Marco Di Giulio, martedì scorso sulla statale 80 nei pressi di Arischia, frazione del comune dell’Aquila ed è deceduto nella notte nel reparto di rianimazione dell’ospedale dell’Aquila, dove era giunto in condizioni molto critiche per le gravissime ferite riportate a seguito dell’impatto. 

L’incarico è stato affidato a Giuseppe Ruggieri di Avezzano, mentre l'indagato, assistito dall’avvocato Maurizio Dionisio, ha nominato come perito di parte Tito Panella.





La prossima settimana verranno effettuati la perizia sulla macchina e l’esame dello stato dei luoghi dove è avvenuto il sinistro.
Oggi, in tarda mattinata, l'anatomopatologo Giuseppe Calvisi ha effettuato l’autopsia sul corpo del ragazzo, ma i risultati verranno resi noti entro 60 giorni.

Per il momento c’è il massimo riserbo sull’esito dell’esame autoptico.

Secondo una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri, il 50enne si sarebbe trovato all’improvviso il ragazzo precipitare sul parabrezza senza nessuna possibilità di evitarlo: l’auto avrebbe agganciato la gamba sinistra, nell’impatto le ferite più gravi sarebbero state alla testa. 

Il 50enne che stava tornando dal lavoro in una azienda agroalimentare di Campotosto (L’Aquila), ha raccontato di non aver potuto fare nulla essendosi trovato all’improvviso il giovane sulla sua auto. 





Non è stato incriminato dalla Procura della repubblica dell’Aquila per omicidio stradale e quindi arrestato perché le indagini avrebbero dimostrato elementi a sua discolpa: è stato infatti trovato negativo sia al test anti droga sia sul tasso alcolemico, inoltre dall’esame delle telefonate è emerso che non era al telefono e che ha usato il cellulare per dare l’allarme chiamando il 118.

La famiglia del giovane scomparso è rappresentata dagli avvocati Iole Maggitti e Angela Campitelli. 

La tragedia ha gettato nella disperazione l’intera comunità aquilana, dove il 22enne era molto conosciuto: era studente di Medicina all’università dell’Aquila ed era uno sportivo iscritto nell’Atletica L’Aquila, oltre che appassionato di ciclismo. La mamma del ragazzo ha lavorato fino ad alcune settimane fa nell'Azienda farmaceutica municipalizzata del capoluogo abruzzese.

In lutto anche la comunità di Castel Castagna, comune in provincia di Teramo, dove il papà del ragazzo, Domenico, è medico di base. 

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