L’AQUILA – Davide Bais (Eolo Kometa) ha vinto la settima tappa del Giro d’Italia, da Capua a Campo Imperatore di 218 chilometri. Secondo posto per Karel Vacek (Corratec), terzo Simone Petilli (Intermarché Circus Wanty). I tre sono stati in fuga per praticamente tutta la tappa.
“La settimana di ciclismo in Abruzzo che si è conclusa questo pomeriggio a Campo Imperatore è stata davvero un grande successo, sul quale avevamo investito molto. Una cartolina da visita unica per il nostro territorio come mai si era vista per la Regione Abruzzo”, commenta il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
“Con le tappe abruzzesi siamo riusciti a mostrare a decine di milioni di telespettatori in tutto il mondo splendide immagini che rappresentano ogni mese dell’anno, dalla prima tappa alla Costa dei Trabocchi, poi Teramo, San Salvo, la partenza da Vasto fino a questo arrivo magnifico sul Gran Sasso. Abbiamo sempre sostenuto che in Abruzzo abbiamo moltissimo da offrire, quello che era sempre mancato era la promozione, la capacità di far conoscere queste bellezze. Siamo sicuri che già da questa estate vedremo i risultati concreti di questo nuovo protagonismo della nostra regione”, conclude.
“La tappa di oggi ha saputo regalarci emozioni irripetibili in uno scenario mozzafiato reso ancor più suggestivo dalla densa coltre di neve. L’arrivo in cima al Gran Sasso è stato un momento di promozione straordinario per L’Aquila, per il nostro Abruzzo che ha mostrato all’Italia e al mondo intero la bellezza di un massiccio monumentale”, commenta il vice presidente della Regione Abruzzo con delega all’Ambiente e ai Parchi, Emanuele Imprudente, al termine della settima tappa della corsa rosa.
“L’Arrivo in salita nel cuore verde e incontaminato del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga – afferma Imprudente – ha offerto una vetrina unica per il nostro sistema di aree protette che, con la presenza di 3 parchi nazionali, un parco regionale, 15 riserve naturali statali e 25 regionali, 54 siti di interesse comunitario, fa dell’Abruzzo la Regione più verde d’Europa”.
” Questa edizione – continua Imprudente – che vede l’Abruzzo ormai protagonista nel panorama ciclistico nazionale e internazionale, deve rappresentare un volano di sviluppo per l’Abruzzo montano e porre le bellezze naturalistiche, paesaggistiche dei nostri Appennini e le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio al centro di un turismo in quota che duri 365 giorni l’anno”.
“Dobbiamo puntare – conclude il vice presidente della Regione – anche a una sorta di destagionalizzazione facendo sì che la montagna diventi non solo neve ma una destinazione da vivere a 360 gradi in tutti i mesi dell’anno”.
Entusiasta il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi: “Una tappa epica, che ha richiamato alla memoria le imprese del ciclismo in bianco e nero e ha rappresentato una grandissima occasione di promozione del Gran sasso e dell’intero comprensorio aquilano”.
“Su queste salite, dove nel ’99 trionfò Marco Pantani – ricorda il primo cittadino -, oggi abbiamo assistito a una vera e propria impresa sportiva, tra montagne ancora innevate che hanno accompagnato gli atleti all’arrivo e condizioni meteo, in alcuni casi proibitive, che hanno messo a dura prova la resistenza dei ciclisti e di un pubblico che nonostante il freddo pungente non ha mai fatto venir meno entusiasmo e passione”.
“Sono stati compiuti sforzi enormi per garantire un arrivo così suggestivo ma complesso dal punto di vista della logistica e per questo i miei ringraziamenti vanno agli organizzatori del Giro d’Italia e Rcs per aver scelto, ancora una volta, questa terra per uno degli appuntamenti destinati a entrare nell’albo d’oro della kermesse, la Regione e il presidente Marco Marsilio per aver promosso, mai come quest’anno, una delle più importanti manifestazioni sportive al mondo in Abruzzo, e tutti coloro che hanno fornito il loro contributo nella preparazione all’evento che come amministrazione abbiamo inteso promuovere con una serie di eventi in città con l’iniziativa ‘L’Aquila in rosa'”.
“Mi riferisco a dirigenti, funzionari e tecnici del Comune, della Provincia, del Centro turistico del Gran Sasso che incessantemente hanno lavorato sia per sgomberare il percorso dalla neve sia per individuare le migliori soluzioni per gli allestimenti in quota, ai volontari e al personale di Protezione civile, alla Prefettura, alle Forze dell’ordine, alla Polizia municipale e al personale del soccorso per aver garantito che tutto si svolgesse nella massima sicurezza, ai maestri di sci e agli operatori turistici che sulla nostra montagna vivono e lavorano tutto l’anno e hanno fornito una importante collaborazione per un appuntamento così significativo e atteso dalla nostra comunità”, conclude Biondi.
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