GIULIANTE DICE ADDIO A LEGA, LETTERA A SALVINI, BORDATE CONTRO PARTITO, “CESARISMO CACIO E OVA”

DOPO DEFEZIONE TRE CONSIGLIERI REGIONALI, ANCHE PRESIDENTE TUA ESCE E SBATTE LA PORTA. PESANTI ACCUSE A GOVERNANCE ABRUZZESE: "LA QUALIFICA DI MILITANTE LA SI OTTIENE A GIUDIZIO INSINDACABILE DEL SEGRETARIO REGIONALE"; D'ERAMO: "AD ACCUSE RISPONDIAMO CON FATTI: PARTITO IN CRESCITA, IMMINENTI NUOVE IMPORTANTI ADESIONI"

18 Novembre 2021 12:29

Regione - Abruzzo

PESCARA – Il presidente della Tua, la società regionale dei trasporti, Gianfranco Giuliante, ex assessore regionale, annuncia con una clamorosa lettera al leader Matteo Salvini il suo addio alla Lega, in cui era entrato nel 2017, dopo decenni di militanza a destra e in Forza Italia

Una lettera dai toni confidenziali dai contenuti durissimi, in cui Giuliante, che è arrivato da tempo ai ferri corti con l’aquilano come lui Luigi D’Eramo, deputato e coordinatore regionale, boccia in toto l’azione in consiglio regionale del partito, che ha perso solo la settimana scorsa 3 dei 10 consiglieri, Simone Angelosante, ex sindaco Ovindoli, non riconfermato alle elezioni di ottobre, Antonio Di Gianvittorio e Manuele Marcovecchio che in dissenso con lo “stile” di comando di D’Eramo, hanno lasciato il partito per costituire il gruppo Valore Abruzzo.

Giuliante parla di “tirare a campare rispetto a una valanga di problemi che, per scelta venivano accantonati, o per insipienza elusi”; ricorda di aver contestato invano “il mancato coinvolgimento di tutti gli eletti o la discriminazione tra gli stessi avrebbe fatto implodere la Lega, come sta avvenendo e continuerà ad avvenire”, contesta il fatto che “la qualifica di militante la si ottiene a giudizio insindacabile del Segretario Regionale”.  E lancia bordate contro un modo di gestione del partito, che rischia di tradursi in un “cesarismo cacio e ova ove esponenti storici della Lega si ritrovano con un ‘daspo’ che impedisce la possibilità di partecipazione ai congressi senza motivo o per antipatia personale”

Giuliante esce insomma demolendo il partito, e sbattendo la porta, precisando di non voler aderire a altri partiti.  Ma sabato 20 novembre all’Aurum di Pescara lancerà un nuovo movimento civico, Futur-A,

Non si è fatta attendere la replica di D’Eramo che in una nota, senza mai citare direttamente Giuliante, sottolinea come: “Alle pseudo polemiche o a manovre personalistiche preferiamo rispondere con i fatti che quotidianamente contraddistinguono la nostra attività a ogni livello”.

E annuncia: “siamo già concentrati sulle elezioni provinciali, per le quali stiamo lavorando da mesi a programmi e progetti per ridare centralità a questi enti e su quelle di primavera: per questo il prossimo 17 dicembre si terrà all’Aquila un primo grande evento pubblico alla presenza di alcuni big del partito. Sempre entro dicembre insieme al centrodestra sceglieremo i candidati sindaci per Ortona, Spoltore, Martinsicuro, Tortoreto e dopo Natale ci confronteremo con la cittadinanza attraverso una serie di eventi pubblici. Stiamo programmando, inoltre, congressi comunali nelle principali città”.

“Quanto alla nostra attività – aggiunge D’Eramo – anche in questa settimana abbiamo conseguito risultati importanti. Per la prima volta abbiamo recuperato risorse pari a 85 milioni di euro per la sistemazione delle reti idriche grazie al lavoro dell’assessore Emanuele Imprudente; grazie all’assessore Pietro Quaresimale arriveranno 700 mila euro per lo scorrimento delle graduatorie del Terzo settore; grazie all’assessore Nicola Campitelli sono stati sottoscritti accordi di partnership tra Comuni, riserve naturali e associazioni per progetti che riguardano l’educazione ambientale e la tutela delle biodiversità; infine l’assessore Nicoletta Verì ha annunciato l’approvazione della delibera che detta le linee di indirizzo per l’organizzazione di corsi di addestramento rivolti a persone affette da malattie emorragiche congenite e ai loro assistenti, un ulteriore elemento di sicurezza per la precocità degli interventi in situazioni di emergenza. Alle scorse elezioni amministrative – conclude D’Eramo – la Lega ha eletto 40 consiglieri comunali in più, testimonianza di un partito che è in costante crescita e che a breve annuncerà nuove adesioni di amministratori e sindaci su tutto il territorio regionale. Nei prossimi giorni arriveranno ulteriori importanti novità che confermano la crescita del partito”.





LA LETTERA INTEGRALE DI GIULIANTE

Vi ho aderito e vi ho lavorato con impegno, prima tessera 2017. Senza enfatizzazioni che
non mi appartengono, ricordo a me stesso che l’unico territorio dove si è vinto tutto (comunali
di Pescara e Montesilvano, elezioni provinciali con indicazione del Presidente Lega e
regionali con eletti a valanga) è stato nel pescarese sotto la mia gestione.

Non mi sfugge che mi sono mosso in un momento in cui la capacità di fascinazione di Salvini
ha reso tutto più facile e che a lui va ascritto gran parte del merito per quei risultati. Ma se
ciò è vero, come è vero, ci si deve porre il problema del perché in altre parti d’Abruzzo nello
stesso periodo e con lo stesso clima si è riusciti a perdere “tutto”….. allora come ora.

Non ho condiviso molto scelte, ma soprattutto il chiudere gli occhi, il tirare a campare rispetto
a una valanga di problemi che, per scelta venivano accantonati, o per insipienza elusi.

Chi mi conosce sa che spesso sfioro l’ipertrofia dell’ego, considerando intelligenti, molto
molto intelligenti coloro che la pensano come me! Ma so anche umilmente ancorarmi con
forza al principio di realtà senza sconti per nessuno a cominciare da me stesso!

Ho eccepito una trattativa post elettorale in Regione che ha relegato la Lega alla marginalità
politica, regalando rendite di posizione (che nel tempo sono emerse tutte) agli alleati
nonostante la Lega avesse 10 eletti contro i 3 di Fratelli d’Italia e i 2 di Forza Italia.

Ho eccepito che l’unica legge strutturale a firma Lega (ciclo rifiuti) è la negazione totale e
assoluta del programma Lega e di quanto Salvini andava dicendo in tutta Italia.

Ho eccepito che le leggi che si presentano non possono consumarsi in una conferenza
stampa a beneficio dei vertici di Partito, ai quali vengono inviate per dimostrare di esistere
(leggi sollecitate da Salvini, presentate e approvate in Consiglio Regionale quali: “interventi
a sostegno dei coniugi separati o divorziati in condizione di disagio”, “interventi regionale in
materia di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo”, “interventi
per le persone anziane vittime di criminalità”) hanno poste in bilancio che sfiorano lo
scherno!!! 50.000 euro!!!.





Ho eccepito che il mancato coinvolgimento di tutti gli eletti o la discriminazione tra gli stessi
avrebbe fatto implodere la Lega, come sta avvenendo e continuerà ad avvenire!

L’ho fatto “in casa” senza rumori mediatici. Leggo che Salvini ipotizza un rilancio del Partito
e congressi cittadini. Sa Salvini quanti sono in Abruzzo i cosiddetti militanti (per gli esterni
traduco: quelli che hanno diritto di elettorato attivo e passivo per partecipare a un Congresso
Lega)? Poco più di un centinaio in tutto l’Abruzzo che pure ha 305 Comuni e oltre 1.300.000
abitanti.

La qualifica di militante la si ottiene a giudizio insindacabile del Segretario Regionale.

Si può essere d’accordo o meno sul metodo (mutuato dallo Statuto della Lega
Nord) ma le “esclusioni” o le inclusioni presuppongono un giudice imparziale, altrimenti
rischiano, come nel caso Abruzzo, di tradursi in un cesarismo “cacio e ova” ove esponenti
storici della Lega si ritrovano con un “daspo” che impedisce la possibilità di partecipazione
ai congressi senza motivo o “per antipatia personale” dopo molti anni di ruoli attivi e continuativi che hanno garantito la presenza della Lega in ogni occasione (gazebate, manifestazioni etc). Sto parlando di centinaia e centinaia di persone!

Emblematico è il caso di Roseto, ove sembra che l’unico iscritto, riconosciuto militante, sia
l’on. Bellachioma, o di Pianella dove il Sindaco leghista risulta l’unico iscritto militante o…si
potrebbe continuare a lungo con le estromissioni ad personam, una volta si chiamavano
epurazioni, cui moltissimi sono stati sottoposti! Come è evidente il dramma si è tradotto in
farsa e la storia, che qui è una storiaccia, è diventata isteria.

Esco, non intendo aderire a altri partiti, cercherò di pensare e agire altrove rispetto al
presente. Futura mi sembra un luogo possibile.

 

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