In alcuni Paesi, specialmente quelli dove l’immigrazione è un fenomeno importante, è pratica diffusa ricercare i propri antenati per capire la propria eredità genetica.
Come spiega la rivista online “Le Scienze” (edizione italiana di “Scientific American”) grazie all’utilizzo di internet e la conseguente possibilità di confrontare una quantità praticamente illimitata di banche dati, gli studi genealogici hanno fatto passi da gigante permettendo agli scienziati di delineare le tendenze che hanno riguardato intere generazioni e “gruppi sociali”.
Uno dei risultati più ragguardevoli raggiunti dai genealogisti della “Columbia University” di New York riguarda la creazione dell’albero genealogico più grande al mondo che coinvolge circa 13 milioni di persone; i ricercatori hanno analizzato 86 milioni di account degli utenti di Geni.com, riuscendo a ricostruire con precisione i fenomeni migratori del territorio dal 1500 circa in poi.
Gli alberi genealogici nell’intrattenimento
Anche nel mondo dei fantasy la genealogia ha un ruolo importante, particolarmente quando la storia familiare è complicata come quella di alcune saghe letterarie tipo “Il Signore degli Anelli” e “ Il Trono di Spade”.
Chiunque abbia letto i libri di Tolkien o Martin, sa benissimo che i loro romanzi sono corredati da schemi che rappresentano le parentele delle famiglie protagoniste. Allo stesso modo, per le versioni cinematografiche e televisive sono disponibili gli alberi genealogici online, come quello della famiglia Targaryen pubblicato sul blog ExpressVPN, molto utile per seguire la nuova serie televisiva “House of the Dragon”.
Questi non sono gli unici due esempi di alberi genealogici nel mondo dell’intrattenimento. Anche la serie fantasy “Dark”, ha un proprio albero genealogico in grado di guidare i telespettatori nei salti temporali dei protagonisti. Il digitale quindi non è solo di supporto per la ricerca scientifica e storica, ma ci aiuta anche per godere al meglio del settore dell’intrattenimento!
Foto Unsplash
Da dove vengono gli Abruzzesi?
La tecnologia e il digitale ci aiutano a capire molto del presente, anche grazie all’uso di alberi genealogici, ad oggi molto più facili reperire grazie ai siti specializzati nelle ricerche di questo tipo.
Non solo. Le informazioni a cui abbiamo ora accesso ci permettono di ricostruire le origini delle popolazioni italiche, anche quando la ricostruzione dei fatti è molto complicata. Un po’ come succede per gli intrighi de “Il Trono di Spade”!
Per quanto riguarda la nostra regione le fonti di maggior importanza sono quelle fornite dagli storici Romani. Sulle pagine del sito VisitareAbruzzo.it, si possono trovare approfondimenti sui nostri antenati e su come la loro presenza influenzi ancora alcuni aspetti della vita moderna.
Prima della conquista di Roma in Abruzzo vivevano dieci diverse etnie: Petruzi, Marrucini, Vestini, Carricini, Peligni, Marsi, Equi, Sabini, Frentani e Pentri. Queste popolazioni venivano rappresentate come estremamente bellicose. Particolarmente i Carricini sono definiti da Livio come un popolo che va più volentieri incontro alla guerra e alla sconfitta, piuttosto che alla resa. Questo atteggiamento battagliero portò alle tre guerre sannitiche che si conclusero con l’affermazione di Roma. A questo punto la “capitale” divise le aree conquistate in svariate regioni, in base alle origine etniche degli abitanti.
In questo caso “l’albero genealogico” degli Abruzzesi ci aiuta a capire anche i motivi dietro l’attuale divisione amministrativa della Regione e dell’Italia. Ancora una volta la storia e la tecnologia si muovono di pari passo per far luce sul nostro passato e comprendere meglio il contesto storico-geografico a cui apparteniamo.
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