GOFFREDO PASSI, QUANDO LA MUSICA SI FA ESTREMA ”VIDEO METAL E PRODUZIONI, OLTRE LA PERFEZIONE”

di Sara Ciambotti

31 Dicembre 2012 10:39

L'Aquila - Video

L’AQUILA – Quando la musica si fa estrema, il metal diventa più duro, arriva l’agenzia Estremarte.

A crearla Goffredo Passi, 33 anni, nato e cresciuto tra le quattro mura aquilane. La grande passione di Goffredo, per gli amici Gos, è la musica, se ne nutre quotidianamente neanche fosse aria, e con la musica  ha scelto di lavorare.

Estremarte significa Arte Estrema, tutto quello che le persone comuni reputano degenerato, sporco, da boicottare. Come per esempio i gruppi black metal, grind, power e molti altri, che si colorano il viso di bianco o che indossano pellicce di pecora e inneggiano alla gloria delle gesta del passato, o cantano come se ruttassero, che si incontravano nel locale aquilano Black Lucifer, chiuso dopo il terremoto.

L’agenzia realizza videoclip, gira l’Italia per riprendere i live, o ingegnandosi per dare ai suoi clienti tutto ciò di cui hanno bisogno. E questo Gos lo ama visceralmente.

“Perfetto per me non è abbastanza – spiega ad AbruzzoWeb – Rivedo i lavori a rallentatore scoprendo dettagli che a velocità normale non si noterebbero. Non mi sono mai ritenuto una persona di grande gusto, ma quello che realizzo piace a diverse persone”.

Lei parla dell’agenzia come fosse una figlia, una creatura che vive insieme a lei, e anche noi faremo lo stesso. Quand’è nata?

Estremarte è nata il 21 giugno 2004, c’era un concerto dei Draugr, ho fatto le riprese in un locale dell’Aquila, gli Internauti, con una telecamera prestata da un amico e ho lavorato il dvd con un menu grafico, sostanzialmente con valenza commerciale. A loro è piaciuto tantissimo, questo è stato il primo lavoro di Estremarte, anche se all’epoca non aveva quella firma e neanche il nome. Ma intanto avevo imboccato la direzione che volevo dare al mio lavoro e alle mia passione: unire video e musica e trasformarlo in un impegno professionale.

Perché ha scelto proprio un genere di nicchia, focalizzando la sua attenzione su un tipo di musica estremo?

La musica che ascolto io è fede, unione, stare insieme agli altri; ci sono stati molti momenti che mi hanno fatto capire la fratellanza con le persone. Si tende a stringere il gruppo, siamo pochi e stiamo molto vicini. Da fuori sembra una lotteria a chi è più estremo e più cattivo, in realtà sono tutte brave persone e si rendono conto delle situazini sociali e si avvicinano spinti da interesse comune. Secondo me negli altri contesti non è così.

Quali sono i suoi clienti? Quali sono i gruppi che più spesso si rivolgono a lei?

Con i clienti e collaboratori più stretti ci siamo consociuti sotto il profilo professionale, poi lavorando a stretto contatto sono diventati buoni amici. La cosa simpatica è che li ho sempre conosciuti al di fuori della città d’origine, sempre in posti strani. Giuseppe Orlando, per citarne uno, è il batterista dei Novembre e degli Airlines of Terror, nonché il fonico di uno studio di registrazione, l’Outer Sound Studios, e mi è capitato tante volte di uscire con lui e avere amici che volevano che lo portassi con me per poterlo conoscere dal vivo. Ho lavorato molto con i Kaledon, i Grimness, i VII Arcana e i IV Luna.





Come funziona Estremarte? Come lavora Goffredo Passi?

Estremarte funziona come una band. Se qualcuno si affida a me è perché si fida dei lavori che realizzo, del mio gusto e della mia sensibilità per l’immagine. Lavoro di notte, perché non voglio essere disturbato e non devo avere pause neanche per il caffè e per le sigarette. Prendo molto a cuore quello che faccio, ci metto tempo perché non deve essere perfetto, per me non è abbastanza. Revisiono i lavori a rallentatore notando dettagli che a velocità normale non si noterebbero e cerco di fare le cose con attenzione massima.

Perché le persone scelgono di rivolgersi a lei?

Alla gente piace il mio lavoro perché chi mi commissiona un progetto lo realizza insieme a me, siamo un insieme di persone che si muove verso una direzione, come fossimo tutti una grande squadra. Estremarte si è adattata alle mode, un lavoro che non avrei mai pensato di fare eppure l’ho fatto, è il vj set.

Quando ha iniziato a fare vjset?

Valerio Di Lella, il cantante dei Grimness, mi ha messo la pulce all’orecchio con un servizio che entrava in pianta stabile negli ambienti metal. Invece di fare immagini ridondanti ho tentato di fare video concettuali e dare loro un senso, un messaggio, un concetto che avesse una valenza per il brano che si stava ascoltando.

E dopo il concerto dei Draugr cos’è successo?

Mi divertivo a fare le riprese intorno all’Aquila, al Queen of  Grace di Raiano dove ho conosciuto i Sudden Death di Andrea Pro e successivamente, il 20 agosto 2005, siamo arrivati a Montenero di Bisaccia (Campobasso), in quella che io e i miei amici ricorderemo come la serata dove abbiamo preso tanta acqua. Lì ho assistito a questo concerto e quando è stato il momento dei Grimness, ho visto sul palco il classico gruppo black metal, con i membri girati di spalle verso il pubblico, e mi faceva ridere. Ma dal primo riff della canzone Introspection of the Engine ho dato la telecamera a un’amica e me li sono andati a sentire sotto al palco.

A fine serata ho fatto i complimenti a Valerio, che è stato freddissimo. Ma da lì è nato il mio sodalizio e il mio orgoglio per loro. Poco tempo dopo li ho rivisti al Traffic Club di Roma e ho montato il loro video. Da quel momento è cominciata la nostra collaborazione per riprendere molti concerti, soprattutto per il Thrash Your Doom Vol. 1, che è stato il battesimo di fuoco di Estremarte. È stato il giorno in cui  ho conosciuto gli amici di tutta la vita: i Doomraiser, VII Arcano, gli Stormlord. E poi, beh ho realizzato l’edizione giapponese del dvd dei Kaledon, nel 2006, il primo lavoro veramente serio.

Lei parla sempre al plurale, per Estremarte lavora con un gruppo di amici? Ma chi ha segnato la storia di questa squadra?

Nel tempo si sono definite le persone che mi sono rimaste sempre vicine, sono Silvia Consales e Diego La Chioma che hanno apportato un prestigio e salire di livello la proposta di Estremarte sotto il profilo della regia e del montaggio accattivante. Anche se la persona che per prima mi è stata più vicina è Vincenzo Montella, come amico e ideatore del sito ufficiale che ho avuto per diversi anni. Poi, molto dopo è arrivata Benedetta Sferrella, che ha fatto servizi forografici splendidi e con lei siamo saliti di qualità. Ora l’organico è composto da Dema Novakova nelle vesti di direttore della fotografia ed Elena Rapisarda, truccatrice.

Per i temi trattati, la sua agenzia ha mai avuto problemi?





Ho avuto problemi a livello politico-religioso perché alcuni prodotti sotto la firma di Estremarte non sono stati compresi da determinate persone: venivano visti come un inno alla guerra. Ci sono band che trattano temi su cui non c’è una sufficiente cultura, e da persone che non frequentano questi ambienti possono essere fraintesi. Se io faccio un lavoro non è detto che io sia d’accordo con quello che realizzo, ma credo che ognuno, per quanto folle, debba dire la sua idea, poi sta allo spettatore scegliere.

Il concerto più importante?

È stato il concerto dei The Foreshadowing al Wave Gotik Treffen di Lipsia (Germania), di spalla agli October Tide e Katatonia, in cui abbiamo fatto un vjset. L’ambiente era spettacolare perché era un pantheon molto bello e lo schermo era enorme, centinaia di persone e lì le cose sono andate molto bene, ma quello che mi ha più colpito fino alla commozione è successo alla fine. A concerto terminato, i ragazzi hanno iniziato a smontare, è uscito fuori il logo di Estremarte sullo schermo e gli spettatori hanno applaudito, tutti. Poi ho saputo che i Foreshadowing avevano venduto tutto il merchandising e le persone avevano chiesto il video delle proiezioni.

Com’è il rapporto con i gruppi aquilani del genere?

Quando sento che emerge o diventa un po’ più famoso un gruppo aquilano mi si riaccende la fiamma, e sono contento. Quando ho iniziato a lavorare, beh, erano tutti gruppi del posto, per citarne alcuni, i Bonnie Ranch, Methodic Massacre, i Disforia, e di recente ho lavorato con i Grimorium.

Quali eventi ha organizzato all’Aquila?

Il periodo in cui Estremarte si occupava di live ho organizzato alcuni concerti anche all’Aquila. Una volta sono venuti i Dictatoreyes e i Sakahiter, nel 2006 poi c’è stato l’Airborne Rock Fest, mi sono appoggiato alla festa di liberazione all’Aeroporto dei Parchi di Preturo e c’erano gli aquilani Bonnie Ranch, i Panic Mode e i Disforia; quella sera per me personalmente oltre che per dare l’opportunità agli aquilani di scoltare quella musica, ho portato in città il mio grande amore, i Grimness, che per una “serie di sfortunati eventi” hanno suonato alle 4 di mattina. Poi, Corrado Chiodi ha organizzato L’Aquila Metal Fest, a settembre del 2009, a Monteluco di Roio e in quella occasione ho composto il dvd ufficiale di Fearbringer.

Dove sta andando Estremarte?

Di recente ho stretto una collaborazione molto propositiva sia professionalmente che amichevole con il Moon Voice recording studio dell’Aquila e i IV Luna, con Luciano Chessa, fonico residente dello studio di registrazione nonché chitarrista del gruppo, e offriremo servizi video a corredo di registrazione audio con videoclip comprensivo del making of. Sto realizzando anche il nuovo video dei Kaledon. Poi altre cose di cui non posso parlare per l’effetto sorpresa.

E infine, chi deve ringraziare?

Tutte quelle persone che direttamente e indirettamente hanno fatto sentire la loro passione, il loro entusiasmo nel tempo perché prima di essere definiti commercianti preferiamo essere definiti metallari.

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