GRADIMENTO SOLE 24 ORE: BIONDI OTTAVO IN ITALIA, MARSILIO PERDE SEI POSTI, TRACOLLO MASCI

CLASSIFICA DEL CONSENSO SINDACI E GOVERNATORI ITALIANI: TRA ABRUZZESI MALE PRIMO CITTADINO DI PESCARA, ALL'81ESIMO POSTO, A META' CLASSIFICA D'ALBERTO (TERAMO) E FERRARA (CHIETI). GOVERNATORE FDI 12ESIMO, CON IL 45%

5 Luglio 2021 16:46

Chieti - Abruzzo, Politica

L’AQUILA – Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, di Fratelli d’Italia, è ottavo tra i primi cittadini del Paese, con un gradimento in crescita rispetto a quello delle elezioni del 2017, del 5,5%,  arrivando ora al 59%. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, anche lui di Fdi, sprofonda in bassa classifica, al 12esimo posto con un calo del gradimento del 4,4% rispetto al 2020, attestandosi ora al 45%, perdendo anche il 3,3% rispetto le elezioni del 2019. Male il sindaco di Pescara, Carlo Masci, di Forza Italia, che in un anno perde 37 posizioni ed è nei bassifondi della classifica.

E’ quanto emerge nella rilevazione annuale realizzata da Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore pubblicata sul quotidiano di Confindustria, che ha monitorato l’indice gradimento dei sindaci dei capoluoghi di provincia e dei governatori delle Regioni a statuto ordinario.

Biondi nel sondaggio del 2020 era 19esimo, con il 58,7% e guadagna dunque ben 11 posizioni.  Come crescita di consenso in valore assoluto, L’Aquila si piazza al quarto posto a livello nazionale, solo dopo Bergamo, Genova e Venezia.

Marsilio a contrario era nel sondaggio del 2020 al sesto posto, perde dunque in un anno ben sei posizioni.

Per quanto riguarda gli altri sindaci abruzzesi  a Chieti, Diego Ferrara del Pd è al 42esimo posto, con un calo del consenso dal 55,8% del settembre 2020 al 55,5% odierno. Nel sondaggio del Sole 24 ore dell’anno scorso il sindaco del centrodestra, Umberto di Primio, sconfitto poi  settembre 2020 da Ferrara, era al 30esimo posto.

Il sindaco di centrosinistra di Teramo, Gianguido D’Alberto, è al 57esimo posto, a metà classifica, perdendo lo 0,3% dei consensi, passando dal 53,3% delle elezioni del 2018 all’attuale 53%. D’Alberto perde una sola posizione rispetto al 2020, ma il suo consenso è stabile, visto che anche nel 2020 era al 23%.





Male invece il sindaco di Pescara Masci, all’81esimo posto, in bassa classifica, passato dal 51,3% del gradimento dell’elezione del 2019, all’attuale 49% perdendo dunque il 2,3%. Per Masci è un tracollo: nel 2020 era al 44esimo posto con un buon 54,7%, perdendo dunque ben 37 posizioni.

Luca Zaia, governatore della Lega del Veneto e Antonio Decaro sindaco di Bari, del centrosinistra, si confermano anche nel 2021 gli amministratori locali dal più elevato indice di gradimento in Italia, rispettivamente con il 74% dei consensi per il presidente della Regione Veneto e con il 65% per il sindaco di Bari. Dietro di loro il quadro dei leader più popolari risulta in forte movimento.

Tra i governatori si segnala lo scatto di Stefano Bonaccini (Emilia Romagna, PD) che, con una crescita del 6%, raggiunge quota 60% e scalza dal secondo posto Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia, Lega), il quale tra l’altro deve condividere il terzo gradino del podio con Vincenzo De Luca (Campania, PD) entrambi al 59%; nei top five, al quarto posto il governatore ligure Giovanni Toti (centrodestra) al 56% e al quinto posto Alberto Cirio (Piemonte, centrodestra) al 52,5%.

Esulta il centro destra aquilano, per l’ottimo piazzamento di Biondi tra i sindaci: “la politica del fare e l’essere in prima linea per dare risposte ai cittadini premiano sempre. Un risultato con cui viene riconosciuto il senso del dovere e di responsabilità assunto nei confronti della comunità sin dal giorno della sua elezione. Una visione strategica del futuro che testimonia, inoltre, la capacità di Fratelli d’Italia di poter contare su una classe dirigente competente, preparata e in grado di saper affrontare le molteplici sfide su cui è chiamato a confrontarsi un amministratore. In riferimento all’anno della vittoria elettorale l’innalzamento percentuale pone Biondi al terzo posto in assoluto in Italia, con un +5,5% : un incremento persino superiore a quello dello scorso anno, che lo aveva visto scalare la classifica sino al 19° posto, con una crescita del 5,2%”, commenta in una nota Michele Malafoglia, portavoce comunale di Fratelli d’Italia L’Aquila.

Al contrario il segretario regionale del Pd, Michele Fina, sottolinea la cattiva performance di Marsilio

“La consapevolezza di essere eterodiretti da logiche romane e la distanza del Presidente, la Giunta lenta e l’immobilismo in Regione, le inquietanti vicende giudiziarie e le politiche propagandistiche non sono più sopportati dagli abruzzesi.  “Marco Marsilio è tra coloro che perdono più consenso, si ferma al 45%, in calo di 4,4 punti percentuali rispetto al test del 2020. Quindi più della metà degli abruzzesi non apprezza il suo lavoro”.





Tra i sindaci al secondo posto di Luigi Brugnaro (Venezia, centrodestra) al 62% segnando un balzo di +7,9%, seguito al terzo da Giorgio Gori (Bergamo, centrosinistra) ex aequo con Marco Fioravanti (Ascoli Piceno, centrodestra) entrambi al 61% ma con il Sindaco di Bergamo in crescita del 5,7%.

Nel caso dei governatori, se il confronto si sposta dal risultato 2020 a quello del giorno di elezione spiccano le performance di Luca Zingaretti (Lazio) che guadagna +10 punti, di Nello Musumeci (Sicilia, +9,2) e dello stesso Bonaccini (+8,6). In ribasso, invece, le quotazioni di Donatella Tesei (Umbria), rispetto sia allo scorso anno sia al giorno delle elezioni.

Il termometro della popolarità dei sindaci evidenzia, nel confronto tra il 2021 e il giorno delle elezioni, due gruppi di situazioni critiche.

Il primo è quello dei sindaci delle grandi città del Sud alle prese con conti in dissesto e paralisi amministrative: agli ultimi tre posti della graduatoria delle 105 città capoluogo ci sono infatti Salvo Pogliese (Catania, 30% dei consensi), Luigi De Magistris (Napoli, 35%) e Leoluca Orlando (Palermo, 39%).

L’altro fronte traballante è, più in generale, quello delle metropoli: Dario Nardella (Firenze, 57%) e Virginio Merola (Bologna, 54,6%) continuano a cavarsela egregiamente, ma Beppe Sala (Milano) si ferma per la prima volta sotto al 50% occupando un opaco 81° posto (-2,7%), mentre le sindache Cinque Stelle Virginia Raggi (Roma) e Chiara Appendino (Torino) coabitano alla casella numero 94 con il 43% di gradimento, con la Raggi che cala del 24,2% e l’Appendino dell’11,6%.

Il logorio amministrativo – che, per esempio, ha colpito in pieno Federico Pizzarotti (Parma, 97° posto) allontanandolo dalle prime posizioni occupate qualche anno fa – non intacca il favore di Clemente Mastella (Benevento), che arriva alla fine del primo mandato da sindaco con un solido 59,5%. Le difficoltà della vita amministrativa possono essere rapidamente fatali anche per gli outsider: lo dimostra la caduta libera – dal secondo al 22° posto in un solo anno – delle quotazioni di Cateno De Luca (Messina).

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