IL TITANIC DELLE PENSIONI: ALLA LIBRERIA COLACCHI SERGIO RIZZO PRESENTA SUO LIBRO INCHIESTA

11 Luglio 2023 09:24

Regione - Cultura

L’AQUILA –  “Stime ottimistiche dicono che nel 2046 la voragine delle pensioni arriverà a 200 miliardi. Una somma superiore all’intero gettito Irpef. Lo scenario è terribile: se non si interviene in modo serio, fra vent’anni i soldi per pagare le pensioni non ci saranno più”.

Questo il focus del libro dell’editorialista del Corriere della Sera e di Repubblica Sergio Rizzo, “Il Titanic delle pensioni” che sarà presentato mercoledì 12 luglio, alle 17:30, presso la libreria Colacchi a L’Aquila.

Un testo completamente dedicato al futuro del welfare per i giovani italiani. L’evento si concluderà con un ampio dibattito aperto a tutti i cittadini e le autorità presenti.





L’evento è patrocinato anche dall’ordine degli avvocati, che rilascerà 3 crediti formativi per l’eventuale partecipazione.

 LA SINOSSI DEL LIBRO

Correva il 1992 quando il governo di Giuliano Amato prese atto che il sistema pensionistico rischiava di fare crac.

Da allora, invece, ogni governo ha fatto di tutto per mettere a rischio la sostenibilità della previdenza, mentre l’aumento dei posti di lavoro, l’unico vero antidoto, è rimasto pura propaganda elettorale. Il risultato è che già ora i contributi di chi lavora non riescono a coprire l’intera spesa.

Il numero delle pensioni pagate è ormai pari al numero dei lavoratori attivi.





E il buco si allarga sempre di più anche a causa di dinamiche demografiche preoccupanti: in tre anni l’Italia ha perso un milione di abitanti, mentre il numero dei morti ha ormai doppiato quello dei nuovi nati. Per non dire della sopravvivenza di assurdi privilegi per alcune categorie protette.

A cominciare dai parlamentari e dai consiglieri regionali, ai quali continuiamo a regalare la doppia pensione con i contributi figurativi pagati dalla collettività.

E poi i benefici incomprensibili per i militari, i dipendenti della Regione siciliana, i piloti e gli assistenti di volo, le decontribuzioni a pioggia per accontentare tutti. Fino all’esercito dei finti disoccupati agricoli e dei falsi invalidi civili.

Stime ottimistiche dicono che nel 2046 la voragine delle pensioni arriverà a 200 miliardi. Una somma superiore all’intero gettito Irpef. Lo scenario è terribile: se non si interviene in modo serio, fra vent’anni i soldi per pagare le pensioni non ci saranno più. La via d’uscita è una sola e obbligata. Rivoluzionare l’intero sistema. E in fretta.

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