IMPRESE, “SITUAZIONE ALLARMANTE IN ABRUZZO”. CONFINDUSTRIA: “GUERRA E GRAVI RITARDI”

22 Luglio 2022 11:36

Pescara - Economia

PESCARA – “Purtroppo abbiamo celebrato la nostra Assemblea annuale in un contesto nebuloso, preoccupante, per non dire allarmante. La nostra speranza era quella di cominciare a vedere una luce in fondo al tunnel, una speranza confortata dai dati di ripresa del nostro Paese che a metà 2021 ci avevano fatto realizzare un PIL superiore al 6%. Di fronte all’enorme portata della pandemia Covid-19 la nostra confederazione ha portato avanti iniziative volte a tutelare i lavoratori e le imprese con grande spirito di responsabilità nazionale. L’industria italiana ha dato così una enorme prova della sua responsabilità sociale, ed è stata cemento di coesione nazionale. Anche i nostri imprenditori locali ed i manager di grandi aziende multinazionali che insistono da molti anni sul nostro territorio hanno saputo dare risposte concrete a tutela delle persone e delle famiglie. Ed invece, quella che tutti definiamo una guerra assurda, ha innescato una instabilità politica degli equilibri del pianeta, ma soprattutto un forte danno all’economia e ai rapporti consolidati e fiorenti che gli stati Europei avevamo costruito in quell’area oggi teatro di guerra. E i rapporti economici e di business vanno ben oltre la nostra area europea!”.

È un messaggio di lucida razionalità, quello che è arrivato ieri dall’assemblea generale dei soci, tenutasi in forma privata, di Confindustria Chieti Pescara.

Il presidente Silvano Pagliuca si è rivolto così agli associati presenti e ai tanti che assistevano in collegamento da remoto, con parole di analisi sulla realtà economica e l’illustrazione dei progetti concreti attuati nell’ultimo anno in favore di imprese e territorio.

Per il presidente degli industriali la nuova parola d’ordine è senza dubbio cooperazione.

“Non è difficile immaginare che quello a cui assistiamo è di nuovo una divisione netta tra due parti del mondo; quella che tradizionalmente definivamo Occidentale e quella Asiatica”, ha sottolineato, “Stiamo veramente facendo di tutto per trovare una via diplomatica? Possiamo sperare in un assetto delle relazioni internazionali riconosciuto e condiviso da tutti gli Stati? Non so dare una risposta a queste domande ma credo che un mondo divenuto complesso e a risorse finite debba essere riscoperta la parola Cooperazione. Il ruolo della diplomazia non è quello di stabilire chi ha ragione ma di far tornare a ragionare le parti trovando il giusto compromesso”.





Ora agli imprenditori occorrono risposte concrete.

“Abbiamo denunciato per l’ennesima volta la scorsa settimana l’inerzia della Regione Abruzzo e dei Parlamentari abruzzesi verso il Governo e verso l’Unione Europea il ritardo nell’approvazione di misure drastiche come quello del tetto al prezzo dell’energia” ha detto.

“Non possiamo però non ricordare che viviamo in un Paese dove, negli ultimi 30 anni, è mancata una politica industriale energetica che ci mettesse al riparo, almeno in parte, da questo tzunami. Due dati su tutti. Il primo: nel solare la Germania produce energia rinnovabile pari a 2,21 Exajoule/anno, la Gran Bretagna 1,2 e l’Italia 0,67; questo significa che il Paese del sole ne produce 4 volte meno della Germania e 2 volte meno della Gran Bretagna. Il secondo: il costo di stoccaggio dell’energia (batterie) sono passati nel volgere di pochi anni da 1.000$ a KWH a meno di 100$. Un fattore 10; e questo trend è destinato a continuare e quindi a rendere, già da oggi, conveniente lo stoccaggio. Non sto parlando di soluzioni per le aziende energivore ma moltissime sono le aziende e le abitazioni che possono fare ricorso a queste tecnologie.”

Tra le linee strategiche associative individuate nel suo discorso, con le quali riattivare il volano dell’economia, il presidente ha poi evidenziato l’importanza di gestire attivamente la transizione dall’endotermico all’elettrico nel settore automotive e di costruire filiere produttive all’interno del territorio tra grandi medie e piccole imprese.

Pagliuca, infatti, negli scorsi mesi ha incontrato numerose grandi imprese del territorio e anche aziende multilocalizzate come A2A, Edison, Eni, Enel, Leonardo Finmeccanica Spa, Poste Italiane SPA, Snam, Trenitalia, Rai, aziende associate a Confindustria Chieti Pescara e che rappresentano un importante volano per l’economia, generando valore e servizi attraverso centinaia di sedi in Italia che vedono occupati oltre 350.000 dipendenti.

“Le Grandi Imprese ci hanno riservato un’accoglienza speciale, ci hanno parlato delle loro esigenze e dei piani di sviluppo futuro che rischiano di bloccarsi per le problematiche che stiamo vivendo”, ha aggiunto: “Ringrazio pubblicamente tutte le aziende che ci hanno aperto le porte per la loro disponibilità e per la loro visione. Grazie alle loro segnalazioni stiamo avviando alcune survey per verificare la possibilità concreta di chiudere progetti di filiera molto interessanti, come la rete sulle filiere sostenibili per la quale abbiamo già la manifestazione di interesse di oltre 25 aziende”.





Sono stati illustrati inoltre i grandi progetti realizzati in questi mesi, che uniscono visione per il futuro e strumenti operativi per le imprese del territorio, come la costituzione del demonstration center ospitato all’interno dell’head quarter italiano di Fameccanica; il partenariato con Regione Abruzzo, Comune di Pescara, Università d’Annunzio e altri importanti partner per il Bando dell’Agenzia per la Coesione Territoriale per la costituzione degli Ecosistemi dell’Innovazione con cui si punta alla costruzione di un complesso dedicato alla ricerca, completamente in bioarchitettura da realizzare nell’Area dell’Ex Cofa; i quattro webinar “TREND 2022” per promuovere la cultura della Cyber Security con oltre 150 iscritti; il fattivo contributo associativo alla Regione Abruzzo, all’ARAP e al Commissario del Governo per la ZES Abruzzo, Prof. Mauro Miccio con l’offerta di dossier operativi a supporto di una zonizzazione volta ad avere il massimo successo per gli investimenti incrementali da presentare, in particolare sui Comuni di Vasto e Ortona; i progetti speciali come il percorso formativo per l’autoimprenditorialità Startimpresa e InnovaAzioni, il Festival nazionale dell’innovazione.

Focus anche sul tema dell’accesso al credito, del settore costruzioni come volano per la crescita, delle opportunità offerte del PNRR.

Durante l’assemblea di ieri, il direttore generale Luigi Di Giosaffatte ha inoltre esposto i numeri di Confindustria Chieti Pescara.

“Oltre 800 le unità produttive attualmente associate alla nostra territoriale e 30.000 addetti rappresentati, tra le più grandi del centro Italia e la maggiore d’Abruzzo. Le nostre due province rappresentano circa il 70% del Pil regionale in un contesto con il tasso di industrializzazione al 27%, tra i più alti d’Italia”.

Presentato infine in anteprima il video a ricordo dell’impegno sociale profuso dall’Associazione negli anni di emergenza Coronavirus.

“Ci siamo concentrati dal febbraio 2020 a gestire al meglio una pandemia che ha lasciato un segno indelebile nel nostro Paese e nel mondo. In Italia abbiamo avuto (al 27 giugno 2022) 18,2 milioni di casi e ben 168.000 morti, nel mondo 588 milioni di casi e 6,33 milioni di morti. Una guerra sanitaria che ha determinato un rallentamento dell’economia globale. Circa 270 mila euro in questi anni sono stati donati da Confindustria Chieti Pescara che avviò già il 13 marzo 2020 una raccolta per costituire un Fondo di Solidarietà da destinare ad iniziative sanitarie o sociali per il nostro territorio: tutti insieme per combattere l’emergenza COVID-19! Uniti siamo stati più forti in questa lotta. Abbiamo voluto affrontare la sfida del Covid assistendo concretamente le imprese ma senza dimenticare la solidarietà. L’istituzione del Fondo cui hanno contribuito numerose imprese e anche privati si è rivelato uno strumento per dare un importante aiuto concreto. Questo video racconta i risultati e la destinazione dei Fondi e vuole ringraziare tutti coloro che hanno contribuito con le loro donazioni” ha concluso Pagliuca.

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