“IN ARRIVO BOLLETTE TARI PRESCRITTE”: LA DENUNCIA DI UN LEGALE AQUILANO

di Gianpiero Giancarli

2 Febbraio 2024 08:55

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – Stanno arrivando dal Comune dell’Aquila accertamenti per  il pagamento della Tari, la tassa sulla raccolta dei rifiuti, che sarebbero però “ormai inesigibili in quanto prescritte essendo passati i fatidici 5 anni.





La segnalazione-denuncia arriva da un avvocato aquilano, che preferisce restare anonimo, in riferimento alla posizione di una sua cliente. Costei ha ricevuto  di recente (per il 2017) un accertamento di 700 euro per una casa inagibile a causa del sisma del 2009 ad Arischia, abitazione che non era nemmeno di sua proprietà. A detta del legale  non si tratta di un caso isolato.

La bolletta, dopo la mancata consegna,  è stata poi reimbustata e inviata  in uno degli alloggi del Progetto case dove la donna ora vive, con una ingiunzione di pagamento complessiva di oltre mille euro. Insomma una bella stangata.

“Non è accettabile”, commenta il legale “che venga recapitata una richiesta per fatti risalenti a circa 7 anni fa quando la prescrizione è di 5 anni oltre a 86 giorni per il Covid. Ribadisco che quella casa  terremotata dal 2009 non era nemmeno la sua. Ci opporremo anche a fronte del fatto che mi risulta che di queste discutibili richieste ne siano in arrivo delle altre”.





Come denunciato dai consiglieri di opposizione si paga per lo smaltimento dei rifiuti quasi il 20% in più della media italiana. A L’Aquila, come riferito da questa testa, la raccolta differenziata resta la più bassa tra i comuni capoluoghi abruzzesi, del 39%,  dato che vale il 99°  posto tra i capoluoghi italiani, ma dal 2010, ovvero dopo il terremoto, si è comunque registrato un forte incremento, del 110%.

 

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