ROMA – Giuseppe Conte chiama, il campo progressista risponde. Il presidente del Movimento 5 stelle, in un’intervista alla Stampa, lancia “una grande mobilitazione” su quelli che ormai suonano come dei mantra per i pentastellati, e per tutte le forze di opposizione, contro il governo di Giorgia Meloni.
Dal caro bollette al crollo della produzione industriale che va avanti da 23 mesi di fila, passando per i fondi del Pnrr, il ‘misero’ aumento delle pensioni minime sancito dall’ultima legge di bilancio, i 5,7 milioni di italiani in povertà, la difesa di banche e poteri forti, il tutto mentre dai banchi dell’esecutivo si aumentano gli stipendi per ministri e sottosegretari non parlamentari saranno i temi da ‘allarme rosso’ al centro di una manifestazione di piazza – le cui modalità non sono ancora state messe a punto, così come i tempi – che dovrebbe riunire gran parte dei leader del centrosinistra, e soprattutto i cittadini.
È agli ultimi che Conte si rivolge in primis. “I nostri primi alleati sono i cittadini – spiega -, quell’Italia che non si rassegna al declino, all’impunità di chi si sente intoccabile e al di sopra della legge”.
Poi la risposta conciliante di Elly Schlein, seguita a ruota da Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, ma no a fughe in avanti.
La segretaria dem, impegnata in un tour all’Aquila, dice infatti che “per manifestare sulla questione sociale, sui salari bassi, le pensioni, le bollette noi ci siamo e ci saremo sempre e siamo disponibili anche a organizzarla insieme contro la propaganda di questo governo”.
Stessa disponibilità mostrata dal leader di Sinistra italiana, che dapprima bolla come “idea giusta” quella dell’ex premier, poi afferma: “Noi quando ci sono da costruire convergenze unitarie ci siamo sempre e siamo disponibili a fare la nostra parte. Avs è disponibile a organizzare insieme la manifestazione”. Posizione che condivide con il suo collega e co-portavoce di Europa Verde: su “tutto ciò che costruisce unità, noi ci saremo”, è la risposta di Bonelli.
Italia viva, dal canto suo, vuole capire di cosa si tratta prima di dare il suo consenso a scendere in piazza; sulle bollette, il senso del ragionamento dei renziani, si stanno già facendo tante iniziative. E non a caso, uno dei primi a chiedere un’informativa sul costo dell’energia schizzato alle stelle è stato proprio Matteo Renzi.
Anche Riccardo Magi di Più Europa chiede “chiarezza” sulla piattaforma: “Più Europa è convinta del percorso unitario con le altre opposizioni, ma sulla piazza invocata da Conte serve chiarezza: se i temi sono bollette, mancanza di lavoro, crisi industriali, sanità, diritti noi ci siamo. Se è invece una piazza per dire no al sostegno a Kiev e quindi sì alla politica imperialista di Putin, noi non ci saremo”.
Quanto ad Azione, non arriva alcuna reazione. In casi simili, però, le direttive del partito di Carlo Calenda erano state chiare: no a iniziative di piazza, sì a battaglie in Parlamento.
Per tornare in casa Cinquestelle, invece, in tanti nel movimento si mostrano entusiasti della proposta del loro leader. Dal vicepresidente e deputato Michele Gubitosa passando per Chiara Appendino, anche lei numero due di Conte e collega a Montecitorio, arrivando fino a Stefano Patuanelli, capogruppo al Senato dei pentastellati, tutti raccolgono l’invito del presidente e rilanciano l’iniziativa: “Scenderemo in piazza con i cittadini perché non ci stiamo a essere presi in giro così”.
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- “IN PIAZZA CONTRO IL GOVERNO”: CONTE LANCIA MOBILITAZIONE. SCHLEIN E AVS, “NOI CI SIAMO”ROMA - Giuseppe Conte chiama, il campo progressista risponde. Il presidente del Movimento 5 stelle, in un'intervista alla Stampa, lan...