INCHIESTA APPALTI ASL PESCARA: COOP LA RONDINE, “PREOCCUPATI PER 10MILA ASSISTITI E DIPENDENTI”

12 Aprile 2021 15:58

Chieti - Cronaca

PESCARA – “Manifestiamo la nostra preoccupazione,  gestiamo servizi essenziali ai 10 mila assistiti e abbiamo 600 dipendenti. Abbiamo subito provveduto a nuove nomine nel Cda e abbiamo anche avviato un’azione disciplinare interna”.

Così il neo presidente Alberto Giuliani della Cooperativa “la Rondine”,di Lanciano, coinvolta nella vicenda giudiziaria che ha visto l’arresto di Domenico Mattucci, presidente ora rimosso, e della coordinatrice Luigia Dolce, nell’ambito dell’inchiesta su una presunta gara truccata da 11 milioni di euro per affidamento della gestione di residenze per disabili psichiatrici  alla cooperativo.





Inchiesta segnata dal suicidio di Sabatino Trotta, 55 anni, dirigente del dipartimento di Salute Mentale della Asl di Pescara ed ex candidato di Fratelli d’Italia alle regionali del febbraio 2019, che si è tolto la vita mercoledì scorso in una cella all’interno del carcere di Vasto, subito dopo l’arresto.

“Il silenzio è stata ritenuta la scelta più giusta, perché è difficile parlare, commentare quando ci si sveglia con una notizia che lascia attoniti e sgomenti, addolorati e impotenti Avevamo bisogno di recuperare la lucidità e le energie necessarie per affrontare giornate complicate e ora, a quasi una settimana dal drammatico episodio, rompiamo il muro di riservatezza e di riserbo e lo fanno con l’unico prioritario obiettivo di salvaguardare il lavoro e gli oltre 600 dipendenti della cooperativa”, si legge nella nota.





“Siamo abituati a far fronte a situazioni delicate e complesse; il nostro lavoro, proprio per la sua specificità, richiede oltre alla professionalità, pazienza, dedizione e spirito di servizio, soprattutto la forza e il coraggio di non lasciarsi abbattere quando ci sono difficoltà che sembrano insormontabili – sottolinea il neo presidente della cooperativa Alberto Giuliani – ora dobbiamo raccogliere tutte le nostre energie, affidarci alle nostre competenze e andare avanti, con maggiore determinazione proprio per dimostrare, semmai ce ne fosse bisogno, che mai siamo venuti meno ai nostri impegni. Sappiamo che questo è un brutto momento, ma siamo anche consapevoli di quanto la cooperativa ha costruito negli anni e dei risultati conseguiti. Siamo preoccupati per il futuro di centinaia di famiglie e per i nostri assistiti. Lo scorso 8 aprile abbiamo tenuto un CdA urgente, rimuovendo dalla carica il precedente presidente e avviando al tempo stesso un’azione disciplinare interna. Contestualmente è subentrato Matteo Giancristofaro come nuovo consigliere di amministrazione. Inoltre abbiamo già provveduto a convocare l’assemblea dei soci per ratificare il nuovo Consiglio d’Amministrazione.”

“Abbiamo anche provveduto a dare procura all’avvocato Sergio della Rocca per difendere gli interessi della cooperativa. Sono più di 600 i dipendenti – precisa Giuliani – e 10 mila i nostri assistiti ai quali è doveroso continuare ad assicurare servizi essenziali, fondamentali. Questa la volontà mia e di tutto il CdA, che si prosegua sia nei rapporti con i soci e dipendenti, sia nello svolgimento delle commesse attualmente in corso e nei rapporti con le stazioni appaltanti. Per quanto riguarda l’appalto di Pescara, se la magistratura prenderà provvedimenti in merito, noi ci adegueremo, confidiamo nel percorso della giustizia e siamo a disposizione, se necessario, nella massima trasparenza”.

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