PESCARA – “La Regione Abruzzo e la Asl di Pescara intraprendono con il più totale coinvolgimento ogni azione significativa e idonea che possa portare al miglioramento delle prestazioni erogate in favore dei cittadini, per ridurre le liste di attesa”.
È un passaggio della nota della Asl di Pescara, per “informare correttamente la cittadinanza e contrastare la dilagante disinformazione”, in riferimento ad una trasmissione di Rete 4 Fuori dal coro, che ha preso di mira l’azienda sanitaria diretta da Vero Michitelli, e dopo che la Procura della Repubblica di Pescara ha aperto un’inchiesta, per ora contro ignoti e senza ipotesi di reato, in merito alle liste d’attesa.
Ieri mattina la polizia giudiziaria ha acquisito una grossa mole di documenti nella sede dell’Assessorato regionale alla Salute e in quella del Dipartimento regionale alla salute che sono nello stesso stabile in via Conte di Ruvo.
Gli inquirenti sono anche andati presso la sede della Asl.
Gli stessi hanno anche ascoltato i vertici dirigenziali della Agenzia sanitaria regionale, nella stessa sede della Asr per chiedere informazioni sulle liste d’attesa, problematica sulla quale l’Ageniza sanitaria aveva nei mesi scorsi ricevuto un incarico per verificare lo stato dell’arte e identificare soluzioni.
Il caso è esploso nelle scorse settimane con un servizio della trasmissione Fuori dal Coro di Rete4, quando l’inviata Costanza Tosi ha provato ad intervistare il direttore generale Michitelli, in merito ai rimborsi negati a quei cittadini costretti a pagare anche centinaia di euro per le visite mediche intramoenia.
Un diritto, secondo la trasmissione condotta da Mario Giordano, previsto dal decreto legislativo 124 dell’aprile 1998, nel caso in cui una Asl non riesca a garantire esami e visite entro i tempi stabiliti. Una legge che non sempre viene applicata, nemmeno in Abruzzo.
All’ufficio relazioni con il pubblico le addette hanno spiegato alla cronista che la linea aziendale è quella di non dare rimborsi. Ma la responsabile ha ammesso di non essere a conoscenza dell’esistenza della legge nazionale che invece prevede rimborsi. Assicurando comunque che poi che se la sarebbe letta e studiata, per poi dare eventualmente una risposta.
E così la cronista è andata a trovare direttamente il direttore generale Vero Michitelli, nominato dal centrodestra in Regione a settembre, che però ha tirato dritto, allungando il passo, spiegando con tono molto infastidito che “ho altro da fare”, e di dover andare ad “onorare un appuntamento”. Aggiungendo che “è sgradevole essere inseguiti così”.
LA NOTA DELLA ASL DI PESCARA
In merito alle notizie apparse sugli organi di stampa, la ASL di Pescara precisa quanto segue nella volontà di fornire una informazione corretta alla cittadinanza e di contrastare la dilagante disinformazione creatasi ed alimentatasi a seguito del servizio della Trasmissione “Fuori dal coro”(puntata del 22 maggio 2024).
Nel Sistema Sanitario Nazionale il problema delle Liste di attesa rappresenta la criticità più sentita ed attenzionata da tutte le Istituzioni. La Regione Abruzzo e la ASL di Pescara intraprendono con il più totale coinvolgimento ogni azione significativa e idonea che possa portare al miglioramento delle prestazioni erogate in favore dei cittadini.
Le criticità in materia di Liste di attesa che la nostra ASL rileva non sono un segreto che resta tra le mura dell’Azienda, tanto è vero che i tempi di attesa vengono pubblicati da anni, con cadenza mensile, nell’area “Per il cittadino”, alla voce “Liste di attesa” del sito aziendale www.asl.pe.it (link: https://www.asl.pe.it/Sezione.jsp?idSezione=1105 ).
Per quanto riguarda le istanze presentate dai cittadini, ai sensi dell’art. 3 comma 13 del D.lgs 124/1998per i quali non viene rispettato il tempo massimo di attesa stabilito dalle vigenti normative in materia, gli organi di stampa fanno riferimento ad una normativa risalente a 26 anni fa la cui efficacia ha cessato di esistere, secondo le disposizioni della medesima legge, con l’entrata in vigore delle normative regionali di settore (DGR nn. 496 del 31/5/2005, 1050 del 24/10/2005, 710 del 26/6/2007 e 102 del 5/2/2007). A dimostrazione dell’attenzione riservata alla problematica, la ASL di Pescara, come anche la ASL di Teramo, ha richiesto apposito parere al Dipartimento della Salute della Regione Abruzzo, in merito alla corretta interpretazione della citata normativa. Il riscontro ricevuto dal Dipartimento ha confermato la “natura transitoria della disposizione” normativa e la sua disapplicazione in virtù delle disposizioni regionali in merito.
Tutti gli strumenti che la normativa nazionale e regionale forniscono, nonché le disposizioni per il contrasto alle Liste di attesa,contenute nel D.L. n. 73 del 7/6/2024, sono statiattenzionati e proposti dalla dott.ssa Vilma Rosa, recentemente nominata quale Responsabile Amministrativa del CUP e dell’URP, e accolti dalla Direzione Strategica aziendale con la precisa volontà di mettere in atto tutte le azioni possibili per il miglioramento dei tempi di attesa.
Si precisa inoltre che il Direttore Generale Vero Michitelli, che già nella circostanza oggetto della trasmissione televisiva “Fuori dal coro”, impegnato in attività istituzionali improrogabili, avevadato ampia disponibilità, alla presenza di testimoni e durante le riprese appositamente tagliate ad arte, di trattare l’argomento in altro momento.
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