L’AQUILA – Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Inail nei primi 10 mesi del 2023 sono state 868, 41 in meno rispetto alle 909 registrate nel periodo gennaio-ottobre 2022, 149 in meno rispetto al 2021, 168 in meno rispetto al 2020 e 28 in meno rispetto al 2019.
Ma in questo quadro, l’Abruzzo è la regione dove si segnalano gli aumenti più significativi.
A livello nazionale i dati rilevati al 31 ottobre di ciascun anno evidenziano per i primi 10 mesi del 2023 rispetto al pari periodo del 2022, pur nella provvisorietà dei numeri, un decremento solo dei casi mortali in itinere, scesi da 250 a 196, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro passano da 659 a 672. Il calo ha riguardato sia l’Industria e servizi (da 772 a 744 decessi) che l’Agricoltura (da 105 a 98) e il Conto Stato (da 32 a 26).
Dall’analisi territoriale emergono cali nel Nord-Ovest (da 248 a 228 casi), nel Nord-Est (da 202 a 196 casi) e al Centro (da 186 a 156) e incrementi al Sud (da 201 a 213) e nelle Isole (da 72 a 75).
Le regioni che presentano i maggiori aumenti sono Abruzzo e Friuli Venezia Giulia (+13 ciascuna), Campania (+7), Sicilia ed Emilia Romagna (+5 ciascuna), mentre i cali più consistenti sono quelli rilevati in Toscana (-21), Veneto (-12), Lombardia (-9) e Marche (-8).
La flessione registrata nel confronto tra i primi 10 mesi del 2022 e 2023 è legata solo alla componente femminile, i cui casi mortali denunciati sono diminuiti da 103 a 59, mentre quella maschile è passata da 806 a 809. In calo sia le denunce dei lavoratori italiani (da 735 a 707) sia quelle dei comunitari (da 47 a 40) e degli extracomunitari (da 127 a 121).
Dall’analisi per classi di età si registrano diminuzioni, in particolare, nelle fasce 25-39 anni (da 167 a 138) e 45-64 anni (da 542 a 500) e aumenti tra i 20-24enni (da 29 a 39 casi), tra i 40-44enni (da 79 a 83) e tra i 65-74enni (da 58 a 76).
Al 31 ottobre di quest’anno risultano 12 denunce di incidenti plurimi per un totale di 31 decessi, 17 dei quali con mezzo di trasporto coinvolto (stradali, ferroviari, ecc.). Nei primi 10 mesi del 2022 gli incidenti plurimi erano stati 16 per un totale di 37 decessi, tutti stradali.
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