ITALIA-AFRICA: 5,5 MILIARDI PER IL PIANO MATTEI. MATTARELLA, “SFIDE COMUNI DA VINCERE INSIEME”

29 Gennaio 2024 11:52

Italia - Politica

ROMA – “Il Piano Mattei può contare su una dotazione iniziale di oltre 5,5 miliardi di euro tra crediti operazioni a dono e garanzie”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, aprendo la conferenza Italia-Africa nell’Aula del Senato. Meloni ha aggiunto che dei 5,5 miliardi, “circa 3 miliardi arriveranno dal fondo italiano per il clima e circa 2,5 miliardi dalle risorse della cooperazione allo sviluppo. Certo, non basta – ha aggiunto – per questo vogliamo coinvolgere le istituzioni internazionali e altri stati donatori”.

L’Africa “avrà un posto d’onore nell’agenda italiana di presidenza del G7”, questa “è una “scelta di politica estera precisa”, ha sottolineato Meloni. “Siamo consapevoli di quanto il destino dei nostri continenti sia interconnesso, e che è possibile immaginare e scrivere una pagina nuova nelle nostre relazioni, una cooperazione da pari a pari, lontana da ogni tentazione predatoria e approccio caritatevole”, ha aggiunto.





Domenica sera il presidente del Consiglio, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel salone delle Feste i leader di 25 paesi africani, il presidente del Consiglio Meloni, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, i vertici della Ue, Ursula von der Leyen, Roberta Metsola e Charles Michel, il presidente dell’Unione africana Azali Assoumani, il presidente della Commissione dell’Unione Africana, Moussa Faki, il vice segretario Generale delle Nazioni Unite Amina Jane Mohammed, la direttrice del Fmi Kristalina Georgieva e 25 capi di Stato e di governo africani.

Al tavolo siedono circa 70 ospiti. Tra loro, i presidenti di Comore, Congo, Eritrea, Ghana, Guinea Bissau, Kenya, Mauritania, Mozambico, Repubblica Centrafricana, Senegal, Somalia, Tunisia, Zimbabwe, i vicepresidenti di Benin, Burundi, Costa d’Avorio, Gambia, Guinea Equatoriale, i primi ministri di Cabo Verde, Eswatini, Etiopia, Gibuti, Libia, Marocco, Sao Tomé e Principe, Uganda, i ministri degli Esteri di Algeria, Angola, Congo, Ciad, Egitto, Malawi, Madagascar, Ruanda, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Togo, Zambia, Sud Africa, gli ambasciatori di Botswana, Camerun, Mauritius, Lesotho, Namibia, Seychelles. Tra le organizzazioni multilaterali sono presenti: l’African Development Bank, l’Unione africana, l’European Bank for Reconstruction and Development, la Bei, i vertici della Ue, della Fao, di Ifad, Fmi, Oim, Irena, Oecd, il vicesegretario generale dell’Onu, i vertici di Unesco, Unhcr, Unicef, Unido, Undp, Unodc, World Bank. Come osservatore è stato invitato il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano.

“L’intendimento e l’auspicio sono quelli di poter realizzare, dopo il dialogo intenso avviato negli anni scorsi con le conferenze ministeriali Italia-Africa, un rapporto ancora più forte e strutturato tra il continente africano e il nostro Paese”. Con queste parole Sergio Mattarella ha rivolto il suo benvenuto al Quirinale ai capi di Stato e di governo africani e ai vertici delle organizzazioni internazionali riuniti a Roma per il vertice, “la vostra presenza qui stasera – numerosa e qualificata – conferisce espressione concreta all’amicizia, salda e sincera, che unisce i nostri popoli: la Repubblica Italiana ve ne è riconoscente. Si tratta di legami alimentati anche dalla presenza in Italia di numerose comunità di origine africana, che sono parte attiva e vitale della nostra società e che, con il loro prezioso lavoro, contribuiscono alla crescita economica e culturale del nostro Paese”.





“Ci sfidano cause comuni che vedono a rischio il valore della pace e, quindi, del destino dell’umanità”, ha continuato Mattarella, “esplorare lo straordinario potenziale di sviluppo delle relazioni tra Africa ed Europa sul terreno politico, per spegnere i focolai di tensione e di conflitto, sul terreno economico, per realizzare una produzione sostenibile e un’equa distribuzione delle risorse, per accrescere il patrimonio delle nostre rispettive culture, è il compito che sta dinanzi a noi”. “ll prezzo di una nostra incapacità a questo riguardo verrebbe pagato dalle future generazioni, alle quali non possiamo consegnare società impoverite, ambienti degradati, migrazioni come dolorosa risposta a problemi irrisolti”, ha aggiunto.

Quirinale – Meloni e Mattarella al Quirinale
“L’Unione Europea è portatrice di una visione basata sul valore di un multilateralismo efficace, fondato su principi universali. Principi che l’Italia ha saputo tradurre nella costruzione di partenariati equilibrati e rispettosi dei diritti di ciascun popolo, secondo un modello che seppe bene interpretare un leader come Enrico Mattei, uno dei protagonisti della lotta per la libertà del popolo italiano e, proprio per questo, attento sostenitore del percorso di indipendenza e liberazione dei popoli africani”, ha detto ancora il capo dello Stato secondo il quale, dunque, “possiamo e dobbiamo lavorare a una visione elaborata insieme”.

“Un proverbio africano di grande saggezza recita: ‘Se vuoi andare veloce corri da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme a qualcuno’. Affinché il nostro sia un cammino comune, verso gli obiettivi del benessere e della pace in Africa, in Europa e nel mondo, occorre mettere in campo congiuntamente le nostre rispettive volontà”, ha concluso.

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