VERONA – Interesse, curiosità, partecipazione hanno spinto centinaia di studenti a visitare lo stand della Regione Abruzzo a Job & Orienta, la fiera dell’orientamento scolastico e professionale in programma a Verona fino al 30 novembre. È questo un primo importante bilancio della trasferta abruzzese a Verona, dove la Regione è tornata protagonista con uno spazio espositivo di circa 50 metri quadrati. Nello spazio aperto hanno trovato ospitalità i sei Istituti tecnologici superiori (ITS) abruzzesi e le università dell’Aquila e Chieti.
“Il bilancio è senza dubbio positivo – commenta l’assessore all’Istruzione e alla Formazione Roberto Santangelo –. Siamo tornati a Verona dopo un decennio e naturalmente il nostro obiettivo è creare un percorso di crescita con tutti i soggetti interessati che, anno dopo anno, permetta di presentare alle prossime edizioni dell’evento un’offerta formativa più completa. Il palcoscenico nazionale – aggiunge Santangelo – ci serve soprattutto come stimolo di crescita, capire come si muove il mercato dell’offerta professionale e lavorativa, leggere tutte le novità e capire dove è possibile migliorare. Per fare questo abbiamo avviato collaborazioni fattive con le università e gli ITS ed è nostra intenzione partecipare ad altri eventi nazionali in tema di istruzione come Didacta Italia a Firenze”. All’interno dello spazio espositivo tutti gli ITS hanno organizzato workshop informativi ai quali hanno partecipato studenti e professori di diverse scuole italiane.
Nei primi due giorni, invece, ospiti della Regione Abruzzo sono stati gli studenti dell’istituto professionale “A. Volta” di Pescara e “E. Alessandrini” di Montesilvano, mentre all’inizio del prossimo anno l’assessore Santangelo incontrerà in Abruzzo il presidente nazionale degli ITS, Guido Torielli, per un’analisi approfondita sul futuro che attende gli istituti tecnologici, che “in questo momento storico – sottolinea Santangelo – rappresentano la sintesi migliore tra le esigenze delle imprese alla ricerca di competenze e la capacità delle strutture private di offrire alta formazione ai più giovani senza cosi per le famiglie. È un modello che porta occupazione e genera competenze e sul quale la Regione investe molte risorse”.
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