PESCARA — “Finanziati i progetti di Vita indipendente di tutti i cittadini presenti nelle graduatorie: 511 persone con grave disabilità possono realizzare la propria vita indipendente, mentre molti caregiver possono recuperare dignità, spazio e autonomia. Si tratta di un risultato straordinario, ottenuto anche grazie alle nostre sollecitazioni”.
Lo affermano il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e il responsabile regionale Cgil Ufficio politiche per la disabilità, Claudio Ferrante, che accolgono con “estrema soddisfazione” la relativa Determinazione dirigenziale.
Nelle scorse settimane il sindacato aveva preso posizione sul tema, parlando di un “vergognoso ed irresponsabile atteggiamento della Giunta regionale, che, di fatto, dichiara la morte delle politiche per la disabilità” e di un “attacco all’autodeterminazione e, quindi, alla dignità e alla vita di tante persone con gravissima disabilità”, perché le risorse stanziate, inizialmente meno di 700mila euro, erano sufficienti “solo per il 14% delle richieste, cioè 72 su 511″. Poi, con apposito provvedimento, il Consiglio regionale aveva approvato lo stanziamento di 4.486.273 euro. All’esito di tutti gli accertamenti, è ora arrivato il provvedimento ufficiale che finanzia tutti i 511 progetti presenti nelle graduatorie regionali.
“Lo stanziamento iniziale – osservano Ranieri e Ferrante – era totalmente insufficiente rispetto alle tantissime domande pervenute. Questo avrebbe rappresentato l’ennesimo schiaffo ai diritti delle persone fragili, dell’autodeterminazione e delle pari opportunità. Ci siamo quindi mobilitati e ora arriva questo importantissimo risultato. Ringraziamo l’assessore Quaresimale, la Giunta e il Consiglio regionale per aver accolto il nostro appello e per aver compreso l’importanza del provvedimento. Vita Indipendente, d’altronde, vuol dire migliorare la qualità della vita della persona disabile e di chi gli sta accanto”.
“Quando in Abruzzo, dal 2007, abbiamo cominciato a batterci per avere una legge specifica, avevamo fatto capire alla politica e alle istituzioni che in questo modo le persone con disabilità avrebbero potuto prendere, come qualunque cittadino, decisioni riguardanti la propria vita e le attività da svolgere, avrebbero potuto decidere sul tipo di assistenza da ricevere. Le risorse per la ‘Vita indipendente’ sono fondamentali. Ora – dicono ancora i due esponenti Cgil – vogliamo che il finanziamento sia strutturato e continuativo e che non dipenda dalla volontà e dalla sensibilità di una Giunta o del singolo amministratore. La Cgil – concludono – continuerà a battersi su questi temi”.
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