L’AQUILA – “In Abruzzo nessuno deve rimanere indietro, nessuno deve essere escluso, per la sua disabilità, per la sua condizione di fragilità”: intorno a questa consapevolezza, a questo imperativo categorico, e a questa sfida, il 27 dicembre all’hotel Roses di Roseto è stato protagonista il mondo delle associazioni del terzo settore, in occasione della “Festa del Sociale: bilancio e prospettive future dell’azione della Regione Abruzzo a sostegno dei più fragili”, voluta e organizzata dall’assessorato al sociale della Regione Abruzzo, presieduto dall’assessore Pietro Quaresimale.
Grandi emozioni con lo spettacolo “Fuori posto” ideato dal cantautore teramano Luca Strappelli, con protagonisti persone che semplicemente hanno messo in scena se stesse, e le loro storie di discriminazione per la loro disabilità, gusti sessuali, di bullismo, di body shaming, ma soprattutto la loro forza e capacità di reagire.
Tra le associazioni anche Rurabilandia, di cui è presidente Luciano Filiani, assieme ai ragazzi e ragazzi che lavorano nella fattoria didattica e sociale di Atri, che si pone a disposizione delle scuole, delle istituzioni, delle associazioni e delle famiglie per costruire in maniera comunitaria, percorsi didattici, educativi e ludici per bambini e ragazzi, e dove i ragazzi con disabilità collaborano con gli operatori, interagiscono con gli ospiti e affrontano un percorso di formazione e di inserimento lavorativo in agricoltura.
Gino Natoni, vicepresidente di Agave per un futuro diverso onlus, ha fatto il punto dell’attività della sua associazione di famiglie di persone disabili, e che si adopera in particolare per l’autonomia e inclusione lavorativa
I funzionari del Servizio programmazione sociale del Dipartimento Lavoro e sociale, Salvatore Gizzi e Marzio Maria Cimini, e il referente dell’assistenza tecnica per il Piano sociale regionale, Massimiliano Esposito, oltre allo stesso assessore, hanno illustrato le principali misure messe in campo in questi anni con la spesa sociale pro capite passata da 73,2 a 92,8 euro per i servizi sociali, con l’approvazione epocale del Piano sociale regionale, e con i 450 milioni che saranno disponibili nei prossimi anni, da spendere nel miglior modo possibile.
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