LANCIANO: AGGRESSIONE A VIGILI DEL FUOCO E CARABINIERI, PADRE E FIGLIO VANNO NEL SUPERCARCERE

9 Novembre 2019 16:18

Chieti - Cronaca

LANCIANO – Il gip di Lanciano Massimo Canosa, su richiesta del pm Serena Rossi, ha inasprito oggi il provvedimento cautelare, dai domiciliari al supercarcere, nei confronti di padre e figlio che mercoledì notte hanno brutalmente aggredito e ferito due vigili del fuoco e due carabinieri di Lanciano durante lo spegnimento di un incendio all'esterno del bar Maiella a Castel Frentano (Chieti).

Durante l'interrogatorio di garanzia in tribunale oggi Claudio Roselli, 49 anni, e suo figlio Giovanni, 23 anni, di Lanciano, hanno negato gli addebiti sostenendo che la loro è stata una reazione a uno schiaffo ricevuto da un vigile del fuoco.





I due indagati, difesa da Domenico Russo, stavano cercando di impedire alla squadra dei vigili del fuoco di spegnere il rogo all'esterno del bar. Contro i due anche l'accusa di incendio doloso dopo che i carabinieri hanno visionato le telecamere presenti in zona. Sarebbero stati loro ad appiccarlo dopo uno screzio avvenuto nel pomeriggio.

Le altre accuse sono resistenza, lesioni e minacce a pubblico ufficiale, possesso di un'ascia in auto e il tentativo di corruzione ai vigili del fuoco, con promessa di 850 euro, per evitare di chiamare i carabinieri.





Negato poi sia l'incendio che il tentativo di corruzione. I feriti hanno riportato lesioni guaribili tra i 5 e 10 giorni.

 

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