LANCIANO: LA ZONA ARANCIONE PER I BAR, “IL LAVORO E’ POCO, E’ UN DISASTRO”

11 Novembre 2020 16:16

Chieti - Lavoro, Sanità

LANCIANO – Solo bar con servizio da asporto aperti oggi a Lanciano nel giorno di ingresso dell’Abruzzo tra le regioni in fascia “arancione”: “Siamo aperti solo perché ci siamo organizzati per la produzione di pasticceria e l’asporto del pranzo, anche a domicilio, uffici e banche – spiega Claudio Ucci, ex segretario cittadino di Confesercenti, titolare del “Caffè ai Portici” – I clienti non possono entrare, possiamo consegnare caffè e altro all’ingresso. Impieghiamo solo oggetti monouso, cornetti e panini vengono imbustati. Cerchiamo di arrangiarci. Il lavoro è poco, ma siamo rimasti aperti per mantenere il rapporto con i clienti”.





Ma in giro, in pieno centro a Lanciano, non c’è il movimento di tutti i giorni. “È un danno economico enorme, un disastro- prosegue Ucci – Dopo le chiusure di marzo e aprile, con perdite del 20%, con questo nuovo stop per fine anno avremo bilanci dimezzati. Quanto al personale, tutti a casa. Su 15 persone lavorano solo in due, oltre alla cuoca. Il ricorso alla cassa integrazione non è facile: anche l’altra volta è arrivata in ritardo o non è arrivata affatto”.





In piazza Plebiscito aperto anche “Abruzzo Gourmet”: “Vediamo come va oggi e domani – dice Stefano Di Lallo – Se non funziona col cibo d’asporto è inutile rimanere aperti solo per qualche caffè. Su 5 dipendenti oggi ne ho solo uno”.

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