LANCIANO – Spunta un terzo giovane nella chat tramite la quale Andrea Prospero sarebbe stato indotto a uccidersi. Questo dopo che i messaggi, risalenti alla mattina del 24 gennaio, giorno della morte dello studente lancianese (Chieti) , hanno portato all’arresto del 18enne romano ora ai domiciliari per istigazione al suicidio e a indagare un altro ragazzo per spaccio di droga da parte della procura della Repubblica di Perugia.
Ma si suppone che nella chat di Telegram, con una cinquantina di iscritti, fossero più persone a leggere le conversazioni. Le indagini della Procura di Perugia, città dove il giovane studiava, si concentrano ora sull’analisi delle 46 schede sim, dei telefoni e del computer ritrovati nel monolocale nel quale soggiornava, per ricostruire i contatti della vittima in relazione al suicidio, cui non crede il padre del ragazzo, e alle attività in rete.
- LANCIANO: MORTE DI ANDREA PROSPERO, SPUNTA UN TERZO GIOVANE NELLA CHAT DELL’ORRORELANCIANO - Spunta un terzo giovane nella chat tramite la quale Andrea Prospero sarebbe stato indotto a uccidersi. Questo dopo che i...