LANCIANO – “La città e Lancianofiera meritano rispetto e attenzione, non la negligenza del sindaco e la confusione di una maggioranza divisa tra l’arroganza di alcuni e l’evidente disagio di altri ed in balia della campagna elettorale per le Regionali”.
È quanto si legge in una nota a firma dei consiglieri di opposizione al Comune di Lanciano Rita Aruffo, Dora Bendotti, Davide Caporale, Piero Cotellessa, Sergio Furia, Lorenzo Galati, Leo Marongiu, Marusca Miscia, Giacinto Verna.
“La mozione presentata dalla minoranza sugli scenari che si aprirebbero per il futuro della Fiera, alla luce delle dimissioni del presidente dell’Ente Donato Di Campli per motivi elettorali, ha fatto venire a galla in maniera lampante le negligenze e le contraddizioni del sindaco Filippo Paolini. La minoranza ha chiesto chiarezza e di dare certezza ai passaggi previsti dal regolamento: il rispetto delle regole e dell’ente che deve avere una guida certa nella figura del presidente”.
“A 18 giorni dalle dimissioni presentate (protocollate il 9 novembre), il sindaco Paolini ha dichiarato di non potersi esprimere sulla mozione presentata senza aver prima chiarito se le dimissioni di Donato Di Campli dovessero essere intese solo da presidente o anche da membro del Cda della Fiera. In quasi tre settimane, dunque – sottolineano -, il sindaco Paolini non ha inteso approfondire già la questione, nemmeno dopo la presentazione formale della mozione dell’opposizione protocollata il 20 novembre! Nessun passaggio o formale richiesta di documentazione, nemmeno rispetto al Cda della Fiera che si è tenuto il 17 novembre. La città è stanca del solito ‘tirare a campare’ del sindaco che si è mosso nella speranza che nessuno facesse luce sulla faccenda. Invece la minoranza rimane fedele al proprio compito di controllo e contributo in aula consiliare. Il dibattito in aula ha evidenziato le difficoltà di una maggioranza spaccata e confusa, costretta a chiedere una sospensione dei lavori d’aula, per la prima volta in questa consiliatura, per approfondire il tema”.
“Alla ripresa dei lavori – continuano -, di fronte alla disponibilità della minoranza di accogliere la richiesta del sindaco di attendere per ottenere elementi certi circa la natura delle dimissioni di Di Campli e di rinviare la votazione sulla mozione che ribadiva il rispetto del regolamento sulle nomine e dunque di provvedere, entro 30 giorni dalle dimissioni, alla designazione di un altro membro nel cda, la maggioranza in stato confusionale ha provato ad arrampicarsi sugli specchi ed ha respinto la proposta di rinvio della minoranza, bocciando sia la richiesta di rinvio che la mozione e di fatto votando contro il regolamento votato all’unanimità nel 2017 da diversi membri dell’attuale maggioranza. Un atto di inutile arroganza numerica che abbiamo respinto uscendo compatti dall’aula consiliare dopo la votazione sul punto. Questa maggioranza confusa e la Giunta Paolini sono totalmente distanti dai cittadini e dalla Città: sono rimasti soli in consiglio a regolare i loro conti della campagna elettorale delle Regionali. Lanciano non merita questo, Lanciano merita rispetto e attenzione”.
“L’opposizione, ancora una volta, ha fatto luce su una questione contraddittoria e controversa che sarebbe passata sotto traccia senza un passaggio formale in Consiglio Comunale, in cui il Sindaco si è mosso in modo confuso sostenendo, in aula, di non essere a conoscenza del verbale e dei contenuti del Cda della Fiera del 17 novembre né di aver approfondito la questione, prima del Consiglio, con lo stesso avvocato Di Campli, forse per evitare che nell’aula la questione diventasse ancora più esplosiva per i fragili equilibri interni. Di fronte al servizio reso all’aula ed a tutti i consiglieri ed in attesa di ulteriori elementi formalmente noti, ci saremmo aspettati un atteggiamento diverso, invece un pezzo di maggioranza ha voluto imporre una linea muscolare che mette ancora più a nudo la crisi di una coalizione in cui addirittura prosegue la richiesta di dimissioni di alcuni contro altri, ufficializzata anche in aula consiliare nella serata di ieri”, conclude Marongiu.
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