L’AQUILA: “ANAN, ALI, MANSOUR LIBERI”, LUNEDI’ SIT-IN COMITATO PALESTINA DAVANTI AL TRIBUNALE

7 Settembre 2024 18:52

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – “Rinnoviamo l’invito a tutte le persone e organizzazioni solidali con la causa palestinese ad essere presenti e fare pressioni affinché questa ingiusta detenzione dei nostri concittadini venga annullata”.





È l’appello rivolto dal Comitato Palestina che ha organizzato, per lunedì 9 settembre, a mezzogiorno, una manifestazione davanti al Tribunale dell’Aquila per esprimere “la nostra totale solidarietà e vicinanza ai tre ragazzi palestinesi arrestati a L’Aquila – e deportati in 3 località diverse italiane – su pressioni del governo di Israele con le solite accuse di essere ‘terroristi’ e con relativa richiesta di estradizione”.

“A luglio – viene spiegato – la Cassazione aveva deciso di annullare la richiesta del mandato di cattura per due di loro, Ali Irar e Mansour Doghmosh, rinviando l’ultima decisione per la loro scarcerazione al Tribunale del Riesame dell’Aquila, che però nell’udienza di riesame, tenutasi giovedì scorso, ha rinviato la sentenza perchè non è stata data la possibilità ad Ali e Mansour di essere presenti e assistere, sia pur in video-conferenza, al loro processo. Per cui la Corte ha dovuto prendere atto, pena la nullità, delle richieste della difesa e ha rinviato il Riesame a lunedì 9, in cui il Tribunale si pronuncerà in merito alla scarcerazione di Ali Irar e Mansour Doghmosh”.

“Sono 6 mesi che Ali e Mansour si trovano imprigionati con accuse palesemente inventate da uno Stato, quello di Israele, in guerra contro la Palestina e pluri-sanzionato dall’Onu.  Ribadiamo poi ancora una volta che alla luce degli ultimi sviluppi della guerra di aggressione di Israele verso la Cisgiordania – da cui provengono Anan, Ali e Mansour – chiediamo che venga riconosciuta loro la protezione internazionale e che venga applicato il diritto umanitario.  Sappiamo tutti infatti che è in atto da quasi 1 anno una politica di sterminio di massa contro la popolazione arabo-palestinese di Gaza che sta diventando a tutti gli effetti un vero e proprio genocidio. Ma è da decenni che lo Stato di Israele tiene sotto occupazione militare quasi tutti i territori abitati dai palestinesi e sono proprio il diritto internazionale e l’Onu a riconoscere il diritto alla Resistenza dei popoli oppressi e sotto occupazione”.





“Quindi le accuse di terrorismo le rinviamo al mittente e chiediamo l’immediata liberazione di Alì e Mansour da parte del Tribunale del Riesame dell’Aquila. Chiediamo altresì la liberazione di Anan Yaeesh e la rottura di ogni rapporto diplomatico, economico e militare con lo Stato genocida di Israele da parte dell’Italia. Diritto alla vita e alla libertà per Alì, Mansour, Anan e tutto il popolo palestinese sotto costante attacco militare da parte dello Stato di Israele!”, conclude la nota.

 

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