SISMA 2009, L’AQUILA RICORDA 309 VITTIME: “DA QUI PARTA MESSAGGIO, MAI PIU’ TRAGEDIE”, LA DIRETTA

5 Aprile 2022 19:16

L'Aquila - Terremoto e Ricostruzione

L’AQUILA – Dopo due edizioni in cui la città non ha potuto vivere l’anniversario del terremoto in maniera collettiva, migliaia di fiaccole tornano ad attraversare via XX Settembre, una delle strade più colpite dal sisma che, tredici anni fa, nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2000 distrusse L’Aquila e i comuni circostanti.

In corteo anche bandiere della pace e bandiere dell’Ucraina, a suggerire un appello per la fine della guerra.

Una sfilata silenziosa che non ha avuto luogo nel 2020 e nel 2021, a causa delle restrizioni della pandemia Covid che hanno lasciato spazio solo a dei rituali nel centro storico. Ritrovo fissato nell’area antistante il tribunale, poi la marcia verso l’ex Casa dello Studente alla volta del Parco della Memoria a piazzale Paoli.

Lungo il percorso sono stati dispiegati 80 volontari per distribuire le fiaccole e garantire la sicurezza, anche grazie alla presenza di 3 ambulanze di 16 addetti all’emergenza sanitaria.

In testa al corteo, come ogni anno, una delegazione dei familiari delle vittime, seguita dagli stendardi degli enti locali.

“Una luce dall’Aquila per non dimenticare. Questa sera abbracciamo le donne e gli uomini feriti, le terre lacerate. E accendiamo insieme la speranza”.

Le parole del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, mentre da piazza Duomo si alza il fascio di luce che raggiunge il cielo alla vigilia del giorno della memoria, del 6 aprile 2022.

Valeria Kononenko, atleta 31enne affiancata dal 20enne Denys Khotulov, scelti tra i ciclisti della nazionale ucraina ospiti del capoluogo abruzzese da quasi un mese, hanno acceso il braciere nel Parco della Memoria.

Un gesto di solidarietà in omaggio a una comunità colpita dalla guerra.

La delegazione degli atleti ucraini, rimasta bloccata in Turchia dopo l’inizio del conflitto, è ospite del progetto Case di Roio, uno dei quartieri antisismici costruiti proprio per ospitare le famiglie sfollate del sisma. Accanto agli atleti, una bandiera ucraina.

La fiaccolata, a cui hanno partecipato 2-3mila persone, ha raggiunto piazzale Paoli per dare il via alla cerimonia in ricordo del sisma, partendo proprio dall’accensione del braciere e, a seguire, la lettura di tutti i nomi delle vittime.

Alle 24, nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, in Piazza Duomo – lì dove è stato acceso un alto fascio di luce, è prevista una Messa officiata dall’arcivescovo metropolita della città dell’Aquila, cardinale Giuseppe Petrocchi, cui seguirà una veglia di preghiera a cura dell’arcidiocesi.

Alle 3:32 sono previsti i 309 rintocchi, uno per ognuna delle vittime.





Tutti insieme, aquilani, italiani, ucraini, con una fiaccola in mano e il fiore del ricordo al petto, nel segno dell’accoglienza, quella ricevuta e quella donata. Tra i tanti striscioni, spicca quello degli ultras della squadra di calcio del capoluogo: “6 aprile mai possiamo cambiare il corso della storia ma abbiamo il dovere di costruire la memoria”.

La notte tra il 5 e il 6 aprile, il tunnel di collegamento tra il terminal “Lorenzo Natali” e piazza Duomo, resterà aperto dalle 19 per tutto il tempo necessario, con la contestuale apertura di tutti i piani di sosta del terminal, apposito presidio della struttura e del tunnel con controllo dei parcheggi grazie all’impiego del personale operaio comunale.

Dalle 19 di martedì 5 aprile fino all’una di mercoledì saranno chiuse al transito veicolare via XX Settembre, via Crispi, via Delfico, viale Corridoni, via Generale Rossi, piazzale Paoli, via de Bartholomaeis, con divieto di sosta e rimozione forzata già a partire dalle ore 17 e dalle 19 anche in via Fontesecco (lato destro in direzione via XX Settembre). Su piazza Duomo è previsto il divieto di transito e di sosta dalle 19 di martedì alle 4 di mercoledì con rimozione forzata.

Il 6 aprile è stato proclamato il lutto cittadino per l’intera giornata con l’esposizione a mezz’asta e listate a lutto delle bandiere esposte sugli edifici pubblici presenti sul territorio comunale. È fatto divieto di attività ludiche e ricreative e di ogni altro comportamento che contrasti con il carattere luttuoso della ricorrenza o con il decoro urbano.

Tutti i cittadini e le organizzazioni sociali, culturali e produttive, nonché le Pubbliche Amministrazioni sono state invitate a prendere parte, pur nel rispetto della normativa vigente anti Covid-19, alle iniziative promosse in commemorazione del sisma, nonché ad esprimere in forme autonome la partecipazione al ricordo delle vittime, anche illuminando, nella notte fra il 5 e il 6 aprile, i balconi o le finestre degli edifici.

A tal proposito il Comune dell’Aquila e il Comitato Familiari delle Vittime hanno lanciato un appello ad Anci nazionale e ad Anci Abruzzo affinché i sindaci e gli Italiani, nella notte tra il 5 e il 6 aprile, accendano nei loro Comuni e alle loro finestre, una luce di speranza, una candela o il cellulare, partecipando così idealmente all’anniversario e ricordando anche le vittime del Covid e di tutte le guerre.

Gli esercizi commerciali, le imprese, le attività artigianali e le altre organizzazioni pubbliche e private, con esclusione dei servizi indispensabili ed obbligatori, sono invitate a sospendere l’attività lavorativa la mattina del 6 aprile 2022 fino alle ore 11:00.

Il 6 aprile alle 10:30 è previsto un momento di raccoglimento davanti la Casa dello Studente e, a partire dalle 11, si svolgerà al Parco della Memoria l’iniziativa “Open mic” promossa dal Comitato dei Familiari: un momento di riflessione aperto a tutti i cittadini che potranno intervenire con un loro pensiero. Al termine sarà piantumato un albero come simbolo di vita e di speranza.

BIONDI: “DOPO LA MORTE E IL DOLORE C’E’ LA RINASCITA”

Per il primo cittadino, Pierluigi Biondi: “Alla luce dell’ emergenza pandemica e della drammatica guerra che divampa in  queste ore in Ucraina, il messaggio che può partire dall’Aquila, è che dopo la morte c’è la rigenerazione, c’è la vita, ci sono le comunità che dopo la sofferenza, trovano la forza di risollevarsi e di ripartire”.

“Abbiamo ospitato con gioia i primi 25 profughi abbiamo disponibilità di alloggi per altri 50. Questi ragazzi oramai stanno vivendo la città, si stanno ambientando,  e raccolgono anche una solidarietà molto alta – sottolinea il sindaco -. E’ importante  che siano loro ad accendere il braciere, è un modo per far sentire il grido che arriva dall’Aquila, a favore della pace e contro tutte le guerre”.

PEZZOPANE: “ABBIAMO PAGATO UN PREZZO ALTISSIMO, OGGI MESSAGGIO DI SPERANZA”

Il messaggio di questa commemorazione è la resistenza del popolo aquilano e la speranza di questa comunità che nonostante le sofferenze nonostante la fatica è sempre pronta nel ricordo, nella memoria e anche nel costruire una prospettiva. Abbiamo pagato un prezzo altissimo, nessuno dovrà più pagarlo”.

Sono le parole della deputata Pd Stefania Pezzopane, candidata a sindaco alle prossime elezioni amministrative in programma all’Aquila, che questa sera partecipa alla fiaccolata e alle commemorazioni per il 13esimo anniversario del terremoto del 2009.

“In questi anni – spiega ad AbruzzoWeb – abbiamo fatto molte cose importanti utili, e soprattutto abbiamo mandato un messaggio forte al Paese, che è il messaggio della prevenzione sismica e di alcune misure nazionali che nascono proprio da quello che qui abbiamo pensato, ragionato e proposto ovvero, ad esempio, il codice della ricostruzione, che finalmente è in parlamento; il sismabonus un’azione nazionale per mettere in sicurezza e le abitazioni,;e ancora il ragionamento sulle assicurazioni sismica delle abitazioni e il fascicolo del fabbricato che finalmente si sta mettendo in cantiere”.





“Insomma, una serie di iniziative che erano necessarie con un ritardo di oltre 30 anni. Noi abbiamo pagato un prezzo amarissimo come lo hanno pagato altre popolazioni, penso al terremoto del 2016 ad Amatrice, e nessuno deve più pagare il prezzo alla superficialità, all’incapacità alla mancanza di visione e previsione”.

DI BENEDETTO: “TENERE VIVO INSEGNAMENTO DELLA SICUREZZA, GUARDARE AL FUTURO”

“Il ricordo del sisma del 6 aprile 2009 cade in un momento particolare per il nostro Paese e anche per il mondo. Oggi il raccoglimento va all’assenza non più recuperabile delle persone che sono venute a mancare quella notte”.

Così il consigliere regionale Americo Di Benedetto, candidato alle prossime elezioni amministrative dell’Aquila: “Insegnamento che dobbiamo tenere vivo è quello della sicurezza sismica, della qualità delle relazioni, sul profilo dell’educazione che non deve mai mancare, nella dialettica politica e in generale tra le persone. Il messaggio è quello di non perdere mai la speranza, di guardare al futuro con ottimismo nonostante tutto”.

LEGNINI: “INDELEBILI RICORDI DELLA TRAGEDIA, DA PNRR SPINTA PER RIGENERAZIONE”

“Tredici anni fa la vita di decine di migliaia di persone, in pochi secondi, cambiò radicalmente a causa del terribile terremoto che colpì L’Aquila e molti altri centri dell’Abruzzo provocando 309 vittime. I ricordi di quella tragedia sono indelebili e ci accompagnano anche questa sera nella fiaccolata della memoria che torna a svolgersi dopo due anni”.

Lo ricorda Giovanni Legnini, commissario alla ricostruzione, aggiungendo che “molta strada è stata percorsa per la ricostruzione grazie all’impegno di tanti, a partire da quello dei cittadini che hanno sofferto e combattuto”.

“Oggi è possibile, dopo il susseguirsi delle emergenze postsisma e pandemica, dare ulteriore impulso, oltre che alla ricostruzione, anche al processo di rigenerazione e rilancio economico e sociale. Ciò sarà possibile grazie ai programmi del fondo complementare al Pnrr che accomunano L’Aquila e gli altri comuni abruzzesi a tutti i territori dell’Appenino centrale colpiti dai terremoti, con un lavoro sinergico tra le governance dei due crateri dei terremoti del 2009 e 2016”.

VITTORINI: “DA QUI DEVE PARTIRE UN MESSAGGIO FORTE, MAI PIU’ TRAGEDIE”

Nel corso della fiaccolata, nella tappa davanti la casa dello studente, ha preso la parola a rompere il silenzio Vincenzo Vittorini, che la notte del 6 aprile 2009 ha perso la moglie Claudia e la figlia Fabrizia.

“Da L’Aquila deve partire oggi un messaggio forte. La memoria viva affinché tutte le tragedie che costellano questa Paese bellissimo ma fragile, non debbano più ripetersi. Questa sera qui ci sono in presenza e idealmente tutti i rappresentanti delle tragedie italiane, come San Giuliano di Puglia, Genova, Viareggio, il Vajont. Ebbene, bisogna arrivare prima, occorre finalmente imporre, affermare, una cultura della prevenzione. Questo dobbiamo gridare forte qui a L’Aquila. E il ricordo quest’anno va anche alla cara Antonietta Centofanti, che non è più tra noi, che in tutti questi anni si è battuta con noi, e continuerà a farlo, attraverso noi”.

SOSPIRI: “MAI SPEGNERE ATTENZIONE SU RICOSTRUZIONE MATERIALE E CIVILE”

“Questa commemorazione cade in una fase molto difficile, pensiamo la guerra in Ucraina, esplosa dentro una emergenza pandemica già difficilissima”.

Così il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, nel corso della fiaccolata per il 13esimo anniversario del terremoto dell’Aquila.

“Oggi siamo qui per una celebrazione in memoria delle vittime del sisma e anche per non far spegnere neanche per un minuto, come non è del resto avvenuto in questi 13 anni, l’attenzione su tutte le fasi di ricostruzione economica, materiale e anche civile dell’area colpita dal sisma del 2009 e della città dell’Aquila”.

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