L’AQUILA: BIMBA INVESTITA DAVANTI ALL’ASILO, CHIESTI 400MILA EURO DI DANNI

7 Novembre 2024 10:15

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – Una richiesta di danni per 400mila euro è stata avanzata dai familiari di una bambina che fu investita da una macchina davanti all’asilo Primo maggio in via Salaria antica Est all’Aquila. In quel funesto giorno, il 18 maggio del 2022, perse la vita Tommaso D’Agostino  di 4 anni mentre altri 5 piccoli  rimasero feriti e la bambina fu quella che ebbe i danni fisici e psichici maggiori. La bambina, come riporta il Messaggero, rimase ricoverata a lungo al Gemelli di Romaper delle fratture e ancora oggi paga le conseguenze di quell’incidente.

L’udienza preliminare sul filone principale penale, invece, è stata rinviata di ufficio al 3 febbraio 2025 visto l’annunciato sciopero degli avvocati.





Sotto accusa ci sono  la 39enne bulgara Zhorova Radostina Balabanova che era alla guida della macchina: sarebbe nei guai per aver parcheggiato l’auto, una Passat, senza mettere il freno a mano e, scesa dal veicolo per riprendere da scuola i due figli gemelli, ha lasciato solo a bordo il terzo figlio di 11 anni (non imputabile); costui, secondo la Procura avrebbe  manovrato la leva del cambio facendo muovere in discesa la macchina che poi ha ucciso il bimbo di 4 anni e ha ferito altri piccoli che erano a giocare con lui. Secondo i periti la macchina stava marciando a 27 chilometri orari.

Rischiano il processo Monia Lai, aquilana di 48 anni, dirigente scolastica della struttura per l’Infanzia; Bruno Martini, aquilano di 60 anni, responsabile del servizio prevenzione dell’istituto comprensivo Mazzini di cui fa parte la scuola dell’infanzia di Pile, e Antonello Giampaolini, anche lui aquilano di 60 anni, responsabile del settore edilizia scolastica del Comune dell’Aquila e direttore dei lavori nell’appalto del complesso scolastico. Costoro seguiranno, invece, il rito ordinario.

Tutti sarebbero accusati in concorso, pur nella differenza dei loro ruoli, di omicidio stradale  avendo omesso, con accuse tutte da provare, una valutazione dei rischi e ignorando misure di  prevenzione, non disponendo una segnaletica con  divieti di circolazione o una rete di recinzione robusta o un muretto che resistessero a quel tipo di impatto. L’immobile della scuola dell’infanzia di Pile (istituto comprensivo Mazzini), è stato chiuso: è risalente a prima degli anni ’80 ed è di proprietà del Comune dell’Aquila.





Anche i familiari di Tommaso, come è noto, hanno avanzato da mesi una richiesta di 2 milioni di danni nel procedimendo civile che li riguarda.

 

 

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