L’AQUILA: BIMBO TRAVOLTO E UCCISO DAVANTI ALL’ASILO,
CONDANNATA A DUE ANNI

GLI ALTRI TRE IMPUTATI, SEMPRE ACCUSATI DI OMICIDIO STRADALE, SONO STATI RINVIATI A GIUDIZIO E COMPARIRANNO IN TRIBUNALE IL 9 APRILE

di Gianpiero Giancarli

5 Febbraio 2025 13:19

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – Una condanna a 2 anni, con i benefici di legge, per la donna alla guida dell’auto che, dopo essersi sfrenata, ha travolto e ucciso il piccolo Tommaso D’Agostino davanti alla scuola di Pile, alla periferia dell’Aquila e rinvio a giudizio per gli altri 3 imputati.

Queste le decisioni del giudice per le udienze preliminari del tribunale dell’Aquila Guendalina Buccella per il grave fatto di cronaca, avvenuto il 18 maggio del 2022, una tragedia che ha sconvolto gli aquilani e anche la comunità nazionale. L’accusa è di omicidio stradale per tutti a seconda delle loro responsabilità e i diversi ruoli.





Radostina Zhorova Balabanova, bulgara di 39 anni, che era alla guida della macchina parcheggiata all’inizio della discesa che conduceva alla scuola per andare a riprendere il figlio, ha patteggiato 2 anni mentre sono stati rinviati a giudizio la dirigente scolastica Monia Lai, aquilana, 48 anni, Bruno Martini, aquilano, 60 anni, responsabile del servizio prevenzione dell’istituto comprensivo Mazzini di cui fa parte la scuola dell’infanzia, e Antonello Giampaolini, 60 anni, responsabile del settore edilizia scolastica del Comune dell’Aquila e direttore dei lavori nell’appalto in quel complesso scolastico: compariranno davanti in tribunale per il processo il prossimo 9 aprile.

Nell’incidente sono rimasti feriti quattro bambini, alcuni in maniera piuttosto grave, e molti sono rimasti sotto shock e assistiti dagli psicologi.

Secondo l’accusa nei confronti di Balabanova che ha richiesto ed ottenuto il patteggiamento a due anni di reclusione, la donna parcheggiando la sua macchina in un’area esterna in discesa adibita a giochi, avrebbe fermato il mezzo uscendo senza azionare il freno di stazionamento e lasciando a bordo il figlio di 11 anni. Stando anche alla ricostruzione dei periti nominati dalla procura, il ragazzino, mentre la mamma andava a riprendere il figlio più piccolo, avrebbe mosso la leva del cambio causando il movimento del veicolo che ha investito il bambino e alcuni suoi amici che giocavano nel cortile in un uno spazio delimitati da una rete non ancorata correttamente a terra e quindi non a norma.

Il dirigente scolastico è accusata di avere omesso l’inidoneità del documento di valutazione dei rischi redatto da Martini non prendendo gli opportuni provvedimenti: secondo il pm, il documento di Martini, neanche sottoscritto da Lai, “era in aperta violazione dei contenuti prescritti dalla  legge. Era generico e standardizzato con indicazioni di attività e rischi  addirittura non attinenti alla scuola Primo Maggio e non conteneva  alcuna indicazione sulla gestione degli spazi esterni su cui insisteva la strada e elevata pendenza”.





Sempre a Lai sono contestate violazioni di regole di comune diligenza essendo pur presente sui luoghi e pur assistendo al parcheggio indiscriminato di auto sulla strada in pendenza. Sarebbe stata quindi consapevole, per l’accusa, del fatto che l’area era protetta da una semplice recinzione e un cancelletto progettato solo per impedire l’uscita dei bambini.

A Martini viene contestata la omissione della valutazione dei rischi e la mancata individuazione delle misure di prevenzione “con negligenza imprudenza e imperizia”.

Giampaolini è accusato di aver fatto installare una recinzione inidonea alla condizione di spazio limitrofo a luogo di transito valutando solo la necessità di contenimento e non quella di eliminare il rischio di investimento pur consapevole dei rischio elevato.

Gli imputati sono assistiti dagli avvocati Mauro Ceci, Massimo Carosi, Antonella Pellegrini, Luisa Leopardi mentre Balabanova è stata difesa dall’avvocato Francesco Valentini.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©
  1. L’AQUILA: BIMBO TRAVOLTO E UCCISO DAVANTI ALL’ASILO,
    CONDANNATA A DUE ANNI
    L'AQUILA - Una condanna a 2 anni, con i benefici di legge, per la donna alla guida dell’auto che, dopo essersi sfrenata, ha travolto e ucciso il pic...


Ti potrebbe interessare:

ARTICOLI PIÙ VISTI: