L’AQUILA, CABINA TELECOM BLOCCA RICOSTRUZIONE AGGREGATO: “ARROGANZA E DISUMANA BUROCRAZIA”

22 Maggio 2021 16:06

L'Aquila - Gallerie Fotografiche, Terremoto e Ricostruzione

L’AQUILA – Una vecchia cabina telefonica sta bloccando da anni la ricostruzione di un grande aggregato dove risiedevano persone che vorrebbero tornare nelle loro case e vorrebbero riappropriarsi dello loro vita “dopo 12 anni di confino per sfollati”.

“È questa la cronaca dell’insensibilità di un gigante della comunicazione verso il disagio di alcune famiglie sfollate dopo il sisma del 2009 a L’Aquila”, a raccontarla, in una nota, è il Consorzio Madonna di Roio 278.





“La triste disavventura, che mostra in maniera plastica l’arroganza del colosso e della sua indifferente e disumana burocrazia persino di fronte ad un sisma, riguarda il Consorzio Madonna di Roio 278 ed è relativa ad un sito da ricostruire a Roio Poggio, una delle frazioni che sconta i maggiori ritardi della ricostruzione”.

“Gli inquilini del consorzio – viene spiegato -, pur avendo presentato il progetto nei tempi e aver superato correttamente tutti gli step della filiera autorizzativa per ottenere il contributo per la ricostruzione, si sono dovuti fermare davanti ad una piccola ma burocraticamente ingombrante cabina di Telecom, ubicata in un vano dello stabile, in virtù di un contratto antecedente il sisma. Questa presenza impedisce l’inizio dei lavori di demolizione del fabbricato, semplicemente perché Telecom non risponde ai numerosi solleciti a lasciare l’immobile, inviati anche per vie legali, a spese di privati cittadini sin dal settembre del 2017”.

“Né sono riusciti a rompere il silenzio gli accorati solleciti, tentati con ogni mezzo dalle vittime di questa snervante vicenda – viene evidenziato – L’unico riscontro formale da parte di Telecom consiste in una richiesta ufficiale di sospensiva dei lavori sull’aggregato, già scaduta nel luglio dello scorso anno. Tale data era stata indicata dalla stessa società telefonica quale periodo previsto per il fine lavori relativo allo spostamento della cabina in questione e a carico di Telecom. Ma da allora, nessuno si è visto e la cabina è ancora lì”.





Il Consorzio intanto è da tempo in possesso del contributo per la ricostruzione, “con una parte già accreditata sul conto corrente in data 3 maggio 2019 e con contratto stipulato con le ditte affidatarie per la ricostruzione in data 24 luglio 2019. Ad oggi, però, la demolizione non può iniziare e si corre il serio rischio che il contributo sia revocato per scadenza dei termini contrattuali”.

“Una beffa – chiosa – pari al danno a cui per ora nessuno è stato in grado di indicare un rimedio e che coinvolge anche persone anziane fortemente frustrate da tale kafkiana e odiosa ingiustizia”.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: