L’AQUILA, CARO BOLLETTE: 150MILA EURO IN TRE MESI. GALLUCCI: “SERVONO MUTUI CON GARANZIA STATO”

MAXI STANGATA, COSTI TRIPLICATI; ENNESIMO GRIDO D'ALLARME, IMPRENDITORE LANCIA LA PROPOSTA: "STATO INTERCEDA CON BANCHE, SOLO CON PIANO RATEIZZAZIONI SI PUO' EVITARE CATASTROFE"

1 Ottobre 2022 08:10

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – Costi triplicati con bollette, negli ultimi tre mesi, arrivate a 150mila euro, contro i circa 50 pagati prima della maxi stangata.





Anche all’Aquila il caro energia rischia di mettere in ginocchio storiche attività che hanno resistito a tante difficoltà nel corso degli anni, come il supermercato Gallucci di Raffaele Gallucci, nel noto centro commerciale nei pressi dell’ospedale “San Salvatore”, che ha ricevuto di recente l’ultima batosta.

Solo l’ennesimo grido d’allarme di chi, pur tra mille difficoltà, prova a restare a galla. Così, mentre nel Paese la situazione è sempre più drammatica, e in città diverse aziende stanno valutando il lockdown energetico, Gallucci lancia una proposta.





“Tutti, imprese e cittadini, siamo in affanno. Da piccolo imprenditore, con umiltà, ho pensato ad una possibile soluzione: bisogna ripartire dai consumi di aprile, consentendo di pagare le bollette con un mutuo. Lo Stato potrebbe stipulare un mega mutuo con il sistema bancario e fare da garante per i pagamenti delle differenze. Con un mutuo a 1-20 anni che dà la possibilità a cittadini e imprese di respirare e poter pagare con una rateizzazione che per molti può essere gestita. Solo lo Stato potrebbe attuare questa grande operazione, perché ai singoli le banche non darebbero credito”.

“In questo modo si eviterebbe un autentico tracollo economico, che del resto è annunciato da dati e stime: fino ad oggi il caro bollette ha causato 900mila licenziamenti e si stima che si possa arrivare a cinque milioni. Se consideriamo per ogni disoccupato lo Stato spende 30-34mila euro per la cassa integrazione in vigore per due anni, dovranno essere sborsati 60mila euro per 5 milioni di persone. Con il rimedio che suggerisco, lo Stato pagherebbe solo gli interessi. E per noi ci sarebbe una rata gestibile. Si continuerebbe ad incassare con le tasse, le bollette e gli atri tributi. L’esito non sarebbe così catastrofico, come si annuncia ora”, conclude.

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