L’AQUILA: CASO “INCOMPATIBILITA'” TURSINI, ASL ANNULLA ASSUNZIONE ASSESSORE

L’AQUILA – Si chiude il caso esploso sulla possibile incompatibilità di Manuela Tursini, dopo la nomina dell’assessore al Sociale al Comune dell’Aquila a dirigente amministrativo della Asl: con una delibera dello scorso 31 gennaio, infatti, l’azienda sanitaria ha deciso di sollevarla dall’incarico.

Una vicenda che poggia su un intreccio politico, con contrasti nel centrodestra, che potrebbe riservare altri colpi di scena.

Tursini avrebbe voluto mettersi in aspettativa ma l’Asl  ha respinto questa richiesta sulla scorta di un parere del Consiglio di Stato per il quale l’obbligo di collocamento in aspettativa del dipendente pubblico per cariche elettive si rivela, ed è questo il punto, “poco appropriata nell’ipotesi in cui il dipendente sia chiamato a ricoprire una carica non elettiva”, come in questo caso visto che è stata nominata assessore e non eletta.

Tenuto conto, si legge nella delibera firmata dal direttore generale, Ferdinando Romano, “dell’acclarata incompatibilità tra l’incarico dirigenziale ed una carica politica in un ente locale con popolazione superiore ai 15mila abitanti”, “l’interessato è tenuto a optare tra i due incarichi” e “se l’opzione non viene effettuata entro il termine perentorio assegnato, l’amministrazione dichiara la decadenza dell’incarico dirigenziale e la risoluzione del relativo contratto”.

La delibera era stata approvata lo scorso 19 luglio dal direttore Romano, senza un concorso ad hoc attingendo per le vie brevi, formalmente nel pieno rispetto delle norme e con un percorso e una procedura legittimo e trasparente, da graduatorie ancora aperte relative a concorsi indetti dal Comune e dal Consiglio regionale.

Nei giorni scorsi, il presidente della Commissione Vigilanza, Sandro Mariani, del Pd, ha inoltrato e un accesso agli atti alla Asl 1 Avezzano, L’Aquila, Sulmona “per fare chiarezza sulle modalità di assunzione in via d’urgenza della neo dirigente Manuela Tursini e sulla sua possibile incompatibilità con l’incarico attuale. Tursini, infatti, ricopre anche il ruolo di assessore alle Politiche Sociali del Comune dell’Aquila e ha richiesto subito l’aspettativa alla suddetta Asl, che però non è stata ancora concessa poiché non prevista come automatismo”.

“Questo scenario – ha sottolineato Mariani – potrebbe infatti configurare un’incompatibilità non solo con quanto stabilito dalla ‘Legge Severino’, che disciplina in modo preciso tali situazioni, ma anche con la sua funzione all’interno dell’ente capofila d’ambito sociosanitario che è proprio il Comune dell’Aquila”.

Tursini era stata assunta insieme ad altri tre con una procedura di urgenza alla luce della necessità del piano di rientro per il debito sanitario. Sulla operazione, fatta nonostante un concorso bandito e non revocato dalla Asl  con una ottantina di aspiranti, c’è una inchiesta della Procura della Repubblica.

Sulla vicenda c’è un intreccio politico perché Tursini, nominata in quota nella lista civica L’Aquila Futura dell’assessore forzista Roberto Santangelo, passato ed eletto in Forza Italia alle elezioni regionali del marzo scorso con circa 9mila preferenze che non ha mai staccato la spina dei civici, è  poi confluita in Fi senza il placet dello stesso Santangelo.

Secondo quanto si è appreso, il potente assessore avrebbe chiesto le dimissioni di Tursini, invitata a concentrarsi sul posto di dirigente. Il passaggio a Forza Italia, in una operazione che ha visto come registi l’ex consigliere ed assessore regionale di centrodestra Giorgio De Matteis, vice segretario provinciale dell’Aquila azzurro, in disaccordo con Santangelo dopo l’alleanza elettorale, e il sindaco Pierluigi Biondi, ha salvato il posto in Giunta dell’assessore.