L'AQUILA – “Da tempo ho rappresentato il timore di un ridimensionamento della struttura regionale del settore cultura, sita a L’Aquila, in via Salaria antica est, chiedendo notizie all’assessore delegato, Mauro Febbo, che ha cercato a parole di fugare le mie preoccupazioni”.
Lo denuncia il consigliere comunale dell'Aquila, Lelio De Santis, dell'Italia dei valori.
“I miei timori, purtroppo, erano fondati ed oggi è palese ed ufficiale la spoliazione di importanti uffici regionali, previsti dallo statuto nella città capoluogo di Regione – esrodisce De Santis -: il settore cultura regionale dell’Aquila perde l’importante servizio Promozione attività culturali, l’ufficio Coordinamento delle Agenzie di promozione culturale e l’ufficio Biblioteca viene congelato, forse per mancanza di fondi e di personale! L’Assessorato alla cultura ed ai Beni culturali con sede a L’Aquila, di grande rilievo politico, uno dei pochi assegnati alla città, mantiene nella sede di via salaria antica est solo il servizio Beni culturali, e tutte le altre competenze sono assegnate ad altri uffici in altre città”.
“Per esempio, la gestione delle leggi n°46 e n°55, che finanziano le diverse attività culturali ed erogano i contributi alle associazioni – prosegue De Santis -, è assegnata all’ufficio di Avezzano, facendo venire meno il ruolo centrale e decisivo al Settore cultura e riducendo la funzione degli uffici dell’Aquila. D’altra parte, un Assessorato alla cultura, mai frequentato dal suo Assessore, è evidentemente non considerato importante sul piano istituzionale e politico dalla Giunta regionale e, quindi, potrebbe pure essere soppresso!”
Mi meraviglia, però, il silenzio del mondo della cultura aquilana ed il disinteresse della politica locale, che si agita in ogni occasione in cui c’è un rischio, vero o presunto, di perdere postazioni nel campo della sanità o dei trasporti, ma mai per l’indebolimento continuo delle strutture culturali, essenziali per mantenere e sviluppare l’identità ed il futuro di una città d’arte e di cultura! Ancora più grave è che questa spoliazione a danno dell’Aquila avvenga con la presenza autorevole di due Assessori di centrodestra nella Giunta regionale, ai quali mi rivolgo perché facciano sentire la loro voce a tutela della città dell’Aquila, non per cortesia politica, ma per rispetto delle norme statutarie!”, conclude De Santis.
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