L’AQUILA – “Capito spesso nella zona di Collemaggio e l’immagine che vedo è deprimente. C’ė l’imbarazzo della scelta nel descrivere i particolari. Il prato è in condizioni pietose, il cordolo in pietra che lo delimita sconnesso, la fontanella posta all’ inizio dell’ovale ha la griglia di scarico intasata da giorni. In più, avventurandosi nel vicino Parco del Sole, si notano pezzi di vetro (bottiglie) a volontà”.
A denunciare condizioni di degrado è un lettore aquilano che aggiunge: “Sul prato stesso ogni tipo di rifiuti, dalle mascherine usate a cartacce, buste di patatine ed altro. Un capitolo a parte merita tutto l’insediamento dell’ex ospedale Neuropsichiatrico. Intanto, alla faccia dei segnali di divieto, la strada d’accesso è sempre piena di auto e moto ma di multe o rimozione nemmeno a parlarne. Entrando, o per parcheggiare o per accedere al canile, all’ambulatorio di fisioterapia o agli uffici Asl, lo spettacolo vergognoso dei fabbricati in malora e degli alberi secolari ridotti in condizioni vergognose. Anche qui, attraverso le porte sfondate, solita visione di rifiuti di ogni genere”.
“Tutto ciò mentre ‘qualcuno’ continua, a sproposito, a parlare di città rinata, più bella e più grande che prima, come ripeteva Nerone che quanto a demenza è stato solo un precursore”, conclude.
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