L’AQUILA, DONNA RESTA STERILE: MEDICO A GIUDIZIO, DISPOSTA PERIZIA

7 Ottobre 2022 10:33

L'Aquila - Sanità

L’AQUILA – Pur avendo visitato e posto in lista di attesa per un trattamento terapeutico una paziente, avrebbe ritardato la prestazione con ripercussioni negative sulla salute della donna, che ora non può più procreare.





Questa l’accusa rivolta ad un medico aquilano per il quale la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per lesioni gravissime, nell’ambito della responsabilità sanitaria. All’udienza preliminare, come riporta Il Centro, è stata disposta la perizia medica al fine di verificare il nesso causale tra la condotta omissiva colposa e l’evento.

Secondo quanto denunciato dalla donna che si era rivolta al medico, a causa del protrarsi dell’attesa di una chiamata le sue condizioni si sarebbero aggravate tanto da spingerla a rivolgersi alle cure ospedaliere di un’Asl della Campania.





La donna, affetta da fibromi uterini, ha riferito che, dopo essersi sottoposta a una visita, verificata la fattibilità del trattamento e dopo essere stata inserita nella lista d’attesa, nonostante i ripetuti tentativi di contatto col medico, non sarebbe stata convocata per mesi e, secondo l’accusa, tale ritardo avrebbe comportato l’asportazione chirurgica dell’utero e delle ovaie in un altro ospedale, con ripercussioni negative non soltanto a livello fisico, ma anche psicologico, considerato che la donna non potrà più procreare.

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