L’AQUILA – Archiviate le elezioni regionali e quelle europee, all’Aquila si lavora, per la verità da tempo, sottotraccia e dietro le quinte in vista delle comunali del 2027, con aspiranti candidati sindaci che cominciano a guardarsi intorno, a sondare il terreno, a tessere trame e alleanze, utili per diventare i successori del sindaco, Pierluigi Biondi di Fratelli d’Italia, al suo secondo mandato e quindi non ricandidabile. E nonostante manchino oltre due anni e mezzo già si sgomita tra molti pretendenti.
I nomi che circolano sono nel centrodestra, innanzitutto per Fratelli d’Italia, il partito più grande e conflittuale, quello del vicesindaco Raffaele Daniele e del presidente della commissione Bilancio, Livio Vittorini, come pure dell’assessore regionale e presidente del consiglio comunale Roberto Santangelo, per Forza Italia, mentre nel campo del centrosinistra, il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci e Paola Inverardi, rettrice del Gran sasso science institute, ed ex rettrice dell’Università dell’Aquila. Solo per fare qualche ipotesi, visto che i pretendenti sono molti di più: ipotesi che, per carità, emergono dallo scenario attuale, che tra oltre due anni e mezzo, potrebbe essere politicamente molto differente, con conseguenze anche sulle possibili candidature.
Il sindaco in carica, questo viene dato per certo, terminato anche il secondo mandato, non correrà per un terzo, anche dovesse essere modificata la legge elettorale vigente, che per i grandi centri oggi non prevede il tris. Biondi, uomo forte di FdI, coordinatore nazionale enti locali nel partito della sua amica e sodale politica, la premier Giorgia Meloni, eletta alla Camera nel collegio L’Aquila-Teramo, viene piuttosto dato come candidato alle elezioni politiche che si terranno anch’esse nel 2027, certo di una elezione. E sta lavorando in quel senso con una strategia mirata, soprattutto rivolta all’intensificazione dei rapporti romani. Del resto, Biondi avrebbe già voluto candidarsi nelle due tornate delle politiche precedenti, ma questo avrebbe significato dover tornare alle urne a L’Aquila, con tutte le incognite del caso, e il niet è arrivato direttamente da Meloni e il partito a Roma, visto che non era certo il caso di mettere a rischio un capoluogo di regione ritenuto roccaforte e portafortuna dal momento che con la vittoria, nel 2017, è cominciata l’ irresistibile scalata di FdI al primo posto tra i partiti italiani e alla guida del governo italiano con la stessa Meloni.
L’arrivo in parlamento sarà per Biondi determinante anche per contrastare la rivalità interna del senatore, ex assessore regionale e suo ex vicesindaco Guido Liris, che ha accresciuto il suo potere e presa nel partito proprio con l’arrivo a Palazzo Madama, dove è anche capogruppo Fdi alla commissione Bilancio e relatore delle ultima legge finanziaria. Oltre che vice segretario regionale del partito.
Venendo dunque alle ipotesi di possibili candidati che già iniziano a girare, cominciamo proprio da Fratelli d’Italia, primo partito in città alle europee, come del resto in Abruzzo e nel Paese, ma secondo, dietro al Pd, alle regionali del 10 marzo scorso.
Sulla linea della continuità potrebbe essere la candidatura dell’attuale vicesindaco Raffaele Daniele, un fedelissimo del sindaco Biondi nel primo mandato ma poi passato, dopo essere stato il più votato alle elezioni comunali del giugno 2022, nella scuderia Liris. Ad evocare questa possibilità è, senza peli sulla lingua, lo stesso diretto interessato, in privato con la sua cerchia amicale e politica, e anche in più di una occasione pubblica, forte anche del grandissimo consenso ottenuto alle comunali del 2022, quando è stato il secondo più votato con 1.150 preferenze.
Certo è che però che il consenso di Daniele rischia di erodersi per le faide interne a FdI, un partito che all’Aquila è una vera polveriera, ma anche per problemi reali, essendo finito nell’occhio del ciclone ad esempio per essere stato il principale fautore delle scelte estetiche per il rifacimento del centro storico, a cominciare dalla famigerata pavimentazione bianca troppo soggetta a sporcarsi e con alti costi di manutenzione, ed anche per la questione dei pochi parcheggi che rendono la vita molto difficile alle attività commerciali intra moenia, per non parlare dei residenti.
Ci sarebbero poi le legittime ambizioni di Livio Vittorini, presidente della commissione Bilancio, figlio di Stefano Vittorini, compianto presidente del Consiglio comunale, terzo più votato alle comunali con 974 preferenze.
Sempre per Fratelli d’Italia c’è chi evoca nel segno del rinnovamento e del largo ai giovani, la candidatura dell’attuale capogruppo Leonardo Scimia, che ha già acquisito una forte esperienza amministrativa ed autorevolezza politica.
C’è poi chi addirittura assicura che dopo Biondi, ex sindaco di Villa Sant’Angelo, potrebbe lanciarsi alla conquista di palazzo Margherita un altro sindaco fuori le mura, questa volta donna: si tratta dell’avvocato Deborah Visconti, sindaco di Sant’Eusanio Forconese, presidente dell’Unione dei comuni montani, salita alla ribalta dopo il suo passaggio in Fratelli d’Italia insieme al gruppo guidato dall’ex assessore regionale Mimmo Srour, una operazione benedetta e gestita dal senatore Liris, capogruppo della commissione Bilancio, e vice coordinatore regionale del partito.
In uno scenario come questo, ci sarà tanto lavoro per il senatore Etel Sigismondi, coordinatore regionale, in grosse difficoltà per le ante faide interne tanto che da Roma su di lui si è attivata una riflessione sulla conferma della responsabilità come segretario.
Dovesse essere invece Forza Italia, a dover esprimere il candidato sindaco, ci sarebbe un nome su tutti, quello del consigliere regionale Roberto Santangelo, il più votato alle elezioni comunali del 2022 con oltre 1100 preferenze, come presidente del consiglio comunale uscente, e ora riconfermato.
Santangelo, arrivato in regione come civico di Azione politica che ha abbandonato presto, è passato recentemente a Fi pur mantenendo all’Aquila il gruppo civico L’Aquila Futura: è stato rieletto anche alle regionali del 10 marzo con 9.600 voti, primo in assoluto per gli azzurri e nominato assessore regionale al Sociale, Lavoro e Cultura. Una candidatura, già si ragiona, capace di convincere anche l’elettorato moderato in una sfida che non sarà facile perché il centrodestra dopo 10 anni rischia di arrivare usurato meno competitivo.
Sempre in ambienti di Forza Italia si vocifera che potrebbe essere la partita anche l’imprenditore Eliseo Iannini patron dell’omonima e storica impresa costruttrice, affidata ai figli: dopo essersi candidato alle Europee di giugno, non eletto ma comunque uscito a testa alta da una sfida non certo facile, ha lasciato intendere ai suoi che la politica sarebbe rimasta prioritaria nel suo orizzonte d’azione.
Per la Lega, infine, un nome su tutti: quello di Emanuele Imprudente, il vice presidente della Regione, con delega all’agricoltura, riconfermato per un secondo mandato il 10 marzo, con oltre 7mila voti, e tantissimi in città, scampato alla decimazione dei salviniani all’Emiciclo, passati da 10 consiglieri a due soltanto.
Altro nome forte e competitivo, infine, il sottosegretario di Stato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Fausta Bergamotto, che è stata ed ex assessore al comune dell’Aquila nella precedente Giunta Biondi, nonché sorella dell’ex consigliere regionale di Forza Italia, Luca Bergamotto, imprenditore e direttore di LaQtv.
E passiamo dunque al centrosinistra, per il quale l’appuntamento elettorale del 2027 rappresenta una sorta di Armageddon, dopo dieci anni di centrodestra e cocenti sconfitte, che hanno fatto seguito all’era del sindaco Massimo Cialente.
Due sono i nomi che circolano con insistenza, quello del consigliere regionale al suo secondo mandato del Partito Democratico Pierpaolo Pietrucci, che alle regionali ha preso oltre 5.800 voti, risultando l’unico eletto del centrosinistra in provincia dell’Aquila. Pietrucci, ex capo di gabinetto di Cialente, sta lavorando a questo progetto neppure a fari tanto spenti.
E c’è poi Paola Inverardi, potente rettrice della scuola di alta formazione post universitaria Gran Sasso Science institute, ed ex rettrice dell’Università dell’Aquila, che avrebbe dalla sua parte l’importante del mondo accademico, sempre più interessato alla politica e alla cosa pubblica, che rappresenta uno dei motori economici e sociali della città.
Ma ci sono anche altri nomi evocati, come quello della sindacalista Cgil vicina al Pd Rita Innocenzi, già candidata alle politiche nello stesso collegio dove è stata eletta Meloni, e poi alle regionali, dove ha preso oltre 4.200 voti, come Pietrucci, concentrati in parte significativa nella sua città.
C’è chi scommette che anche la ex deputata senatrice, assessore regionale e presidente della Provincia, Stefania Pezzopane proverà a proporsi come candidata per una rivincita rispetto alle elezioni comunali del 2022, dove è stata sconfitta da Biondi, e lo stesso potrebbe, ancora una volta accadere con l’oramai ex consigliere regionale Americo Di Benedetto, che sempre alla comunali del 2022, ha messo a segno una grande performance, arrivato davanti con la sua coalizione civica, davanti anche al centrosinistra di Pezzopane. Anche qui una proposta centrista capace di prendere voti anche dal campo avverso.
A proposito di centristi di centrosinistra, potrebbe spostarsi invece a destra Enrico Verini, consigliere comunale di Azione.
E anche qui potrebbero esserci sorprese, con proposte che attingono dalle nuove leve, come il segretario cittadino del Pd, il giornalista Nello Avellani, o l’eterno “giovane” Stefano Palumbo , che già alle elezioni del 2022 si era proposto come candidato sindaco, scalzato da Pezzopane, e rientrato nei ranghi, non senza aver prima minacciato di andar via sbattendo la porta. (ft)
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