INTERVISTA A TITOLARE ATTIVITA' FONDATA NEL 1913; SABATO INAUGURAZIONE SEDE IN CORSO VITTORIO EMANUELE II, ''FINISCE ESILIO INIZIATO DOPO TERREMOTO, ELEGANZA E BELLEZZA VALORE AGGIUNTO''

L’AQUILA: GIOIELLERIA RANIERI TORNA IN CENTRO, ‘100 ANNI DI STORIA, ANDIAMO AVANTI’

di Filippo Tronca

18 Ottobre 2019 08:00

L'Aquila - L’Aquila che riparte

L'AQUILA – “Sarà una bella sensazione, dopo anni di esilio, tornare  a riaprire la saracinesca a pochi metri da dove era il nostro negozio, in un centro storico che è stato teatro di un'attività di famiglia che ha più di cento anni”.

Parole intense, quelle di Carlo Ranieri, 64 anni, titolare della Gioielleria e Orologeria Ranieri, che vanta una storia lunga quattro generazioni, e che ‪domani 19 ottobre‬, dalle ore 17, inaugurerà, insieme ai figli Stefano e Luca, la nuova sede su ‪Corso Vittorio Emanuele II‬ 47 a L'Aquila, nei pressi di quella vecchia utilizzata fino al 2009, sotto i portici dove c'era la filiale della banca Carispaq, ora Bper. Poi è arrivato il terremoto del 6 aprile, che ha gravemente danneggiato l'intero palazzo. A seguire, destino comune a tanti aquilani, il trasferimento in periferia, in questo caso nella galleria commerciale di via Vicentini.  

La gioelleria è stata premiata come “Impresa antica della provincia di L’Aquila” nel 2013, da parte della Camera di Commercio dell’Aquila.





“In centro storico ci sono ancora disagi – osserva Carlo Ranieri – ci sono ancora molti cantieri, e pochi parcheggi, che per un'attività commerciale sono essenziali. Avrei potuto aspettare ancora un pò, ma ho deciso che occorreva muoversi lo stesso, per portare un valore aggiunto nel cuore della mia città”.

E il valore aggiunto, per Ranieri, non può che significare eleganza e raffinatezza:  quella degli  orologi Rolex, di cui è concessionario da molti anni,  e di altri prestigiosi marchi come Omega, Mont Blanc e Tag Heuer, dell'alta gioielliera di Damiani e Visconti, e delle creazioni di talentuosi artigiani.

“Sono orgoglioso di aver mantenuto la posizione in una situazione non facile, in questi anni di delocalizzazione. Il nostro è una tipologia di prodotto che si rivolge ad un target medio-alto. Non siamo mai stati legati a proposte per così dire di massa, facili, e preferiamo proporre gioielli, orologi ed accessori che si distinguono tra tanti altri”.

C'è poi, sopratutto, un secondo valore aggiunto, sotteso alla tenacia di Carlo Ranieri: la consapevolezza di aver raccolto il testimone di una delle più antiche e prestigiose attività del capoluogo.





Un'avventura umana e imprenditoriale, che è iniziata infatti nel 1913, allorché, nei pressi di palazzo Carli, aprì un laboratorio Giovanni Ranieri, valente orafo e cesellatore.Venne poi il momento di suo figlio Raffaello Ranieri, che ha gestito l'attività dal 1948 al 1980, rafforzando l’attività commerciale. I Ranieri sono diventati già dalla fine degli anni ’60 rivenditori autorizzati e centro assistenza Rolex, il primo d’Abruzzo e uno dei primi del centro Italia. 

Negli anni '80 è stata la volta di Giovanni Ranieri, che ha continuato l’attività , fino al 2004, anno in cui è venuto a mancare.

E così la gloriosa attività, dal 2004, è stata presa in mano da Carlo Ranieri, che fino a quel momento faceva l'ingegnere, e dal figlio Stefano.

“E' stata una scelta dettata dal destino, quella della mia famiglia. Mi ritengo fortunato a fare un lavoro che ha a che fare con la bellezza e l'eleganza. A tal proposito, in questa città in ricostruzione, ritengo che servirebbe più senso civico e più buona educazione. Sarò un nostalgico, ma da quello che ricordo,  sono valori e modi di essere che dopo il terremoto, si sono un pò persi”, conclude Carlo Ranieri. 

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