L’AQUILA: “I CARABINIERI E I GIOVANI”, PRESENTATO IL CALENDARIO STORICO 2025

31 Ottobre 2024 18:40

Italia - Cronaca, Gallerie Fotografiche

L’AQUILA – Un dialogo epistolare fra un maresciallo comandante di stazione, vedovo, e suo figlio, studente alle prese con le sfide del quotidiano e con il dolore, condiviso con il padre, per la scomparsa della madre. Il maresciallo utilizza come chiave di dialogo alcuni racconti del suo lavoro, parlando di alcuni episodi di servizio che toccano temi come il bullismo, le dipendenze, la salvaguardia dell’ambiente e del rispetto per l’altro, l’inclusività e la solitudine sociale.

“I Carabinieri e i giovani” è il tema del nuovo Calendario Storico 2025, presentato dal comandante provinciale dei Carabinieri dell’Aquila, colonnello Salvatore Del Campo, presso la caserma vicebrigadiere Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria Dante Giovanni Jafolla, in contemporanea con la presentazione ufficiale del comandante dell’Arma, generale Teo Luzi, avvenuta in Roma nella splendida cornice dell’Auditorium Parco della Musica, con la partecipazione del conduttore televisivo Marco Liorni.

Il calendario è stato realizzato con il contributo di celebri personaggi dello scenario artistico-letterario italiano, Marco Lodola e Maurizio de Giovanni; il primo che ha curato la veste grafica dell’opera è considerato un artista poliedrico del Nuovo Futurismo e della Pop Art italiana, mentre il secondo, scrittore partenopeo di successo, è noto per le collane de “Il Commissario Ricciardi”, “I Bastardi di Pizzofalcone”, “Mina Settembre”.

“Riesce così a superare gli ostacoli e le difficoltà ricorrenti nel rapporto comunicativo fra adulti e ragazzi con un metodo tanto astuto quanto discreto: conoscendo l’abitudine del ragazzo di sfogliare album di foto che ritraggono anche la madre scomparsa, decide di inserire dei bigliettini al suo interno, chiedendogli di toglierli se letti e, quindi, graditi”, si legge in una nota

“In questo modo, Maurizio de Giovanni riesce a romanzare il rapporto fra nuove generazioni e legalità, con un linguaggio diretto ed empatico, riassumendo l’amore paterno, i valori e la fiducia nelle giovani generazioni in una sorta di testamento morale. Le tavole, invece, raffigurano, nell’inconfondibile stile pop di Marco Lodola, carabinieri delle varie articolazioni dell’Arma e figure giovanili, nella versione cartacea delle “sculture luminose” che lo hanno reso celebre nel mondo”.

“Il calendario vuole valorizzare le nuove generazioni, bene inestimabile e investimento prezioso per il futuro del Paese, sottolineando l’impegno dell’Arma a favore dei giovani. Un legame che si rinnova ogni anno con la presenza dei carabinieri nelle scuole nell’ambito della campagna istituzionale sulla ‘cultura delle legalità’. Tali incontri ambiscono a promuovere la conoscenza delle leggi e accrescere il senso civico, costituendo “un’opportunità unica e privilegiata per sviluppare nelle giovani generazioni la sensibilità verso le tematiche sociali più avvertite, della legalità e dei temi ambientali, e arricchire la consapevolezza del proprio prezioso ruolo per la crescita sociale, economica e democratica del Paese”, questo l’importante concetto su cui si è soffermato il comandante provinciale Del Campo a margine della presentazione del calendario storico e degli altri prodotti editoriali.





 

Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri 2025

 

Prefazione del Signor Comandante Generale,

 

Gen. C.A. Teo Luzi

 

Se c’è un tempo della vita che non va mai sprecato, è quello in cui parliamo ai  giovani. Sono semi che gettiamo perché il futuro sia più bello e rigoglioso. A questo fine bisogna piantare i Valori, radici salde e rami alti che guardino al cielo.





Maurizio de Giovanni è un grande autore del nostro tempo. La sua Napoli del Commissario Ricciardi, dei Bastardi di Pizzofalcone e di Mina Settembre, romanzi divenuti serie televisive di enorme successo, è riscatto dal crimine e slancio verso una società più umana e più giusta. Non potevamo che affidare a lui un lavoro sulla legalità dedicato alle nuove generazioni, che toccasse i temi su cui si gioca la loro partita.

Ci accompagnano in questo viaggio le pregevoli illustrazioni di Marco Lodola, artista pop affermato nel mondo, esponente del Nuovo Futurismo che di recente ha “arredato” con le sue sculture luminose le facciate e le vetrine di prestigiose boutique a Roma, New York, Parigi, Singapore, e poi le Gallerie Lafayette di Doha in occasione dei mondiali di calcio nel Qatar.

È molto bella l’idea di un maresciallo che, con brevi e incisive lettere, racconta al figlio il suo lavoro e la sua anima da carabiniere. La moglie è mancata ma lui e il ragazzo sono rimasti una famiglia, “lo sono forse anche di più”. Così il padre decide di trasmettere ciò che ha appreso dalla sua esperienza, con parole semplici e tese a squarciare il velo di incomunicabilità che a volte separa i figli dai genitori. Lo fa con un amore che non si vergogna di manifestare, perché bisogna sempre dire ti voglio bene, “meglio una volta in più che una in meno”.

Ammonisce il giovane a guardarsi dalla droga, che fa diventare “vigliacchi, bugiardi, codardi, ingannevoli”. Che fa “andare via, in un inferno profondo” dal quale “non si torna più”. Lo esorta a trattare la città come se fosse casa sua, a star lontano dai “branchi”, a bandire qualunque forma di bullismo, a rispettare le donne. Gli ricorda che chi ha ragione “non ha mai bisogno di urlare”.

È un testamento morale da conservare nella vita, che farà crescere entrambi. Ma la storia di una piccola famiglia acquista, attraverso i toccanti insegnamenti di un maresciallo, una valenza universale. Esprime i sentimenti e l’impegno che ogni buon carabiniere, ogni buon cittadino deve avere verso il suo prossimo. Se tutti educhiamo i figli al rispetto dell’altro, la partita del futuro è già vinta.

All’orizzonte ci sono sfide importanti: salvaguardare il pianeta, conservare la pace, gestire al meglio l’intelligenza artificiale scongiurando i rischi per una democrazia conquistata a fatica nel corso dei secoli. In queste pagine, che spero saranno apprezzate, c’è un’idea su come affrontarle.

Ancora una volta il Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri valorizza le arti, che nel Bel Paese sono di casa, senza dimenticare il loro valore educativo. Ancora una volta è la nostra occasione per augurare a tutti i lettori un Nuovo Anno ricco di gioia e serenità.

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