L’AQUILA, INQUILINI ABUSIVI A CANSATESSA: “CASA ANCORA OCCUPATA NONOSTANTE SFRATTO”

25 Settembre 2022 08:47

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – Firmano il contratto di affitto ma, già dal mese successivo, si rifiutano di pagare.

Non è bastata l’ordinanza di sfratto del Tribunale dell’Aquila per consentire ai legittimi proprietari di riappropriarsi della casa occupata da una famiglia proveniente dalla Campania – moglie, marito e quattro figli – che si è trasferita ad aprile dello scorso anno a Cansatessa, nel capoluogo regionale.

Diversi i tentativi di sfratto esecutivo negli ultimi mesi, nessuno dei quali, ad oggi, è andato a buon fine. L’ordinanza è dello scorso settembre.





“In un paio di occasioni sono intervenute le forze dell’ordine anche per sedare gli animi, visto che di andarsene non ne vogliono sapere niente e lo hanno detto chiaramente”, spiegano i proprietari.

Ancora da chiarire perché non sia stato possibile liberare la casa: “Tra l’altro la legge sembra anche essere dalla loro parte, dal momento che hanno la ‘scusa’ dei 4 figli a carico. Anche in questo caso, non capiamo fino a che punto stiano intervenendo gli assistenti sociali”, aggiungono i proprietari, che sono seguiti da un avvocato.

La casa, circa 120 mq, è stata acquistata nel 2019, poi c’è stato il difficile periodo della pandemia: “speravamo di poter affittare casa ad una famiglia seria, ma purtroppo ci è andata subito male e i primi affittuari sono stati loro. Un’esperienza drammatica, anche perché il periodo è già complesso e noi nel frattempo continuiamo a pagare il mutuo”.





“C’è di buono che almeno le utenze sono intestate a loro, ma ovviamente le bollette non vengono pagate. L’unica cosa che avevamo intestata era l’acqua, infatti abbiamo dovuto sborsare la bellezza di 800 euro, fino a quando l’abbiamo staccata. A quel punto si sarebbero dati da fare per l’allaccio abusivo”.

La conclusione della vicenda, lamentano i proprietari, sembra ancora essere lontana: “non capiamo perché insistano a voler restare in casa nostra, perché non si rivolgano al Comune per richiedere un alloggio, visto che marito e moglie neanche lavorano. L’uomo, per quanto ne sappiamo, con un passato burrascoso, sarebbe percettore di Reddito di cittadinanza”.

Nel corso del tempo ci sarebbero state anche tensioni con i vicini di casa che avrebbero raccontato ai proprietari diversi episodi poco piacevoli. Al momento, comunque, non sarebbe stata presentata nessuna denuncia. (a.c.)

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