L’AQUILA – Indaga la Digos sull’episodio accaduto questa mattina in pieno centro storico all’Aquila, dove il Carrefour Express di Corso Vittorio Emanuele, ai Quattro Cantoni, è stato preso di mira, secondo quanto riferito, da circa 20-25 persone, che munite di striscioni macchiati di finto sangue, con vernice rossa, hanno fatto irruzione nel supermercato.
A denunciare la vicenda, confermata da diversi testimoni, Marcello De Angelis, imprenditore proprietario della storica Bottega da Marcello, che dal 2023 gestisce anche il punto vendita della nota catena di supermercati contro la quale da tempo movimenti come BDS (Boicottaggio, disinvestimento, sanzioni) hanno lanciato una mobilitazione per denunciare le complicità con il “sistema israeliano di colonialismo, occupazione e apartheid”.
Gli uomini della Digos del capoluogo regionale stanno effettuando accertamenti e verifiche per capire come siano andate le cose in particolare visionando le telecamere dell’esercizio commerciale e della videosorveglianza. Secondo quanto si è appreso, là indagini sono scattate sulla denuncia dello stesso De Angelis che nel post sottolinea anche “la reazione di due noti rappresentanti disgustosa”.
La protesta è andata in scena proprio a margine delle commemorazioni del 25 aprile, festa della liberazione.
“Inizialmente, ho provato incredulità di fronte a quanto stava accadendo e ho notato gli sguardi attoniti dei numerosi turisti presenti, in particolare quello impaurito dei tanti bambini – racconta sui social De Angelis – Ho ritenuto giusto invitare il corteo a manifestare in un luogo adeguato e non all’interno di un esercizio pubblico. Tuttavia, loro si sono bloccati, impedendo l’uscita ai clienti e bloccando l’attività.
Questo atto costituisce un’interruzione di pubblico esercizio”.
“A quel punto – aggiunge -, consapevole che tutto fosse registrato dalle numerose telecamere e dai tanti testimoni, ho invitato nuovamente tutti a uscire e ho contattato le forze dell’ordine. Purtroppo, la reazione di due noti rappresentanti locali è stata disgustosa: ci hanno accusati di essere ‘assassini’ e complici di un ‘genocidio’ che, tra l’altro, non ci è chiaro di cosa si tratti e in che modo, ci hanno lanciato contro degli oggetti non identificati. Quello che ci rattrista di più sono le offese gratuite e pesanti rivolte a me e ai miei collaboratori, che ogni giorno si impegnano al massimo per offrire un servizio alla comunità, anche durante le festività e le commemorazioni”.
“LA BOTTEGA 21 , LA BOTTEGA DA MARCELLO e il CARREFOUR EXPRESS anche in questo giorno così importante per la LIBERAZIONE dell’Italia hanno manifestato con grande orgoglio LAVORANDO!!!!!!! VERGOGNATEVI E CHIEDETE SCUSA anche a chi a differenza vostra manifesta IN MODO GIUSTO in questa giornata!! Ovviamente a tutela dei nostri dipendenti, dei nostri clienti e della nostra attività, seguiranno azioni legali”.
All’Ansa, alcuni manifestanti hanno poi dichiarato: “”Non ci sono stati da parte nostra atti di violenza, abbiamo semplicemente simulato un corteo funebre da piazza IX Martiri con sudari e bandiere in favore della Palestina e in testa un cartello con scritto ‘Stop al genocidio’. Siamo poi entrati nel Carrefour, ma ci siamo limitati a un semplice flashmob in linea con altre azioni di protesta condotte in altre parti d’Europa, come a Oslo, il tutto finalizzato a denunciare le atrocità del genocidio a Gaza”.
Ferma condanna per l’episodio da parte della politica.
“Condanniamo nel modo più assoluto quanto accaduto nel punto vendita di Carrefour gestito da Marcello De Angelis e la vergognosa l’aggressione contro i lavoratori e le lavoratrici a cui mostriamo piena solidarietà”, scrive in una nota Fulvio Angelini a nome dell’Anpi.
“Quella di oggi è stata una grande giornata di memoria e partecipazione. Tanti uomini, donne e giovani hanno riempito il centro storico della nostra città per celebrare un anniversario importante quello della Liberazione del nostro Paese dalla dittatura nazifascista.
A 80 anni da quel 25 aprile del 1945 abbiamo voluto far camminare i sogni di un futuro più giusto, di una pace fondata su solidi principi e della democrazia sulle nostre gambe”.
“L’azione violenta compiuta da un piccolissimo gruppo di estremisti, dai quali ci dissociamo apertamente, rappresenta un gesto grave e inaccettabile, che non esprime alcuna solidarietà nei confronti della sacrosanta causa palestinese, ma si riduce ad una vile provocazione che si scarica su lavoratori incolpevoli e offusca l’impegno dell’Anpi e di tutto il mondo democratico e antifascista che oggi ha pacificamente manifestato! Questa giornata non può essere sporcata da quanto avvenuto, perché la nostra posizione è ferma e inequivocabile. Il 25 aprile è una festa che merita rispetto”, conclude.
In una nota, Stefano Cappetti, coordinatore comunale di Forza Italia, scrive: “Oggi, in una giornata che dovrebbe unire nel ricordo della Liberazione, abbiamo assistito a un episodio che tradisce profondamente i valori di democrazia e pluralismo. Un gruppo di circa 20-25 individui ha fatto irruzione nel punto vendita Carrefour Express ai Quattro Cantoni, armato di striscioni e oggetti imbrattati di una sostanza simile al sangue, turbando la tranquillità dei clienti e bloccando l’attività commerciale”.
“Questo atto di intimidazione e violenza – aggiunge -, perpetrato da chi si professa paladino della libertà, ricorda tristemente le modalità dello squadrismo che la storia ci ha insegnato a condannare. È inaccettabile che, nel nome di un antifascismo distorto, si impedisca il libero esercizio di un’attività commerciale e si aggrediscano verbalmente lavoratori onesti. Questi comportamenti non solo tradiscono lo spirito della Resistenza, ma minano le fondamenta della nostra democrazia”.
“Esprimo la mia piena solidarietà ai titolari e ai collaboratori delle attività coinvolte che, anche oggi, hanno scelto di onorare il 25 aprile lavorando con dedizione e senso civico. In una giornata dedicata alla Libertà, non può esserci spazio per la violenza, l’intolleranza e l’intimidazione. Chi manifesta ha il dovere di farlo nel rispetto delle persone e delle regole democratiche”, conclude Cappetti.
Daniela Ianni, coordinatore FdI L’Aquila: “Questa mattina, proprio nel giorno in cui si celebra la Festa della Liberazione, un gruppo di manifestanti, presumibilmente appartenenti all’area della sinistra estrema, ha fatto irruzione nel punto vendita Carrefour ai Quattro Cantoni, nel cuore dell’Aquila. Con un’azione premeditata e violenta hanno bloccato l’attività commerciale, impedendo a clienti e lavoratori di esercitare liberamente i propri diritti, tra insulti, minacce e toni intimidatori”.
“Fratelli d’Italia L’Aquila – aggiunge – esprime piena solidarietà e vicinanza ai clienti che si sono ritrovati, loro malgrado, coinvolti in una situazione di grande disagio e tensione, così come al titolare del punto vendita, imprenditore aquilano che con serietà e impegno contribuisce ogni giorno alla vita economica del centro storico e alla rinascita della nostra città. È profondamente simbolico – e al tempo stesso paradossale – che proprio nel giorno dedicato alla libertà e alla democrazia si sia consumato un gesto che ne rappresenta la negazione più brutale”.
“Quando gli autoproclamati antifascisti impediscono con la forza a qualcuno di lavorare, manifestare, parlare o semplicemente esprimere un’opinione diversa, non stanno difendendo la democrazia: la stanno seppellendo. È evidente come, nel nome della lotta al fascismo, adottino metodi che al fascismo storico somigliano fin troppo. Alla fine, i veri fascisti sono spesso quelli che gridano più forte di essere antifascisti”.
“L’Aquila è una città che crede nella libertà, nel rispetto reciproco e nella legalità. Non permetteremo che venga trascinata in un clima di odio ideologico che la sinistra sta impostando, e che richiama esplicitamente al conflitto sociale che genera violenza. Continueremo a difendere con determinazione i valori della democrazia, della libertà d’impresa e del rispetto per ogni cittadino”, conclude Ianni.
Scrivono i consiglieri di centrosinistra Stefania Pezzopane, Paolo Romano, Lorenzo Rotellini, Alessandro Tomassoni, Stefano Albano, Stefano Palumbo, Simona Giannangeli: “Oggi, il centro dell’Aquila e le sue frazioni sono state attraversate da manifestazioni partecipatissime per celebrare l’80esimo anniversario della Liberazione dalla dittatura nazi-fascista. Sono stati ricordati con gratitudine le donne e gli uomini che, con il loro coraggio, hanno realizzato il sogno della democrazia, regalandoci una Costituzione che, ancora oggi, è l’architrave indispensabile del nostro vivere comune. Per questo, prendiamo le distanze da quanto accaduto nel supermercato Carrefour del centro storico, fatto oggetto di una ‘manifestazione’ autonoma e violenta che nulla aveva a che fare con le celebrazioni per l’anniversario della Liberazione, che aveva altre parole e altri obiettivi che nulla hanno a che fare con il 25 aprile e il suo portato sociale, culturale e politico”.
“Condanniamo l’aggressione messa in atto contro i lavoratori e le lavoratrici del supermercato, il titolare Marcello e tutti i clienti presenti a cui vogliamo dare la nostra piena solidarietà e vicinanza. Non consentiremo che questa giornata di memoria e partecipazione venga offuscata da quanto accaduto né che, peggio, ciò venga strumentalizzato politicamente da chi, proprio sfruttando l’eco del 25 aprile e oltremodo disturbato dall’ottima riuscita della giornata, intende ancora una volta trovare ‘sponde’ per sviarne il potente messaggio e tradirne i sani principi e valori storici. Il 25 aprile è una festa che merita onore e rispetto”, concludono.
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