VISITE E PERCORSI PER AIUTARE GIOVANI NEL MOMENTO DELLA CURA ANTITUMORALE, IL PRIMO FEBBRAIO NEL CAPOLUOGO ABRUZZESE LE 'GEMME DORMIENTI' SI PRESENTANO ALLA CITTA'

L’AQUILA: ”MAMMA DOPO UN TUMORE SI PUO”’, UNA SPERANZA PER SUPERARE LA MALATTIA

di Alessia Centi Pizzutilli

28 Gennaio 2020 08:10

L'Aquila -

L’AQUILA – Dalla sofferenza della malattia alla gioia di diventare madri, perché “il tema della preservazione della fertilità durante e dopo la cura di un tumore non può e non deve essere un tabù”.

Anche all’Aquila “sbocciano le Gemme Dormienti”, una Onlus impegnata da diversi anni nella protezione della capacità riproduttiva nelle pazienti oncologiche o affette da malattie croniche invalidanti che promuove eventi aperti al pubblico e incontri di approfondimento per medici e professionisti sulle tematiche di preservazione e oncofertilità.

La mission dell’associazione è quella di offrire un’informazione completa e un’assistenza integrata: difatti prima di affrontare le cure antitumorali, le pazienti vengono informate rispetto alle strategie disponibili atte a non compromettere la loro fertilità. Dare una speranza per le giovani donne malate di tumore in cerca di un figlio.

La Onlus è attiva a Roma ma ora arriva anche nel capoluogo abruzzese negli spazi de L’Aquila Yoyò, associazione di promozione culturale pensata per i più piccoli, che ha offerto gratuitamente i locali per visitare le pazienti aquilane.

“Le Gemme Dormienti offrono una consulenza professionale e che tiene conto di tutti i fattori soggettivi, nonché principalmente delle condizioni di salute, in modo che ciascuna donna abbia a disposizione una scelta consapevole – spiega ad AbruzzoWeb la dottoressa Martina Verini, medico Odontoiatra e socia fondatrice di L’Aquila Yoyò – per questo abbiamo deciso di offrire loro uno spazio nell’area degli studi medici”.

Il nome dell’associazione rimanda al mondo vegetale: le gemme dormienti sono primordi di nuova vita, germogli da cui possono originare foglie, rami e fiori, protetti da strutture che li rendono impermeabili e ne consentono lo sviluppo nell’anno successivo a quello della loro formazione.





Il nome è ispirato, infatti, proprio dalla botanica: come le “gemme vegetali”, anche le pazienti affette da una patologia oncologica o da altra malattia cronica invalidante, affaticate dal difficile percorso terapeutico, sono spesso inconsapevoli delle loro stesse potenzialità fisiche, intellettive, culturali. Così le “gemme dormienti” vengono protette per poter diventare madri una volta guarite.

Il presidente delle Gemme Dormienti, Mariavita Ciccarone, ginecologa presso la struttura ospedaliera pubblica San Carlo di Nancy di Roma, sarà nel capoluogo abruzzese in occasione dell’incontro organizzato per il primo febbraio, presso l’Auditorium Sericchi alle ore 16.

“Lo scopo – aggiunge Verini – è quello di far conoscere una realtà importante per la preservazione della fertilità in questi casi delicati di malattia, che è spesso un aspetto trascurato, poiché all’inizio si tende a dar spazio alla diagnosi e ad iniziare tempestivamente le cure. Gemme Dormienti è una realtà che si aggiunge alla realtà locale già esistente: l’ospedale San Salvatore”.

Come vengono aiutate le donne che devono affontare le cure per combattere un tumore, ma vorrebbero diventare mamme? 

Attraverso la Crioconservazzione degli ovociti che consiste nella raccolta degli ovociti, previa stimolazione ovarica, prima che la paziente inizi la chemioterapia. Gli ovociti così raccolti vengono congelati e potranno essere utilizzati se la paziente, guarita, avrà difficoltà al concepimento.

C’è poi la Crioconservazione del tessuto ovarico: Questo metodo, oltre a consentire future gravidanze, permette una ripresa della funzione ovarica. Consiste nell’asportazione di frammenti di tessuto ovarico, prima della chemioterapia, con un piccolo intervento chirurgico. Il tessuto potrà essere reimpiantato ad avvenuta guarigione.

Infine, Analogo del Gnhr: È un farmaco utilizzato durante le cure chemioterapiche perridurre il danno alla fertilità. Determina uno stato di riposo ovarico che rende gli ovociti meno attaccabili dai farmaci.





IL PROGRAMMA DELL’INCONTRO

L’incontro sarà moderato da Raffaella Sirena, giornalista e responsabile dell’Ufficio stampa di Gemme Dormienti.

Alle 16 è previsto il saluto delle autorità a cui seguirà l’intervento dell’avvocato Paola Di Salvatore, Responsabile del servizio di Europrogettazione della Regione Abruzzo.

L’introduzione sarà curata dalla dottoressa Grazia Fini, nutrizionista, e Martina Verini, seguirà l’intervento della ginecologa Ciccarone.

L’informatica Giovanna Tresca interverrà su “Assistenza integrata presso la nuova sede dell’Aquila” e il dottor Emanuele Cerone, psico-oncologo, parlerà del tema “Non solo pazienti”.

“Preservazione della fertilità in Abruzzo” sarà poi il titolo dell’intervento del dottor Gianluca Di Luigi, ginecologo.

L’incontro terminerà con la proiezione del corto “La viaggiatrice immobile”, opera originale di Yael Leibel che descrive attraverso una delicata metafora le stagioni della malattia e successiva rinascita

L’ingresso è libero, per informazioni è possibile contattare il numero 3386063210, o scrivere una e-mail all’indirizzo infogemmedormienti.it.

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