L’AQUILA – “Hai sempre lottato per memoria, giustizia e libertà. Grazie Antonietta, una donna come te non muore mai”.
Per l’ultimo saluto ad Antonietta Centofanti, questa mattina al Parco della Memoria, all’Aquila, in tanti hanno indossato qualcosa di rosso e si sono ritrovati in quel luogo che è insieme simbolo di memoria e lotta, quei principi incarnati da una delle protagoniste più importanti della battaglia di giustizia e verità dopo la tragedia del terremoto del 2009.
Non una cerimonia canonica ma, come annunciato qualche giorno fa dalla nipote Liliana, “un momento per stare insieme e ricordarla come lei avrebbe voluto”.
Tanti gli aquilani presenti per l’ultimo saluto all’interno del Parco della memoria, quel luogo per il quale ha fortemente combattuto che lei stessa, nell’ultima intervista rilasciata ad AbruzzoWeb alla vigilia del 12esimo anniversario del terremoto dell’Aquila, “il fondamento del cambiamento”, perché, “se non ricordiamo cosa è accaduto in passato, non possiamo migliorare il presente e il futuro”, aveva detto.
Nata a Pescina il primo aprile del 1950, è stata stroncata da un malore il 29 aprile scorso, a 71 anni. È stata trovata senza vita sul divano da un’amica.
Nella tragica notte del 6 aprile 2009 aveva perso il nipote Davide, giovane universitario tra le vittime della casa dello studente e sempre, da allora, era stata prima linea nel sostenere il processo alla commissione Grandi Rischi sulla sottovalutazione del rischio sismico da parte di esperti e scienziati nel corso dello sciame che ha preceduto la tragedia. Grande donna di cultura, si era inoltre distinta per alcune fondamentali iniziative nel campo sociale e della sicurezza.
La sua morte ha lasciato attonita e commossa la comunità aquilana e nel dolore e nella disperazione i tanti che l’avevano conosciuta.
“Voglio ricordarti così, con gli occhi felici. E pensare che lì dove sei, Antonietta, non ci sia odio, freddo, paura, meschinità e cattiveria. Voglio pensare che sei andata via senza accorgertene e senza dolore. Perché di dolore ne avevi avuto troppo”, le parole della deputata Pd Stefania Pezzopane.
“Ti abbiamo ricordata, stamattina. Ricordata, salutata, abbracciata. Eravamo tante e tanti nella Piazza della Memoria, che tu hai tanto voluto e costruito. Non sarà più come prima, ma ce la metteremo tutta ad onorare il tuo amore per la vita, il tuo ricordo, la tua memoria. Ciao Antonietta, bella ciao”.
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