L’AQUILA – “È stata ricordata il sua capacità comunicativa e creativa, assieme alla sua grande umanità che ha visto riscostruire nei suoi testi poetici la nostra storia, la nostra memoria. Si è riflettuto insieme come abbia scelto di poetare attraverso la lingua degli affetti, come spesso è definito il dialetto, che è una lingua che crea un ponte tra la gente e la sua storia e come i dialetti siano un patrimonio culturale anche per la loro importanza antropologica e identitaria”.
Se ne parla così, in una nota, dello scrittore Tonino Frattale, alla cui memoria è stato dedicato oggi, nella sede dell’Ance dell’Aquila, l’evento organizzato dall’associazione culturale “L’Aquila Incontra”. Il padrone di casa, Gianni Frattale, ha comunicato che vorrà dedicare, sostenendolo personalmente assieme alla sua famiglia, un premio per la poesia dialettale riservato ai giovani e che ogni anno celebrerà il ricordo di Tonino Frattale. Sono intervenuti, poi, Alessandra Prospero, della Daimon Edizioni; Maria Scarsella; Walter Marcone; Fabrizia Aquilio, presidente dell’associazione “L’Aquila Incontra”. L’evento è stato moderato da Claudio Robimarga.
Ha partecipato anche Franco Narducci che ha dato voce ad alcuni scritti poetici di Tonino Frattale. È stato ricordato come solamente 8 mesi fa la stessa associazione avesse dedicato un incontro proprio al poeta dialettale del quale ne ha voluto commemorare la vita. Ha partecipato alle manifestazioni della “Compagnia dei poeti”, condividendo i suoi lavori con una vasta platea di pubblico.
“Nella sua opera più impegnativa, Ju vangela aquilanu, Tonino Frattale ha reinterpretato il racconto della vita di Gesù con un linguaggio fatto di figure ed evocazioni vicine alla nostra quotidianità, che ci ha consentito di accogliere con un sorriso di complicità il mistero narrato”, prosegue la nota.
“In un Paese sempre più articolato anche dal punto di vista delle lingue la tutela del dialetto si pone proprio all’interno di una politica di difesa delle tradizioni, dei costumi, delle geografie. Il dialetto è il tessuto che esprime l’appartenenza di una comunità ad un territorio e un idioma si tutela parlandolo”.
“Ogni scena ha preso colore, accade nel nostro tempo e con l’originale linguaggio con la trasposizione nella lingua dei padri, riesce a evocare immagini, sensazioni, stati d’animo aggiuntivi rispetto alla narrazione consueta. Le emozioni, il sincero amore che Frattale ha saputo manifestare verso una terra, la nostra, e verso un testo universale lo hanno reso unico nella nostra memoria: per questo abbiamo ritenuto giusto celebrarlo insieme, rievocando il suo percorso di vita, di una vita ben spesa, in supporto degli altri e che oggi lo rende ancora vivo e presente attraverso la sua opera”, conclude la nota.
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