L’AQUILA: “NEL 2027 IN SCUOLE CENTRO I PRIMI DI 2.100 STUDENTI”, SCIMIA, “ECCO CRONOPROGRAMMA”

IL CAPOGRUPPO FDI FA IL PUNTO DELLA RICOSTRUZIONE PREVISTA E IN CORSO DEL NUOVO POLO DI COLLEMAGGIO, DELLA GIOVANNI XXIII, DELLA S. GIOVANNI BOSCO E DELLA EX ITAS IN VIALE DUCA DEGLI ABRUZZI, DELLA MAZZINI A VILLA GIOIA 

15 Febbraio 2025 08:09

Regione - Terremoto e Ricostruzione

L’AQUILA – “Il nuovo polo a Collemaggio, ben tre scuole in viale Duca degli Abruzzi, una a Villa Gioia: basta ritornelli imbarazzanti, questa amministrazione è impegnata, nei limiti del possibile, a riportare le scuole in centro storico o nelle immediate vicinanze, negli edifici che garantiscano funzionalità e sicurezza. Saranno frequentati da circa 2.100 alunni e studenti e copriranno tutto il ciclo di studi”.

A prendere di petto uno dei temi più caldi del dibattito politico a L’Aquila, contattato da AbruzzoWeb, è il capogruppo di Fratelli d’Italia Leonardo Scimia, all’indomani del consiglio comunale infuocato sulla sicurezza sismica delle scuole aquilane, a 16 anni dal terremoto.

Altro tema strettamente connesso è la mancata riapertura delle scuole che si trovavano in centro storico prima del sisma, vuoi perché, come nel caso del Liceo Classico ai Quattro Cantoni, i lavori sono ancora in corso, vuoi perché, per via di norme stringenti e scelte politiche, si è deciso di delocalizzare in periferia. Questo sarebbe uno dei motivi, se non il principale, per cui il centro storico ha oggi un numero molto basso di residenti, appena 5.000, anche considerando l’area della Villa Comunale, via XX Settembre e Villa Gioia, zone più decentrate rispetto al cuore del centro storico.





Spiega però Scimia: “Il dibattito può esserci solo dove esistono proposte reali, piuttosto che mere strumentalizzazioni. Più di una volta abbiamo invitato i consiglieri di opposizione a fare le loro proposte e a individuare edifici che abbiano i requisiti minimi per ospitare una scuola nel cuore del centro storico. Ma di siti alternativi, soprattutto dal punto di vista della sicurezza sismica, parlando di edifici storici, non ce ne sono”.

Ecco l’elenco aggiornato fornito dallo stesso capogruppo di FdI, pubblicato anche sul sito del Comune, delle scuole che riapriranno progressivamente dal 2024 al 2027, sulla base del dossier aggiornato a inizio febbraio.

Scuola dell’infanzia S. Giovanni Bosco in viale Duca degli Abruzzi, a ridosso del centro storico: i lavori, affidati a Equila Costruzioni Srl per un importo di 731.000 euro, sono in corso. Capienza prevista: 60 alunni.

Scuola primaria e dell’infanzia Giovanni XXIII, sempre su viale Duca degli Abruzzi: i lavori erano bloccati fino al 2024 per mancanza di fondi. Recentemente è stato nominato il RUP e finanziata la parte mancante grazie a una delibera Cipe di fine 2024. A dicembre i progettisti hanno inviato la bozza della nuova proposta progettuale, condivisa dal Comune dell’Aquila. La consegna della progettazione definitiva è prevista entro questo mese e la conclusione dei lavori è stimata per novembre 2027. Capienza prevista: 60 alunni della scuola dell’infanzia e 400 studenti delle scuole elementari.

Ex Itas Elena di Savoia, sempre su viale Duca degli Abruzzi: di competenza della Provincia dell’Aquila, potrebbe tornare a ospitare la scuola superiore per geometri. L’appalto per i lavori è imminente. Si stima che potrà accogliere circa 300 studenti.





Scuola media Mazzini, in via Filomusi Guelfi, quartiere di Villa Gioia: i lavori sono in corso. La demolizione è già stata effettuata e la ricostruzione è iniziata a maggio 2024. Il cronoprogramma prevede la consegna dei lavori entro maggio 2026. Sarà frequentata da 375 alunni.

Nuovo polo scolastico di Collemaggio, nell’area dell’ex ospedale psichiatrico: ospiterà circa 1.000 alunni, suddivisi in quattro sezioni della scuola primaria De Amicis (500 alunni), quattro sezioni della scuola secondaria di primo grado Carducci (280 alunni) e sei sezioni della scuola dell’infanzia San Bernardino (138 alunni). L’investimento totale è di 18,6 milioni di euro, così suddivisi: 8,4 milioni per la Carducci e 10,2 milioni per la San Bernardino e la De Amicis. Si attende il via libera della Soprintendenza, dopodiché si procederà alla gara d’appalto, una volta approvato anche il progetto esecutivo.

C’è poi il nuovo asilo nido nell’area di Collemaggio, finanziato con poco più di un milione di euro proveniente dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’aggiudicazione dei lavori è prevista entro il 28 febbraio prossimo.

“Come amministrazione crediamo concretamente nel valore del centro, non solo a parole ma con azioni concrete. I nostri programmi, che riguardano sia gli uffici che le scuole, insieme ad altri servizi essenziali, sono pubblici e consultabili da tutti. Faremo il possibile per accelerare questo processo”, conclude Scimia.

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