L’AQUILA – “Ciò che non è riuscito all’uomo è riuscito alla neve, che, con il suo peso, ha abbattuto la rete a chiusura del ponte del Raiale. Tuttavia, attenzione! Dopo quattro anni e cinque mesi, a lavori finalmente conclusi, vetri ammiccanti e fiorere comprese, il ponte non è ancora riaperto”.
Lo scrive in una nota Deborah Palmerini, segretaria Circolo PD Paganica e Frazioni dell’Aquila.
“Tutto sembra pronto da molte settimane ma non ci sono notizie riguardanti l’inaugurazione né comunicazioni ufficiali a giustificare, semmai possibile, il perdurare della chiusura, suscitando l’indignazione ed anche l’ilarità della popolazione – osserva – Una barzelletta fastidiosa che vorremmo arrivasse finalmente a conclusione per restituire finalmente l’opera, una bretella lunga soltanto dieci passi ma strategica per il decongestionamento del traffico locale. Il ponte del Raiale è inoltre l’accesso al percorso naturalistico che porta al Santuario della Madonna d’Appari, uno dei luoghi religiosi più belli d’Abruzzo che da anni si raggiunge a piedi attraverso un cantiere”.
“Il ponte – ricorda Palmerini – fu chiuso ad agosto 2018 per criticità strutturali e furono necessari oltre tre anni per iniziare la demolizione a ottobre 2021. Fatte le prime fondamenta, i lavori hanno subito uno stallo fino allo scorso luglio, quando è iniziato il posizionamento del ponte, terminato da alcuni mesi”.
“Chiediamo al sindaco Pierluigi Biondi, che di certo vorrà organizzare una bella inaugurazione partecipata dalla popolazione paganichese, i motivi di tanto ritardo e quando sarà possibile chiudere questo capitolo, dopo che se ne è parlato per quasi l’intero suo primo mandato e dopo che sono anche scaduti, lo scorso dicembre, i primi centottanta giorni della sua attuale sindacatura, entro i quali aveva promesso di restituire l’opera, come si legge nel documento del programma elettorale ‘Agenda per una città in cambiamento’, dove di cambiamenti sostanziali invece se ne vedono davvero pochi”, conclude.
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