L’AQUILA – È tornato libero nei giorni scorsi il fotografo professionista aquilano, Alessandro Luciani, 40 anni, ai domiciliari dal 12 agosto con l’accusa di abusi sessuali nei confronti di tre giovani aspiranti modelle.
Lo ha deciso il Gip dopo l’istanza di revoca della misura, presentata dall’avvocato Marco De Paulis.
Unico obbligo per Luciani, il divieto di frequentare gli stessi luoghi scelti dalle tre persone offese di cui due minorenni all’epoca dei fatti.
Tre i presunti casi di violenza sessuale finiti sotto la lente di ingrandimento del pm Marco Maria Cellini e degli agenti della Sezione fasce deboli della Squadra mobile diretta da Danilo di Laura.
Le indagini preliminari non sono ancora concluse. L’attività investigativa ha avuto origine nel mese di giugno 2022, a seguito della denuncia-querela sporta da una ragazza che lamentava di essere stata oggetto di “attenzioni particolari” da parte di un fotografo professionista durante la realizzazione di un photobook per pubblicizzare della biancheria intima.
A seguito del racconto, personale della Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile di L’Aquila, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dell’Aquila.
Altre giovani modelle hanno poi lamentato “il comportamento poco professionale e sessualmente esplicito dell’uomo”.
Ha evidenziato ieri il legale di Luciani: “il mio assistito si è sottoposto all’interrogatorio di garanzia spiegando e chiarendo le circostanze che gli sono tate contestate. Ha fornito prove documentali sulla sua estraneità e sulla veridicità di quanto denunciato. Abbiamo già dimostrato non sottraendoci ad alcuna domanda del Gip il ragionevole dubbio sui fatti denunciati”.
“Abbiamo fiducia nella giustizia e nell’accertamento della verità ma mi sento di escludere in maniera categorica che il mio assistito abbia commesso atti così infamanti che rientrano nel gravissimo reato della violenza sessuale Si tratta di un fotografo stimato e ricercato che non ha mai avuto problemi in oltre venti anni di carriera. All’esito di quanto già dimostrato, valuteremo se e quando richiedere la revoca della misura dei domiciliari”, ha aggiunto.
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