L’AQUILA, PROGETTI EDUCATIVI CONTRO DISAGIO GIOVANILE. OPPOSIZIONI: “APPROVATO DOCUMENTO VUOTO”

8 Febbraio 2023 19:59

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – Impegna la giunta “ad attivare progetti educativi, formativi e sociali sul tema della povertà educativa e del contrasto alle diseguaglianze socio economiche” l’ordine del giorno approvato questa mattina dal Consiglio comunale dell’Aquila.

L’assemblea si è riunita in seduta aperta sull’argomento movida e disagio giovanile.

Il documento è stato approvato con 17 voti a favore (dei gruppi consiliari Fdi, Fi, L’Aquila Futura, Lega, Civici e Indipendenti per Biondi, + Azione noi al centro) e 11 contrari (Pd, L’Aquila coraggiosa, Il Passo possibile, L’Aquila Nuova).

L’ordine del giorno, primo firmatario il consigliere Fabio Frullo (Civici e Indipendenti per Biondi), sollecita inoltre anche altri interventi da parte della giunta comunale, tra cui l’attivazione e il potenziamento dei servizi informativi per i giovani con particolare riferimento all’accesso al lavoro, l’esecuzione di misure necessarie per la tutela collettiva degli spazi pubblici, lo svolgimento di controlli della polizia municipale per il rispetto di consumatori, esercenti e residenti e l’azione per la tutela della salute pubblica attraverso la redazione del Piano comunale di classificazione acustica e lo sviluppo delle attività di sorveglianza.

In precedenza, il Consiglio aveva respinto un ordine del giorno su analogo argomento presentato dall’opposizione (primo firmatario, Alessandro Tomassoni, Il Passo Possibile).





Protestano le opposizioni di centrosinistra: “Per diversi giorni anche la stampa ha tenuto a ribadire che nel Consiglio straordinario su movida violenta e disagio giovanile in centro storico sarebbero stati presenti 25 punti che trattavano in maniera dettagliata di sicurezza, di prevenzione e proposta di azioni sociali, di rigenerazione socio-urbanistica e di pianificazione di interventi volti alla costruzione dei servizi mancanti in centro storico. Venticinque punti, frutto del lavoro, durato mesi, di ascolto e confronto con residenti, commercianti e professionisti del territorio; 25 punti che la maggioranza non ha inteso accettare e sui quali non ha neanche voluto dibattere nei pochi interventi che si sono susseguiti”.

“È evidente che a chi governa la città importino poco le crescenti preoccupazioni che hanno destato le recenti cronache, che raccontano di un’escalation di episodi di teppismo senza controllo, di bullismo, di violenza gratuita e atti vandalici, fino ad arrivare ai gravissimi episodi di furti e rapine in centro storico, uno persino a mano armata e in pieno giorno. Eppure le regole ci sono, basterebbe farle rispettare.

“A questa Amministrazione non interessano il disagio sociale, la regolamentazione e il controllo degli spazi urbani, e quindi la gestione della vivibilità in centro storico, il rispetto delle regole, la sicurezza dei cittadini, tutti criticità non affrontate da cui promana l’escalation di episodi gravi e preoccupanti che hanno come protagonisti i nostri giovani, soprattutto minorenni. Pur trattando tematiche importanti sulle quali non dovrebbero esserci preclusioni di contrarietà ma solo il bene comune della città, la maggioranza, in spregio alla richiesta di opposizione costruttiva e collaborativa, boccia ancora una volta ciclicamente le proposte dell’opposizione, forte solo del voto in più”.

“D’altronde lo si era capito a margine delle specifiche Commissioni sul tema quando, nonostante si fosse trovata la quadra su un documento unitario anche grazie all’ottima predisposizione dell’opposizione e la linearità delle nostre proposte, ci fu una ‘marcia indietro’ della maggioranza, costretta per ‘allineare’ internamente le proprie differenti posizioni politiche, a redarre e proporre autonomamente un documento di facciata, ‘vuoto’ e privo di reali proposte, per poi approvarselo nella seduta odierna”.

“Il messaggio che vogliamo mandare è chiaro: l’Amministrazione comunale non può più nascondersi e far finta di nulla, sminuendo la portata dei problemi cittadini per relegarli a intemperanze di pochi o limitandosi a rituali parole di solidarietà, seppur giuste, verso chi ‘subisce’ laddove, invece, le persone pretendono interventi e soluzioni concrete. Noi continueremo a portare all’attenzione dell’istituzione comunale le problematiche che attanagliano il centro storico attraverso tutti gli strumenti a nostra disposizion”e.





Trattandosi di seduta aperta, erano stati invitati, tra gli altri, soggetti istituzionali, rappresentati delle categorie produttive e i comitati cittadini interessati alla problematica.

Nel corso della seduta sono intervenuti il segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri, Roberto Di Stefano, e il presidente dell’ordine degli Psicologi d’Abruzzo, Enrico Perilli. Hanno partecipato anche rappresentanti dell’Ufficio scolastico regionale.

“Qualsiasi attività di lotta per la inclusione sociale e l’eliminazione dei fattori di marginalità deve essere frutto di unità nelle varie componenti e deve essere accompagnata da un’attenzione circa la sicurezza delle Forze dell’Ordine che ne sono attori protagonisti” ha ribadito Di Stefano.

Lo psicologo Enrico Perilli ha illustrato le criticità che vivono i giovani nella società odierna: “analfabetismo emotivo, ansia e depressioni, dipendenze, frammentazioni sociali, accompagnate da una mancanza di strutture permanenti e di personale formato secondo le nuove esigenze. Le società cambiano e deve cambiare l’approccio alle soluzioni partecipate”.

Qualsiasi soluzione deve essere risolta dalla politica in termini legislativi e di risorse economiche. La drammatica deficienza organica che colpisce l’Arma territoriale influisce sugli obiettivi da perseguire. Se le pattuglie sono distolte dal servizio nel territorio della Compagnia territoriale di L’Aquila per affrontare i problemi derivanti dalla mala movida o da altre esigenze del capoluogo, ci saranno sempre dei territori scoperti e non può esserci  una prevenzione efficace per tutte le Comunità aquilane”.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare: