L’AQUILA PROTAGONISTA: “E’ CIVICA DI BIONDI”.
SINDACO REGISTA, PROVA DI FORZA SU FDI, FI E LEGA

RETROSCENA SULLA NASCITA A SORPRESA NOTTETEMPO DEL SECONDO GRUPPO PIU' FORTE. A DUE ANNI DAL VOTO, IL POTENTE PRIMO CITTADINO, AVVIATO VERSO ROMA, HA MESSO INSIEME ESPONENTI GIA' "SUOI" E SCONTENTI, SI CANDIDERA' AL CONSIGLIO NEL 2027? MACCARONE CAPOGRUPPO DELLA NUOVA CREATURA

12 Maggio 2025 20:41

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – C’è chi lo definisce il “gruppo Biondi“, nel senso che è una creatura politica del potente sindaco, 50 anni lo scorso 3 dicembre, e che sancisce il totale controllo sul Consiglio e sul Comune dell’Aquila, non solo per quanto riguarda la maggioranza di centrodestra, ma per porre le basi per due anni di guida solitaria come unico punto di riferimento dell’intera attività del territorio. E per non avere problemi di alcun genere nella grande cavalcata che punta a fare il pieno alle comunali del 2027, per il terzo mandato consecutivo, e alle politiche di qualche mese dopo, con l’intermezzo dell’Aquila capitale della Cultura 2026.

Ed ancora per gestire eventuali mal di pancia di qualche focoso esponente della coalizione di governo, anche in riferimento al suo partito, FdI, che ha all’interno una componente legata al suo acerrimo nemico, il senatore Guido Liris, ex vice sindaco dello stesso Biondi, con il quale i rapporti sono in questo momento ai minimi storici, contraddistinti da una sfiancante guerra fredda in ogni percorso e adempimento.

Una guerra che dura da anni, destinata ad infiammarsi ancora di più e trasferirsi con maggiore preoccupazione sui tavoli nazionali come una problematica seria.





Ma al di là delle ricostruzioni e dei pensieri in seno al centrodestra, la nascita a sorpresa, comunicata nottetempo con un dilettantistica nota stampa nella serata di sabato, della civica “L’Aquila protagonista” scuote la politica aquilana ed i suoi equilibri: a due anni dalle elezioni comunali, la rappresentanza di sei consiglieri comunali, il secondo dopo quello di FdI che ne ha uno in più, innesca problematiche e riflessioni, alla luce dei passaggi nel nuovo gruppo, anche nei partiti della maggioranza (vedi l’ inefficacia dell’ azione delle opposizioni di centrosinistra), in particolare nella Lega aquilana del sottosegretario all’Agricoltura Lugi D’Eramo e del vice presidente della Giunta regionale Emanuele Imprudente, e in Forza Italia dell’assessore regionale Roberto Santangelo, presidente del Consiglio comunale del capoluogo regionale.

Il gruppo consiliare è composto dai consiglieri comunali Alessandro Maccarone – che lascia finalmente la Lega dopo interminabili polemiche – Maria Luisa Ianni, Laura Cococcetta e Guglielmo Santella – ex forzisti, gli ultimi due per poco dopo aver lasciato L’Aquila Futura – Stefano Flamini e Luigi Faccia, civici di centrodestra fedelissimi di Biondi.

In sostanza, il sindaco ha pescato tra i suoi fedelissimi ma soprattutto tra gli scontenti, ai quali ha dato un ruolo e una prospettiva politica e di vita, inventando uno strumento per normalizzare e tranquillizzare una maggioranza spesso litigiosa e per respingere, da qui alla fine, i molti esponenti che ogni giorno finora hanno accampato istanze e richieste, pure di rimpasto.

Insomma, una vittoria su tutto il fronte del sindaco, responsabile nazionale degli Enti locali ed amico del premier, Giorgia Meloni, che fa la differenza sugli avversari con l’instancabile lavoro a testa bassa, concentrato ad avere il polso di ogni attività, sempre più lanciato verso una candidatura blindata in parlamento: tutto ciò nonostante le critiche dei cittadini per le assenze, evidenti, in città e nella gestione diretta della Cosa Pubblica in presenza.

Una prova di forza operata all’insaputa dei nemici, oltre a quelli giurati, come Liris e il capogruppo meloniano in Consiglio regionale, il marsicano Massimo Verrecchia, che controllano il partito in provincia avendo fatto più tessere, e sfidando big come i già citati D’Eramo e Imprudente, suoi assessori nel primo mandato, e Santangelo con il quale i rapporti non sono buoni per il caso dell’abbandono per l’ingresso a Fi, di due ex consiglieri della civica L’Aquila Futura, Santella e Cococcetta, guarda caso oggi in L’Aquila protagonista dopo aver fatto quattro passaggi di casacca in pochi mesi.





La regia nella nascita di questa nuova creatura civica è il sintomo che l’ex sindaco di Villa Sant’Angelo vuole gestire da protagonista le elezioni della primavera del 2027 alle quali – secondo fonti bene informate – è deciso a candidarsi in Consiglio comunale vista la impossibilità del terzo mandato, ma soprattutto vuole decidere il candidato a sindaco, vedi il lavorio di convincimento intorno al suo ex assessore, l’attuale sottosegretario al Made in Italy Fausta Bergamotto, nel posto di sottogoverno grazie alla sue buone relazioni con Roma.

I suoi avversari, in alcuni casi nemici politici di coalizione, hanno comunque avvertito la botta: in queste ore si stanno riorganizzando, ma non sarà facile perché il sindaco ha una organizzazione maniacale e un metodo molto ben rodato potendo contare su un gruppo molto in gamba tra cui i fedelissimi di lungo corso, in particolare spiccano il capo della comunicazione, Alessia Di Giovacchino, e l’ex capo di gabinetto, Andrea Di Biase, direttore della partecipata del Comune istituzione Ex Onpi, ma rimasto collaboratore del gabinetto con un accordo senza la previsione di compenso economico.

Ma oltre ai risvolti politici, ci sono ancora conseguenze concrete collegate agli stessi interessi politici: con la nuova realtà di sei consiglieri, Biondi, al centro di ogni questione sociale ed economica, blinda i due assessori comunali, Paola Giuliani, in quota personale del primo cittadino, e Manuela Tursini, rimasta orfana della copertura di Fi dopo che il suo ex leader Santangelo, ha ripreso il controllo del gruppo azzurro al culmine di una querelle che, sempre con il presidente dell’Associazione nazionali dei comuni italiani (Anci) dell’Abruzzo, intento a tessere la tela, ha portato alla cancellazione della civica della famiglia Santangelo L’Aquila Futura.

E può mettere a tacere ogni rivendicazione di rimpasto al momento che con sei consiglieri il nuovo gruppo potrebbe pretendere un terzo posto in Giunta. Lega e Fi sono avvistate: soprattutto il Carroccio rimasto con tre consiglieri dopo l’abbandono del 27enne Alessandro Maccarone.

Stando ancora a fonti bene informate, il sindaco non vuole fare rimpasti, sempre che non ci siano stravolgimenti e che i suoi piani “pacifisti” siano disattesi da un cambio di atteggiamento di L’Aquila Protagonista. A proposito di Maccarone, potrebbe essere il capogruppo della seconda formazione politica del consiglio comunale. (b.s.)

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  1. L’AQUILA PROTAGONISTA: “E’ CIVICA DI BIONDI”.
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